C’erano una volta le cartoline delle vacanze, semplici ed irrinunciabili souvenir, comprate a pochi centesimi e successivamente francobollate e spedite, ed a volte (per i più pigri) portate a mano in regalo ad amici e familiari al ritorno dalle vacanze. Mi sono sempre piaciute le cartoline. Ammiravo con attenzione le bellezze immortalate sulla parte frontale, in cui il profilo della città o della località risplendeva con colori vivaci sotto la luce del sole oppure diventava misteriosa ed affascinante col bianco e nero della notte. Aspettavo con emozione qualche lungo e interminabile secondo fantasticando chi mi avesse pensato in quel viaggio e inviato la cartolina, prima di girarla e leggere cosa era stato scritto nel retro. Infatti spesso veniva scritto il resoconto del proprio viaggio in breve o tutto ciò che avesse colpito del posto e che quindi abbia fatto scegliere quella determinata immagine rappresentata nella cartolina. Ovviamente questi oggetti del passato, proprio come i viaggi fatti tanti anni fa, sono un caro e nostalgico ricordo. Il senso di una cartolina, nel 2023, può esserci soltanto attraverso un QR code. E lo sa bene Daniele Spadafora, creatore di Cosenza App e fautore di un progetto innovativo associato al Mab (Museo all’Aperto Bilotti) di Cosenza. Le cartoline postali in questo caso, sono un biglietto da visita, per scoprire dieci delle opere presenti lungo corso Mazzini che prendono vita con una sofisticata tecnologia e diventano reali.
Com’è partita l’idea di creare queste cartoline 2.0?
L’idea è partita un po’ di tempo fa, ancora prima del covid-19, quando la lettura dei codici QR non era ancora diffusa in larga scala come lo è attualmente. Ho tenuto questa idea nel cassetto aspettando il momento giusto per lanciarla. Successivamente ho presentato il progetto al comune di Cosenza che ne ha subito colto la potenzialità, cercando fin da subito qualcuno che fosse disposto a fare da sponsor ed a farsi carico dei servizi di stampa. Così abbiamo lanciato questa nuova iniziativa, andando a svecchiare le classiche cartoline che ancora qualcuno portava in ritorno da qualche viaggio. Le vecchie cartoline rimanevano un po’ fine a se stesse e così gli abbiamo dato una nuova vita aggiungendo la realtà aumentata. Su ogni cartolina c’è un codice QR che una volta scansionato darà la possibilità di scegliere la piattaforma sulla quale visualizzare la realtà aumentata e quindi far comparire come per magia sulla cartolina in 3D l’opera come se fosse reale.
Abbiamo già visto l’introduzione della digitalizzazione in tantissimi musei; attraverso la scansione di un QR code si raccontano storie o aneddoti legati alle opere d’arte. Il Mab Ar cosa aggiunge a questo sistema ormai consolidato?
Aggiunge la possibilità di visualizzare l’opera a 360 gradi, non più piatta come una semplice fotografia e quindi poterla ammirare in ogni dettaglio. Inoltre, all’interno delle pagine dei codici QR saranno presenti delle audiodescrizioni delle opere, in modo tale che mentre le persone ammirano le opere potranno ascoltare la loro storia.
Si può dire che è iniziato un nuovo modo di fruire dell’arte e di conoscere le bellezze intorno a noi?
Penso di sì, e con un pizzico di presunzione posso dire che siamo i primi in Calabria e forse anche in Italia. Il lancio delle cartoline sta andando molto bene e stiamo ricevendo parecchi feedback positivi di tante persone che sono stupite e quasi scioccate. Il nostro progetto di realtà aumentata potrebbe essere introdotto in altri contesti e potrebbe essere anche un modo per attrarre i giovani che sono i maggiori utilizzatori dei social, le piattaforme dove funziona la realtà aumentata.
Dove si possono reperire le cartoline?
Le cartoline sono in distribuzione gratuitamente nelle attività commerciali vicino le opere. La nostra pagina dedicata al Mab Ar presente sul sito di https://www.cosenzapp.it/mab-ar/, contiene la lista aggiornata delle attività che distribuiscono le cartoline. Invece chi abita fuori Cosenza può riceverne una gratuitamente compilando il form presente sul nostro sito. Quindi tutti avranno la possibilità di ottenere una cartolina esplicativa delle opere del Mab e potranno conoscerle e scoprire qualcosa di nuovo su di esse.
Qualche mese fa la famosa Chat Gpt ha avuto una rapida ascesa anche in Italia ed ha generato diverse polemiche e soprattutto ha suscitato molta preoccupazione per i rischi connessi nell’uso e l’abuso dell’intelligenza artificiale. Secondo te ci sono più rischi o benefici nell’uso dell’intelligenza artificiale?
Come ogni tecnologia dipende molto dall’uso che se ne fa. Noi abbiamo cercato di fare un utilizzo utile e intelligente creando questi modelli 3D. In pratica, attraverso l’intelligenza artificiale abbiamo creato una rappresentazione delle opere partendo dalle semplici fotografie. Abbiamo mantenuto l’integrità delle opere senza spostarle dalla loro sede e non abbiamo usato tecnologie strane. L’intelligenza artificiale ha mescolato i dati di profondità insieme alle foto per creare i modelli 3D. Personalmente, sono molto ottimista sull’uso consapevole delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
Vista la rivoluzione avuta grazie alla realtà aumentata che ha creato un nuovo presente per le cartoline come ti immagini il loro futuro?
Dopo l’ottimo riscontro avuto con la prima uscita delle cartoline di Mab Ar abbiamo intenzione innanzitutto di completare la collezione aggiungendo le altre opere del Mab e soprattutto i loro contenuti multimediali e informativi. Oltre a questo stiamo lavorando per portare il progetto delle nostre cartoline anche in altri comuni calabresi. “Questa è la Calabria che ci piace” è lo slogan che accompagna i nostri contenuti: CosenzApp da oltre 10 anni racconta la Calabria e i Calabresi con le voci e i volti di chi ci rende orgogliosi di vivere nella nostra regione che troppo spesso viene etichettata in modo negativo e speriamo di farlo ancora per lungo anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie per portare i nostri racconti ovunque.