E’ passato un anno dal lancio di Loon, un nuovo, visionario e geniale progetto di Google. Il 6 giugno 2013 per la prima volta, nel sud della Nuova Zelanda, trenta palloni aerostatici molto particolari si sono levati in volo e hanno permesso ad alcuni tester di connettersi ad internet.
Oggi, in un mondo perennemente connesso, in cui nessuno di noi riesce a staccarsi dallo smartphone, dal tablet o dal pc, per più di mezz’ora (se va bene!), in realtà ancora i due terzi del globo non sono raggiunti dalla rete internet, sono offline.
Si tratta principalmente di aree rurali o remote, e proprio per coprire tale gap di connessione, Google ha lanciato il progetto Loon.
Tradotto, Loon significa “pazzo, folle”, e l’idea, in fondo, è tanto semplice, da sembrare folle. Ma le idee geniali spesso si nascondono proprio dietro la semplicità, tanto da far sembrare folle il fatto di non averci pensato prima.
Google vuole portare quei due terzi isolati del mondo online. Come? Con la cosa più semplice che ci sia…i palloni aerostatici! Rapidi, semplici ed economici.
Si tratta di palloni particolari, che sfruttano l’energia solare per volare al di sopra delle nostre teste, nella stratosfera, ad una distanza di circa 20 km (il doppio di quella raggiunta dai normali aerei).
Volare nella stratosfera vuol dire poter contare sulla presenza di venti diversi, per velocità e per direzione, per cui i palloni possono spostarsi da un vento all’altro – grazie ad un algoritmo che calcola e valuta l’andamento dei venti – e sfruttarne la spinta e la direzione, fluttuando così nell’aria e raggiungendo le zone remote del pianeta.
A terra, le abitazioni o i luoghi che vogliono connettersi ad internet sono dotati di una particolare antenna che manda segnali ai palloni e permette poi la connessione.
Ogni pallone può coprire un’area di circa 40km di diametro. Lo scopo del progetto Loon è proprio quella di creare un anello di palloni che volino nella stratosfera, intorno alla terra, formando un unico grande network di connessione, tra i palloni e l’area sottostante, in modo che nessun altro essere umano sia offline.
Internet cambia la vita, non è solo un modo per essere informati sul mondo e per interagire con le persone, soprattutto è un driver di crescita e sviluppo. Per tutte le aree remote del pianeta la rete rappresenta una grande possibilità e Loon, quindi,una speranza.
Per saperne di più su Loon, andate sul sito del progetto e seguite l’avventura insieme a Google.
Noi aspettiamo di poter alzare la testa e vedere i loon balloons galleggiare in aria.
“Loon for all – balloon powered internet for everyone.”
Commercialista e revisore, appassionata di scrittura e digitale. Sempre immersa in qualche progetto sfidante, cerca spesso novità per rivoluzionare il (suo) mondo. Nel 2014 ha creato questo contenitore di storie, pensieri, idee e (tante belle) persone.