La rivoluzione digitale del Green Pass

In tutta Italia moltissime persone hanno ricevuto un messaggio sul proprio cellulare da parte del Ministero della Salute che rilasciava un codice valido per ottenere la certificazione verde Covid-19 e dal 28 giugno in poi tutti gli italiani avranno la possibilità di scaricare il proprio green pass, stamparlo ed utilizzarlo in maniera totalmente gratuita. Questo passaporto è il nuovissimo ed obbligatorio lasciapassare valido per spostarsi in Italia ed in Europa a partire dal 1 luglio 2021, che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il covid-19, oppure la negatività al tampone antigenico o sierologico nelle ultime 48 ore o la guarigione dal virus negli ultimi sei mesi. Sono tanti i modi per accedervi e ottenere questa certificazione importante e necessaria che, specialmente in vista delle vacanze estive, permette ai viaggiatori di spostarsi con più tranquillità.

Ripartire in sicurezza è l’auspicio di tutti ed è soprattutto l’obiettivo del governo, che proprio un anno fa esortava a scaricare ed utilizzare l’app Immuni durante i viaggi e spostamenti tra regioni per poter monitorare e circoscrivere i casi di covid-19. Dopo il fallimento di questa app, considerata ingombrante per il dispositivo e poco funzionale, ecco la rivoluzione digitale del green pass. Questa certificazione è molto semplice da scaricare ed è altrettanto chiaro il suo uso. Si può utilizzare il proprio green pass in formato cartaceo o digitale (q-code) scaricandolo dalla piattaforma online con le proprie credenziali Spid/Cie, tessera sanitaria oppure carta d’identità se non si è iscritti al SSN. Il rilascio del certificato è anche possibile mediante le app Immuni e Io, che lo elaborano automaticamente rilasciando il q-code. Il certificato è quindi ottenibile da tutti, ma chi avesse poca dimestichezza con i sistemi informatici può rivolgersi al proprio medico di famiglia o alla farmacia più vicina – così come è stato fatto per la prenotazione del vaccino anti-covid-, avendo cura di avere a portata di mano il codice fiscale e i dati della tessera sanitaria.

Non solo chi è stato vaccinato può e deve usufruire del green pass, ma tutti coloro abbiano effettuato un tampone rapido con esito negativo, e coloro i quali abbiano avuto il covid negli ultimi sei mesi, oppure abbiano ricevuto una singola dose di vaccino in quanto già stati infettati dal covid e siano in attesa della seconda. Il tempo di utilizzo del green pass è di 9 mesi dalla data della seconda dose del vaccino, durante i quali dovrà essere esibito ove richiesto. Pertanto oltre all’invito per il matrimonio, il biglietto per un concerto, un evento sportivo, o una fiera bisognerà ricordarsi di portare con sé il green pass cartaceo o scaricarlo prontamente dalle app. Esso è valido inoltre per accedere a residenze assistenziali e sanitarie o altre strutture ed infine assume la valenza di un vero e proprio passaporto per spostarsi tra regioni o negli altri Stati Europei e dell’area Schengen senza bisogno di dover fare la quarantena.

Si potrà quindi viaggiare con più tranquillità e sicurezza verso le proprie mete estive. Anche le famiglie con bambini e minorenni non sono esclusi dalla nuova normativa, infatti ad eccezione dei neonati, i bambini tra due e cinque anni devono avere il loro green pass anche se per loro non è necessario effettuare il tampone. L’introduzione del green pass è un’iniziativa che restituisce alle persone la libertà che è stata negata per più di un anno e mezzo e allo stesso tempo facilita i controlli nel contenere la pandemia e le nuove varianti del virus che incombono, in primis la variante Delta. Infatti nel caso in cui una persona dovesse contrarre il virus, il green pass viene immediatamente revocato con l’aggiornamento sul proprio database. Quella del green pass è una vera e propria rivoluzione digitale che consente di spostarsi più liberamente riducendo le preoccupazioni e allo stesso tempo la burocrazia e le tempistiche del viaggio rispettando comunque la privacy di ogni utente.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni