#Montag
Rubrica dedicata alla lettura. Con la speranza di farvi conoscere qualcosa di nuovo o di ritrovare qualcosa di dimenticato. O rileggere, perché no, un buon usato garantito.
La piccola mercante di sogni, Maxence Fermine
Maxence Fermine è una certezza della letteratura contemporanea europea. Noto al grande pubblico per la trilogia di colori, comprendente Neve, Il violino nero e L’apicoltore, è dotato di uno stile leggero ma mai banale, che ammalia il lettore e fa dei suoi racconti delle piccole perle di grande rarità, intrise di atmosfere fiabesche, di impalpabilità emozionale, di scorrevolezza narrativa.
È tornato sugli scaffali delle librerie lo scorso novembre, regalandoci “La piccola mercante dei sogni”, un libricino di appena duecento pagine, intervallato da fantastiche decorazioni realizzate da giovani talenti e selezionate, tramite concorso, dall’editore Lafon (che ha curato la stampa in Francia).
È chiaro fin dalla copertina, fin dalla dedica, che stiamo per immergerci in una fiaba delicata, per adulti e piccini, destinata a stregarci e a stuzzicare la nostra fantasia, evocando quella magia, quei colori tenui, quella zuccherosa atmosfera da pâtisserie francese, da clafoutis, da tarte tatin, da macarons colorati, da croquembouche al caramello, da giostre antiche che girano e illuminano e incantano le piazze gremite.
La storia inizia il 2 Novembre, giorno dell’undicesimo compleanno di Malo che, mentre recandosi in taxi alla festa organizzata dai suoi genitori in un lussuoso albergo parigino, si ritrova coinvolto in un incidente stradale. Caduto nella Senna, il piccolo Malo attraversa un oblò che lo conduce al Regno delle Ombre, un luogo cupo e grigio, in cui non vi sono rumori né altri esseri umani. Incontra il gatto parlante, Mercator, ed un albero parlante, Arthur, ma soprattutto la piccola e deliziosa Lili, soggetto principale della copertina del libro. Occhi verdi, capelli nerissimi, candido abito, collant viola e scarpe verdi: Lili è l’unico personaggio colorato che Malo incontrerà. Lili è una mercante di sogni, che racchiude e rivende in piccole scatole, dalle sfumature differenti a seconda del sogno in esse contenuto. L’antagonista della storia è lo spettro Dom Perlet, metà alchimista e metà stregone, che ha in pugno il destino della piccola mercante. È lui ad obbligarla a vendere i sogni, e secondo il loro accordo ella sarà libera alla centesima scatola venduta. Il perfido Dom Perlet maledice anche Malo, colpevole di aver pagato un soldo in meno per una di quella scatole magiche, obbligandolo a versargli la cifra di dodici burzoni entro la mattina successiva, pena la reclusione nel mondo dei sogni e la trasformazione in uno spettro. Aiutato da Lili ed altri sorprendenti personaggi, quali il Mago Septimus e il Barbone celeste, Malo riuscirà a saldare il debito e tornerà a casa.
Rievocando le atmosfere di Alice nel paese delle meraviglie ed una passeggiata notturna nei pressi della Tour Eiffel, Fermine ci conduce per mano sino al finale, regalandoci un’intensa storia intrisa di magia, di dolcezza e del candore cui ci aveva già abituati. Imperdibile.