#ChePena – Fase 2: Congiunti, Amanti, Nomi e Cognomi

Aprile di transizione, aprile di cambiamento, aprile di liberazione: in poche parole, aprile di #chepena. Questo mese si conclude con l’inizio della Fase 2, come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri, come New Orleans ricostruita dopo l’uragano Katrina, come Diletta Leotta post lettino chirurgico.

Cominciamo con le buone notizie: la Fase 2 è una Fase 1 che ci ha creduto un po’ di più. Presto infatti potremo raggiungere i nostri congiunti stabili. Passi in avanti sui diritti civili: i trombamici, dopo anni di lotta, hanno un primo riconoscimento giuridico. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per i diritti umani. E perché no, anche per la professione forense per l’aumento dei divorzi.

A non aver bisogno della Fase 2 è il re della Thailandia, che si è portato in Baviera venti concubine già da un pezzo. Berlusconi docet. Intanto, in Turkmenistan, è diventato illegale dire “coronavirus”. Dopo settimane di dubbi su quel “coronavairus”, Di Maio si è in realtà dimostrato il miglior Ministro degli Esteri avuto finora: abbiamo capito che non voleva creare pericolosi incidenti diplomatici. Se dopo tutto questo riuscite solo a chiedervi dove stia il Turkmenistan, tranquilli, non lo sappiamo nemmeno noi (e sicuramente neanche lui).

Mentre Conte sta studiando come rilanciare l’economia nazionale, il suo comitato tecnico-economico accoglie diversi nuovi membri fondamentali direttamente dai banchi di Italia Viva, Fratelli d’Italia e Ciao Darwin. Maria Elena Boschi (chi non muore si ricandida) ha chiesto di dare 500 euro ai nuclei familiari italiani per poter andare in vacanza quest’estate. Non sappiamo dove lei trascorra il periodo estivo di solito, ma forse nessuno le ha detto che con 500 euro ad agosto una famiglia non arriva neanche a prendere in fitto una tenda a Motta Follone.

La Meloni, intanto, ha cercato di contattare uno psicologo per fare chiarezza con sé stessa. Ormai il suo unico argomento di conversazione è il MES, strumento che attribuisce in tutto e per tutto a Conte, sicché nei suoi deliri ha dimenticato che lei faceva parte del governo che lo ha approvato e dell’opposizione quando fu ratificato. Voci di corridoio hanno fatto trapelare che stia scrivendo una monografia in merito: “Coronavirus ed Europa, storia di un gomblotto”. Non ci sorprende però la dissociazione d’identità, che nella storia ha colpito molti ex membri di Alleanza Nazionale. Non dimentichiamoci di quando il cognato di Fini prese in fitto un appartamento originariamente di proprietà del partito e Fini stesso dichiarò di non saperne nulla. Del resto, è comprensibile non fosse stato avvisato: ancora non esistevano i gruppi famiglia di Whatsapp.

Ma il nostro amato Conte certe angherie proprio non le sopporta. Così, in conferenza stampa, tra un “restate a casa” ed un “ce la faremo”, ha fatto esplodere la sua ira funesta. Invece di confessarsi con Alfonso Signorini su “Chi” come fanno tutti i politici di una certa levatura, il professor Giuseppi si è scatenato contro le fake news dei leader di Fratelli d’Italia e Lega Nord, dichiarando di non lavorare col favore delle tenebre. Luke, non sono tuo padre.

Verrà ricordato nei libri di storia come l’uomo che fece nomi e cognomi e come il bambino che, stanco dei bulli, ha smesso di subire ed è andato dalla maestra Pina a denunciare. Sospettiamo che però il discorso se lo sia preparato sotto la doccia come tutti noi quando non sappiamo cosa dire durante una discussione e la risposta perfetta ci viene il mattino dopo mentre ci laviamo.

Il centrodestra, quindi, messo con le spalle al muro, continua a cercare disperatamente consensi tra i giovani. La Bernini, Presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia, in Senato si è rivolta a loro: citando i famosi “Me Contro Te”, ha dichiarato che il Presidente Conte pensa che da soli si vada più veloci… ma la verità è che insieme si va più lontano. Cara Anna Maria, attenzione che a furia di andare potresti finire riciclata nella plastica.

Matteone nazionale, di contro, non sa più dove sbattere la faccia per poter racimolare nuovamente consensi. Attenzione a non confonderlo con Barbarella nazionale, che intanto oltre al covid combatte contro petizioni che vogliono farle chiudere il palinsesto. Tornando a Capitan Salvini, ha deciso di ricorrere ai mezzi già collaudati a presa rapida sul popolo: le dirette sui social. È andata a finire piuttosto male però quando, durante una live, qualcuno da un balcone vicino casa sua gli ha elegantemente urlato di smetterla di dire stronzate. Non ci sentivamo di parafrasare cotanta raffinatezza poetica.

Ma il nostro pensiero, ovviamente, va alla sua figlioletta Mirta, povera pargola. Non bastava averla costretta a partecipare ai vari tour delle sagre, da Borgo Valsugana a Petrosino: Genitore 1 ha dichiarato che la piccola gli ha chiesto come mai quel signore (Conte, ndr) ce l’abbia con lui. Da una parte, è stata una fortuna che non abbia sentito le urla del vicino di casa dal balcone di cui sopra; dall’altra le auguriamo un’agevole e celere uscita dal complesso di Elettra.

A livello regionale, nel frattempo, la bandiera del centrodestra viene sventolata alta. In Calabria, la Presidente della Regione vieta alle ASP di rilasciare bollettini sui numeri relativi al covid-19, chiaramente accodandosi al tentativo nazionale di affidarsi agli esperti. Dopo il muro di Berlino è stato alzato il muro di Germaneto, in pieno spirito democratico. Ci domandiamo se la cara Jole non avrebbe dovuto solo limitarsi a lanciare qualche nuovo hashtag come quel #ioarrustuacasa per Pasquetta del sindaco di Messina Cateno De Luca.

A Macerata la Lega Nord pubblicizza sui social una foto in cui Salvini tiene alto un cartello che annuncia “Conte bugiardo peggio di Pinocchio: se sei d’accordo con me scrivi “104” nei commenti.” Peccato fosse un meme satirico. Vorremmo poterci scherzare su, ma è chiaro che i fan di Salvini ci rendono il lavoro estremamente facile.

Certo, la Lega ha anche occupato il Parlamento per protestare contro il governo e noi stiamo cercando di capire se getteranno o meno la creolina. Comunque una lancia a favore di tutti questi personaggi ci teniamo a spezzarla: sempre meglio loro che Forza Nuova, i cui membri hanno cercato di bruciare la bandiera europea, nel tentativo di violare le leggi dello Stato sugli assembramenti e anche quelle della fisica. Amici, quella bandiera è ignifuga. Un po’ come i vostri cervelli, per intenderci: non c’è niente da fare, non vogliono accendersi.

Il Campano De Luca, intanto, porta a termine la transizione verso il Regno Borbonico, volendo chiudere le frontiere regionali se riaprissero quelle Lombarde. Crediamo che sia stato questo a far agitare il sempre composto Feltri, che ha subito dichiarato il suo disprezzo per il meridione, perché secondo noi non vuole tornare ai tempi in cui sopra il Po erano tutte pianure da bonificare.

Si fa così un tuffo nel passato, completato dalla drammatica immagine di Mattarella e del Papa soli sulle scalinate rispettivamente dell’Altare della Patria e del Vaticano. Nell’eterna lotta per le investiture, non sappiamo se a spuntarla sarà il potere temporale o quello spirituale. Intanto a livello di audience hanno fatto più share dell’ultima stagione de “La Casa de Papel.”

Comunque per il vaccino non vi preoccupate, non serve. Pare che Trump abbia trovato un rimedio della grandmother capace di far inorridire anche i peggiori medici omeopatici. Secondo lui basta munirsi di siringa e disinfettante per contrastare il coronavairus: chi lo dice che serve un viaggio in India per purificarsi interiormente? In effetti è facile confondersi fra ACE succo e ACE candeggina.

Ma il vero protagonista di questo aprile 2020 è stato lui: l’Internet.

Gli acquisti dei sex toys online sono incrementati del 50%. Mario ha potuto acquistare una comoda vagina portatile a prezzi stracciatissimi su Amazon. Alessandra è un po’ delusa, perché lo stesso trattamento non sembra essere stato riservato ai prodotti per le hashtagdonne sulla via della hashtagemancipazione hashtagsessuale.

Per ribellarsi, il popolo femminile di Instagram ha lanciato una nuova sfida, chiamata #pillowchallenge, che consiste nel posare davanti la fotocamera nudi e crudi come Genitore 2 vi ha fatti, coperti unicamente da un cuscino legato al corpo rigorosamente da cinture Gucci. La quarantena, in poche parole, sta fungendo da selezionatore naturale per i cervelli che è bene non siano in fuga e #restinoacasa.

Nel frattempo è partito in tutto il mondo il totomorto sul marito della regina Elisabetta e su uno dei nostri dittatori preferiti. Parliamo ovviamente della controfigura del cantante di Gangnam Style, Kim Jong-un.
Siamo piuttosto sicuri che siano ancora vivi: fortunatamente vicino casa loro non sono state impiantate antenne per il 5G portatrici di coronavirus tanto quanto le scie chimiche e i vaccini.


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