Come si fa a trovar lavoro in un’azienda multinazionale?

Quando il datore di lavoro tanto ambito è un’azienda multinazionale, le skills richieste sono molteplici. Queste sono le qualità, o “cavalli di battaglia”, desiderabili in un candidato: devono emergere dal curriculum vitae e dal colloquio di lavoro.
Riguardo alla fase pre-selettiva, vale a dire realizzare il CV e la lettera motivazionale vincenti, è necessario “studiare” bene la posizione per la quale si vuole far domanda ed i requisiti richiesti. 

E’ importante anche fare una ricerca accurata sull’azienda stessa (dove si trova la sede legale, chi è il CEO, quali sono i prodotti ed i servizi e ciò di cui l’azienda si occupa nei diversi settori). Dimostrare forte motivazione ed interesse per la società nella lettera motivazionale aumenta le possibilità di “fare colpo” sul recruiter
Ne consegue che è assolutamente sconsigliato mandare la stessa candidatura per ruoli diversi! Pertanto occorre che nel CV e nella lettera motivazionale siano presenti almeno alcune delle parole chiave che combacino con la descrizione del ruolo. Molto spesso, in queste grandi società, sono gli algoritmi a selezionare i CV che passeranno alla fase successiva, non il datore stesso; questa dura legge dell’automazione sarà pertanto “raggirata” solo da chi possiede un forte match tra la propria candidatura ed il ruolo ambito.
Se pensate di dimostrare le skills soltanto provando che avete una o più lauree, sbagliate di grosso! Una buona idea è quella di includere alcune delle materie di studio e progetti a cui avete lavorato, tuttavia, tra migliaia di curricula le vostre qualità e competenze dovranno emergere, ed alcune di esse non si acquisiscono sui libri.

Dunque i cacciatori di teste vorranno vedere nel CV gli interessi, le attività extracurriculari e lingue che parlate fluentemente: siete in grado di ricoprire il ruolo per cui vi siete candidati? 

Sappiate che le occasioni di interagire con colleghi e clienti in una lingua straniera saranno moltissime, quindi con la conoscenza delle lingue straniere non si deve barare.

Tra le varie attività extracurriculari da includere, il volontariato è un ottimo esempio che dice tanto sulla persona che è dietro al CV: far parte di un team significa essere capaci di collaborare, ed è un requisito essenziale per qualunque datore di lavoro.

La pratica di uno sport con continuità farà intendere che l’impegno viene preso seriamente. Se il candidato è il capitano della squadra o il rappresentante degli studenti per il corso di laurea o il presidente di un’associazione, ancor meglio! Ciò dimostra al datore di lavoro la capacità di essere un leader: di guidare il gruppo.

Anche l’aver fatto un’esperienza lavorativa o di studio all’estero è da includere in quanto dimostra la voglia di mettersi in gioco, la capacità di adattarsi alle nuove situazioni e di aprirsi all’altro. Non dimenticate che ciò può fare la differenza dato che l’ambiente di lavoro a cui volete approcciarvi è altamente multiculturale!

Riguardo alle esperienze lavorative passate, anche soltanto di un lavoro part-time o estivo, sono tutte da includere: dimostrano la capacità di essere indipendenti. Inoltre, oggi risulta essenziale la conoscenza del computer, primo fra tutti il pacchetto di Office. Prendete, quindi, dimestichezza con Word, Excel e PowerPoint, così, qualora il vostro datore vi chiederà di fare una presentazione davanti al vostro team, sarete pronti.

Attenti, poi, agli errori di battitura quando manderete la candidatura: denota che non siete attenti ai dettagli ed una cattiva prima impressione non è un buon inizio! Prima di inviare una candidatura, fatela leggere a qualcuno con esperienza o che si trova già nel settore, in modo da avere un feedback obiettivo. 

Per concludere, nella ricerca del lavoro le armi vincenti sono le proprie qualità, la pazienza e soprattutto l’entusiasmo per ciò che si vuole raggingere o diventare. Soltanto credendo in voi stessi per primi potrete farvi dare fiducia!