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La rinascita dei musei passa anche dai social network

I musei non sono solo luoghi della cultura, ma ricoprono anche un importantissimo ruolo sociale di cui abbiamo sentito la mancanza durante i lunghi mesi di lockdown e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. E i risultati si sono visti già nel 2021: basti pensare che solo nel trimestre maggio-luglio le visite sono aumentate del +155% rispetto all’anno precedente, grazie anche alla – seppur lenta – ripresa del turismo internazionale.

Ci avviciniamo sempre più ai livelli pre-Covid e un aumento considerevole si registra soprattutto nei siti delle aree interne perché gli italiani continuano a preferire le aree meno conosciute e frequentate, il cosiddetto turismo di prossimità. Dati che testimoniano come l’introduzione del green pass non abbia scoraggiato i visitatori, anzi sia stata vista come una misura di ulteriore tutela.

Ma quali sono stati i luoghi della cultura più visitati?

Secondo la classifica stilata dal Giornale dell’Arte al primo posto, con 1.721.637 visitatori, troviamo le Gallerie degli Uffizi; seguono il Colosseo con 1.633.436 ingressi, i Musei Vaticani (1.612.530) e il Parco archeologico di Pompei (1.037.766). Per il direttore degli Uffizi Eike Schmidt “siamo di nuovo su una linea ascendente che fa ben sperare per il futuro. Si è trattato di un impegno di squadra che ha coinvolto tutti i colleghi che lavorano agli Uffizi con le più diverse mansioni”. E tra queste spicca l’incredibile e accattivante lavoro svolto sui social network: gli Uffizi, infatti, sono il museo più seguito su Instagram in Italia al 14° posto al mondo, che ha registrato un debutto record su Facebook e che attira sempre più seguaci su TikTok.

L’influencer marketing non è una scelta troppo pop né alimenta la de-sacralizzazione dell’arte, come alcuni hanno maliziosamente suggerito: si tratta, invece, di uno scambio da instaurare con le generazioni più giovani e gli utenti lontani, che in questo periodo storico più che mai diventa apripista delle rinascite dall’emergenza. Basti pensare che, dopo la visita dell’influencer Chiara Ferragni, gli Uffizi hanno registrato il +24% di presenze. Non male, non credete?

Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni