The Metropolitan Museum of Art, fonte: https://www.metmuseum.org/visit/plan-your-visit/met-fifth-avenue/italian

Tra politica e moda: il Met Gala

Lo scorso 13 settembre a New York si è svolto l’evento più atteso del mondo della moda: il MET Gala. Sebbene ci siano state delle anomalie in termini di date (l’evento di consueto si tiene a maggio), si è poi capito che quest’anno il Met Gala sarebbe avvenuto in due tranche separate, coincidendo con l’inaugurazione delle due mostre che hanno dato l’input per il tema, rispettivamente a settembre e a maggio.

Ma è proprio il tema ad aver alzato un polverone. Infatti, l’Anna Wintour Costume Center ha scelto di elogiare l’eccellenza americana e di racchiuderla nelle mostre intitolate “In America: A Lexicon of Fashion” e “In America: An Anthology of Fashion”, dando vita al tema “American Independence”.
Ma, per quanto già il tema in sé abbia fatto storcere il naso alle comunità vittime di razzismo e discriminazioni negli Stati Uniti, il tema secondario ha costituito la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Difatti, in vero spirito americano, il tema secondario scelto riguardava l’inclusione e l’integrazione.

Ecco, quindi, che di risposta abbiamo visto, per citare alcuni esempi, Alexandria Ocasio-Cortez/AOC – la politica e attivista di origini portoricane – esibire un abito bianco con delle scritte rosse – in stile scritta di protesta sui muri – che leggevano “Tax the rich” (tassate i ricchi); Quannah Chasinghorse – di origine Hän Gwich’in e Oglala Lakota – sfoggiare accessori della tradizione Navajo; Gemma Chan rendere omaggio ad Anna May Wong – la prima attrice asiatico-americana di fama internazionale; Nikkie de Jager/NikkieTutorials fare cenno all’icona trans Marsha P; e, infine, Johnson e Carolyn B. Maloney con un vestito che inneggia all’uguaglianza di diritti tra uomini e donne. Inoltre, sebbene la sua fama abbia una connotazione totalmente diversa, fa pensare anche la presenza di Grimes – la moglie di Elon Musk, l’uomo più discusso d’America – all’evento.

In questo caso, comunque, il collegamento tra politica, impegno sociale e moda non è avvenuto solo sul red carpet ma anche per strada. Infatti, dei manifestanti per il movimento Black Lives Matter, prontamente arrestati dalla polizia, hanno protestato nella piazza davanti al Metropolitan sfoggiando lo slogan “If we don’t get no justice, then they don’t get no peace.” (Non avranno pace finché non avremo giustizia).