Se fossi stella,
potrei starmene
sospeso
tra le altre stelle,
a disegnare
costellazioni,
nel blu profondo
della notte.
Se fossi astro,
potrei splendere
nel cielo
e dall’alto resterei
a guardare,
accarezzando
l’aria.
E invece
sono carne
livida
da macello.
Resto quaggiù
a mirare le stelle,
tra le cose
terrene,
tra la polvere
e i rovi.
Davide Uria
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