TED, l’organizzazione no profit votata alle idee che meritano di essere diffuse, sbarcherà a Cosenza il 23 febbraio per la prima volta, con l’edizione denominata “Brain Drain”. Ad avvicendarsi sul palco dell’Auditorium Guarasci dalle ore 17:00 saranno coloro che, calabresi e non, hanno deciso di capitalizzare capacità e attitudini altrove senza rinnegare le loro origini e, proprio per questo, sono sempre pronti a far ritorno per raccontare le loro storie di successo e, perché no, ispirarne altre.
L’evento infatti vedrà la partecipazione di varie voci, provenienti da tutta Italia, che in pieno stile TED provengono da diverse discipline:
- Michele Boldrin (Economista)
- Patrizia Celia (Borsa Italiana)
- Mirko Filice aka Kiave (Rapper)
- Giorgio Isabella (Orafo)
- Ludovica Liuni (Giornalista)
- Sophia Luvarà (Regista)
- Claudio Manna (Medico)
- Enrico Natalizio (Ingegnere)
- Fausto Perri (Fisico)
- Adolfo Saiardi (Biologo)
- Rocco Stirparo (Startupper)
- Raffaele Viggiani (Notaio).
TEDx Cosenza, patrocinato dalla Provincia di Cosenza, è sponsorizzato da Caffè Guglielmo, Banca Mediolanum, BCC Mediocrati e Innovia, fornitore dei servizi di connessione durante l’evento per lo streaming. Partner del progetto sono Be Alternative, Minds, Fondazione I Cinquecento, Francesco Renzelli (Life coach), Radio Sound e Venti blog.
Secondo l’Organizer & Curator Lidia Chiodo la sfida a diventare cervelli in fuga riguarda tutti, poiché siamo chiamati “ad essere intraprendenti, curiosi e coraggiosi, a non fermarci davanti agli ostacoli dettati dalle barriere culturali, politiche e geografiche”: per questo TEDxCosenza è anche una grande sfida.
Secondo Carlo Brancati, Responsabile Comunicazione di TEDx Roma e Co-Organizer TEDx Cosenza, romano di origini calabresi, “la questione dei cervelli in fuga è controversa, molti calabresi non gradiscono che si accetti e si tenda a comunicare questo fenomeno. In realtà, si è voluta dare una connotazione positiva al 100%: abbiamo ricercato non solo quelli che in qualche modo hanno fatto qualcosa di buono ma coloro i quali regolarmente, con il loro contributo, posso ispirare e dare la loro visione del mondo ai loro conterranei. È un’altra valenza, per cui non portiamo a Cosenza quelli che se ne sono andati e basta, bensì saliranno sul palco quelli che stanno continuando a dare un contributo concreto alla loro terra di origine”.
Per quello che sarà il primo evento TED in Calabria, che ha dato il via ad iniziative che avranno luogo anche a Reggio Calabria e Catanzaro, si può contare sul supporto di diverse associazioni universitarie e molti giovani volontari. Come sottolineato dallo stesso Brancati, “TED è un format che per i suoi contenuti e la sua vocazione inspiring è assolutamente rivolta ai giovanissimi e ai meno giovani: pensiamo al mondo delle startup, a coloro i quali hanno bisogno di nuove idee e nuovi stimoli, agli imprenditori. Si va dai 20 ai 40 anni e, perché no? Abbiamo un target anche di persone più avanti con l’età che vogliono avere una visione del mondo al passo coi tempi. Andiamo a colpire varie fasce e, secondo le statistiche, abbiamo una partecipazione più alta dai 20 ai 30 anni. Tantissima partecipazione viene dai giovani under 20, grazie al format TEDx Youth dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, su cui stiamo già lavorando”.
A poche ore dall’avvio dei lavori, le aspettative sono tante e tutte positive: le prevendite attraverso la piattaforma Eventbrite stanno andando molto bene e ci si aspetta una buona risposta di pubblico. Inoltre, ricorda Brancati, aver focalizzato molti sforzi sul settore universitario ha fatto sì che per studenti e associazioni fosse possibile uno sconto del 50%.
Brain Drain è il tema del TEDx Cosenza e Cervelli in fuga è il blog de Il Fatto Quotidiano che si occupa di questo fenomeno: tra i curatori troviamo Ludovica Liuni, speaker della conferenza ormai prossima. Chiacchierare con lei è stato come immergersi nella posizione privilegiata da cui osserva questa generazione. L’interesse verso le storie di questi ragazzi con la valigia c’è sempre stato e lei e il suo team cercano di portarlo avanti, andando a scovare nuove storie e indagando sulle motivazioni che spingono i giovani ad andar via. Secondo Liuni, “Si lascia la terra natia per un lavoro che per alcuni proprio non c’è, perché non è abbastanza per chi ha investito anni nella formazione universitaria, per il mal contento delle situazioni contrattuali in Italia.”
Un esempio? Un ingegnere appena laureato in Italia guadagna 1200/1300 euro, in Irlanda o UK guadagna il doppio, forse il triplo. I giovani in Italia vedono inoltre poca possibilità di crescere all’interno delle aziende, c’è questa paura per cui saranno sempre gli stessi a stare a capo delle stesse. Per ora tornano in pochi, perché sono ai primi anni e preferiscono fare esperienze altrove. Al rientro, difficilmente trovano le stesse condizioni, sia per via degli standard più alti cui ci si è abituati, sia perché la qualità della vita è ad un livello inferiori rispetto a paesi come l’Australia, il Belgio e la Germania”. E anche se l’amore per l’Italia rimane, aggiunge: “È un fenomeno che ci è esploso tra le mani, è importante parlarne e far vedere le motivazioni che spingono ad andare all’estero. L’Italia non riesce ad attirare talenti, non c’è mobilità, ma è importante viaggiare e mettere a servizio del nostro Paese le competenze acquisite, nella maniera più positiva possibile”.
Ottimismo ed entusiasmo, quindi, per l’evento, all’interno del quale presentazioni dal vivo e proiezioni di video tratti da TEDTalks saranno sapientemente combinati per favorire l’intrecciarsi di relazioni e discussioni, portando così a Cosenza “idee con le ali, anime/persone con le radici”.
Raccontastorie, fotoamatrice, attivista, femminista, regina dell'eyeliner e groupie del venerdì sera sul divano a guardare Propaganda Live. Toro ascendente Bilancia, una bomba a orologeria.
Quando è felice prepara gli spaghetti alle vongole. vongole.