L’incoronazione di Re Carlo III, come cambia il volto della monarchia inglese

L’incoronazione di Re Carlo III, svoltasi domenica 6 maggio 2023, ha cambiato per sempre il volto della monarchia inglese. Carlo, primogenito dell’amatissima sovrana Elisabetta II, è diventato re seguendo un rituale antico pregno di simbolismi propri della tradizione liturgica anglicana. L’incoronazione si è tenuta presso l’Abbazia di Westminster, officiata dall’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby davanti ad un pubblico di circa 2000 persone provenienti da 203 diversi paesi. Tra i notabili si ricordano i discendenti diretti di Re Carlo III, William il Principe di Galles con la moglie Kate e i figli George, Charlotte e Louis; il Principe Harry; altri discendenti della Regina Elisabetta II come la Principessa Anna, il Principe Andrea e il Principe Edoardo; diversi esponenti del governo britannico tra cui il Primo Ministro Rishi Sunak; politici dei paesi del Commonwealth come il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, il Primo Ministro Australiano, Anthony Albanese; esponenti di altre monarchie europee come il Re e la Regina di Svezia, i Duchi di Lussemburgo, il Re e la Regina di Spagna. In rappresentanza dell’Italia, ha partecipato all’incoronazione di Re Carlo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura.

Le celebrazioni sono iniziate il mattino del 6 maggio alle 10.20, quando il futuro re e la futura regina consorte Camilla hanno lasciato Buckingham Palace per dirigersi verso l’Abbazia di Westminster. La processione si è svolta con l’ausilio della carrozza Diamond Jubilee State Coach usata per celebrare i 60 anni di regno della Regina Elisabetta. Ad attendere i futuri sovrani nei pressi di Buckingham Palace vi erano più di 4000 persone, tra cui molti rappresentanti dell’NHS – il servizio sanitario nazionale – che il futuro Re ha voluto omaggiare allestendo degli appositi stand esterni per poter partecipare all’evento. La cerimonia a Westminster è iniziata alle 11.00 del mattino, all’arrivo, Carlo indossava una tradizionale tonaca rossa ed era seguito da numerosi paggi, tra cui i nipoti della futura regina consorte, Camilla e il Principe George, primogenito del Principe William ed erede al trono d’Inghilterra. L’Inghilterra è l’ultimo dei paesi Europei ad utilizzare nella cerimonia di incoronazione i regalia tra cui la corona, il globo e lo scettro. La cerimonia è durata circa due ore ed i momenti più importanti posso essere ricondotti ai seguenti passaggi: il riconoscimento, il giuramento, l’unzione, l’investitura, l’insediamento. Il riconoscimento è il momento in cui il futuro sovrano viene presentato al popolo, questo è anche il momento in cui ufficialmente gli ospiti possono gridare “God Save the King” accompagnati dal suono delle trombe. Il giuramento, coordinato dall’Arcivescovo di Canterbury, è il momento in cui viene ufficialmente domandato al futuro Re di comportarsi secondo le regole della Chiesa d’Inghilterra. L’unzione è il terzo passaggio ed avviene con l’olio sacro, il Re viene unto sul capo, sul petto e sulle mani sancendo il suo ruolo di capo della Chiesa Anglicana. L’investitura è il vero e proprio momento dell’incoronazione e l’unica volta che il sovrano indosserà la corona di Sant’Edoardo, realizzata nel 1661 e usata ancora oggi nei rituali del Regno Unito. L’insediamento è il momento in cui il re si siede sul trono per ricevere gli omaggi di altri sovrani e ospiti: nel caso di Re Carlo III, l’unico a rendere omaggio è stato il primogenito, il Principe William, in una emozionante sequenza d’immagini in cui il Re, visibilmente commosso, sussurra un ringraziamento. In seguito dell’incoronazione del Re, è giunto il momento della regina consorte, il cui rituale è più breve e non prevede il giuramento. Poi, entrambi i monarchi, ricevono la sacra Comunione prima di recarsi presso la cappella di Sant’Edoardo da dove partirà la processione che riporterà tutti a Buckingham Palace.

La processione di rientro su Buckingham Palace è avvenuta secondo il protocollo che prevede i nuovi sovrani recarsi a palazzo sulla Gold State Coach, la carrozza d’oro, seguiti dagli altri Royal Family Members in un percorso a tappe coronato da migliaia di turisti. L’incoronazione di Carlo III rappresenta un momento significativo per tutta la monarchia britannica: dopo la lunga era elisabettiana, ora è la volta del figlio Carlo, che ha aspettato questo momento per tutta la vita. Ora, all’età di 74 anni, Carlo è finalmente diventato Re e non resta che dire “God Save the King”.

Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni