A Natale siamo tutti più buoni?

Le iniziative che fanno bene a chi riceve e a chi dona

Il presente articolo è soltanto una raccolta di informazioni a scopo divulgativo riguardo diverse iniziative di beneficenza sul territorio nazionale, ma non ha alcuno scopo promozionale.

Dicembre è appena iniziato e quel periodo dell’anno pure: il periodo Natalizio. Queste sono settimane di lucine, preparativi, festeggiamenti, destreggiamenti tra cene e regali, voglia di rincontrarsi e stare insieme, periodo in cui (come diceva una famosa réclame) siamo tutti più buoni. O almeno ci proviamo. Ed è per questo che nel mese di dicembre fioccano le iniziative di beneficenza su tutto il territorio italiano.

Avete voglia anche voi di donarvi un po’ agli altri in vista del Natale? In questo articolo vi raccontiamo di diverse iniziative e attività proprio dedicate al periodo natalizio.

Giocattolo sospeso (Napoli e tutta Italia). Questa iniziativa prende spunto da quella storica del caffè sospeso, nata durante la Seconda Guerra Mondiale per permettere anche ai meno abbienti un caffè al bar. La campagna è partita a Napoli nel 2015 e si è poi diffusa in tantissime città italiane, da Ragusa ad Aosta. A Napoli, l’iniziativa è gestita dal Comune in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche Giovanili e alle Politiche Sociali. Dall’anno scorso è possibile partecipare direttamente online attraverso il sito Un Paniere per Te, promosso dall’Associazione Gioventù Cattolica ODV in collaborazione con Zimmermann ODV e Viole di Partenope ODV, che permette di donare non solo un giocattolo sospeso ma anche, e per tutto l’anno, generi alimentari, visite mediche o il proprio tempo in diverse attività. Si può altrettanto partecipare al Giocattolo Sospeso in maniera tradizionale, recandosi in uno dei negozi aderenti consultabili sul sito del Comune di Napoli. Anche a Firenze, la campagna è patrocinata dal Comune che si occupa di mappare i negozi aderenti, riconoscibili anche da un adesivo apposto in vetrina o all’interno, e di coordinare le associazioni di volontariato che distribuiranno i regali ai bambini più bisognosi. A Milano, invece, l’iniziativa è coordinata dalla Regione Lombardia che raccoglierà i doni nel proprio Palazzo dal 1 al 13 Dicembre quando, in occasione della festa di Santa Lucia, un evento chiuderà la campagna e i giocattoli saranno donati ai bimbi in ospedale. Sarà, infatti, la Fondazione ABIO Italia Onlus per il bambino in ospedale a distribuire i regali raccolti in collaborazione con Assogiocattoli e AREU – Agenzia Regionale Emergenza Urgenza. Anche UNICEF ha lanciato un’iniziativa simile con il progetto Regalo Sospeso in collaborazione con Clementoni e l’artista Marioone per donare un regalo ai bimbi nelle case famiglia e negli ospedali italiani o per sostenere i diversi progetti di UNICEF nel mondo. Insomma, che vi troviate in una delle città aderenti o che siate tipi da acquisti online…non avete scuse per non far felice dei bambini!

Progetto Natale Home (Cosenza). Altri progetti sono, invece, di carattere più locale come quello dell’associazione di volontariato Home ODV di Cosenza. Quest’associazione si occupa di raccogliere proprio i doni che hanno richiesto i bimbi di diverse case famiglia di Cosenza e provincia nelle loro letterine a Babbo Natale. Come trasformarsi in un magico elfo per tanti bambini e ragazzi? Basta consultare le letterine sulla pagina Facebook di Home ODV e prenotare tramite commenti al post il regalo che si desidera acquistare oppure contattare direttamente all’associazione al loro numero di telefono per saperne di più. Una volta prenotato il regalo potete acquistarlo e recapitarlo di persona o con spedizione, oppure si può incaricare la stessa associazione dell’acquisto del dono. Ancora una volta diverse modalità per partecipare, a qualunque distanza!

Nipoti di Babbo Natale (Como e tutta Italia). Chi lo ha detto che solo i bambini hanno da chiedere qualcosa a Babbo Natale? E poi, da anziani non si ritorna un po’ tutti bambini? Ecco allora la bellissima iniziativa che ci trasforma da elfi di Babbo Natale a suoi nipoti per donare un presente o un’esperienza agli anziani delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di tutta Italia. La campagna è nata nel 2017 dall’idea di Katerina Neumann, di origini ceche che ha voluto portare in Italia un’iniziativa già esistente nel suo Paese e che ci è riuscita grazie all’Associazione Onlus “Un Sorriso In Più” con sede nel comasco ma che ha poi coinvolto diverse regioni italiane dalla Lombardia alla Sicilia, passando per Sardegna o il Trentino Alto Adige. Come si può partecipare a questa iniziativa? Attraverso il portale dei Nipoti di Babbo Natale è possibile scegliere il desiderio da esaudire che sia un regalo o un’esperienza. Gli ideatori del progetto sottolineano, infatti, l’importanza del desiderio. Tutti desideriamo qualcosa per Natale, ma ad una certa età forse i desideri non si esprimono, figuriamoci realizzarli, a discapito del dialogo con il proprio io, quando già il contatto con il mondo esterno è indebolito dalla permanenza in una RSA. I desideri vanno dai regali tecnologici (ma quanto è dolce la signora di 93 anni che chiede uno smartphone come la sua compagna di stanza per telefonare ad amici e parenti chiedendo “non so, secondo voi sarò troppo vecchia per questo?”) a vestiti caldi e scarpe comode, da abbonamenti a giornali sportivi o dal parrucchiere a un pranzo con i figli e a giornate di intrattenimento per la propria RSA. C’è addirittura chi chiede l’adozione a distanza di un bambino, così da far bene due volte con un gesto solo… Sì, si può anche qui optare per la consegna di persona o tramite spedizione, enfatizzando però in questo caso il contatto umano tanto importante per gli anziani coinvolgendo il “nipote di Babbo Natale” almeno virtualmente al momento della consegna con spedizione.

Insomma anche se la lista di regali per amici e parenti è ancora troppo lunga e le idee troppo poche, avrete adesso almeno tanti spunti per regali a chi altrimenti non li riceverebbe! Buon Natale e buono spirito natalizio a tutti!


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni