Come ti stravolgo il Natale, piccoli gesti di inaspettata felicità nell’era del consumismo

Un Natale diverso. Che sia una affermazione, un auspicio o un interrogativo è la frase più sentita nel periodo natalizio. Altrettanto spesso questa espressione risuona nei contesti pubblicitari e attrattivi dei viaggi esotici, dei regali particolari e delle sorprese stupefacenti per familiari e amici. Eppure per trascorrere delle festività differenti basterebbe davvero poco.

Come da tradizione, il Natale rappresenta per i cristiani la nascita del Bambino Gesù. La festività religiosa però non obbliga i non credenti a non festeggiarlo altrettanto adeguatamente. Come scriveva nel 2008 il giornalista di Slate, Torie Bosch: «Si può festeggiare il Natale come si deve anche se non ci si riconosce nel vero-scopo-del-Natale». Come ricorrenza laica, quindi, coincide con un periodo ricco di distrazioni ed emozioni nel corso del quale la prerogativa principale è quella di donarsi all’altro.
Negli anni lo schiavismo del ‘dio denaro’ ha spostato lo sguardo sul consumismo ed individualismo: la corsa ai regali, la spesa infinita per le pietanze, gli addobbi delle case e delle città. Confcommercio stima che questo anno gli italiani spenderanno complessivamente 8 miliardi di euro per un “buon Natale”, un livello che supera quello del 2022 e del 2021. Eccedenze che non lasciano spazio a godere delle piccole gioie che in quei giorni di festività si dovrebbero vivere.
Quale occasione migliore, dunque, quella di impegnarsi in prima persona partecipando alle tante iniziative solidali di volontariato disposte da associazioni benefiche sparse in tutta Italia. Fare la differenza, infatti, non costa nulla e può regalare grandi soddisfazioni. Riprendendo la dichiarazione del capo di Stato, Sergio Mattarella: «Offrire soccorso a chi è in difficoltà con altruismo e abnegazione genera comunità inclusive, robuste, fondate sulla tutela dei diritti fondamentali». Una delle iniziative più sentite e longeve è il regalo sospeso. L’associazione di volontariato Home-ODV di Cosenza organizza ogni anno una lista di regali proveniente dalle letterine indirizzate a Babbo Natale. A scrivere le letterine, i bambini ed i ragazzi ospitati nelle case famiglia della provincia cosentina. Tramite la pagina facebook o recandosi direttamente presso la sede associativa è possibile prenotare ed esaudire il desiderio di uno dei tanti giovani.

A Messina, Terra di Gesù realizza il ‘Trenino del Buon Pastore’, una iniziativa tra musica e spettacolo per raccogliere e donare un sorriso e giocattoli ai tanti bambini in difficoltà. Ed ancora, in occasione del Natale si rinnova l’iniziativa benefica ideata dalla “uno@uno” dal titolo Ri-Giochia@mo, che consente il riutilizzo dei giocattoli, ancora in ottime condizioni e la loro donazione ai bambini meno fortunati si tratta di un progetto benefico e ambientale che oltre a fare felici i bambini permette di evitare che giocattoli dismessi, ma ancora in buone condizioni, di essere riusati, riciclati anziché finire tra i rifiuti. Quattro le città in cui avrà luogo il progetto grazie alla generosità dei bambini delle scuole di Caltanissetta, Catania, Messina e Palermo, alla Croce Rossa di Caltanissetta e Messina con il supporto logistico di Poste Italiane, tanti bambini meno fortunati in occasione della Befana riceveranno i giocattoli di “Ri-Giochi@mo”.

Tra le proposte solidali più note e longeve c’è “Aggiungi un posto a tavola”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, il movimento laico impegnato nel servizio ai poveri e promozione della pace. L’evento nasce nel 1982, quando un piccolo gruppo di persone povere fu accolto attorno alla tavola della festa nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Da allora, la Basilica accoglie tutti ogni 25 dicembre. Proprio quando in tutto il mondo le famiglie si riuniscono attorno alla tavola, la comunità fa festa con le fasce più deboli della popolazione: poveri, anziani soli, famiglie impoverite, profughi, persone senza dimora. Un pranzo solidale accanto ai poveri durante il quale si raccoglie anche tanta gente comune alla ricerca del senso vero del Natale: c’è chi aiuta a preparare, chi raccoglie e offre ciò che è necessario.
Il 25 dicembre, quest’anno, è anche diverso alias sostenibile. Invece dello spreco di cibo, dell’uso
dell’elettricità per le luci e gli addobbi si promuovono azioni responsabili che sono lo specchio di grandi
gesti di solidarietà verso il pianeta e le generazioni future. Le alternative green, che arrivano dal web, sono tante e facilmente applicabili: la tavola può essere imbandita a festa e illuminata da candele a cera d’api, ecologiche o totalmente vegetali. Invece di portare in casa un abete si può adottare o regalare un albero presso uno dei tanti vivai che offrono questo servizio. Per ridurre lo spreco dell’acqua utilizzata per lavare le stoviglie del cenone o del pranzo, si possono prendere delle stoviglie usa e getta compostabili e biodegradabili come quelle in amido di mais.

Ed anche per le pietanze, prediligere l’impatto zero. Preferire la stagionalità degli alimenti, l’uso di
ingredienti provenienti da coltivazioni biologiche e prodotti sfusi. Un doppio risparmio, non solo del cibo ma anche dal lato economico. I cibi sfusi, visto il loro maggiore deterioramento, spingono gli acquirenti ad un acquisto oculato delle quantità in relazione alle strette necessità e al consumo effettivo.