Tormentoni e tormenti: Generazione 56k è la serie tv degli old millennial

Netflix Italia ha preso l’abitudine di lanciare produzioni per ragazzi a ridosso dell’estate e sono sempre serie fatte di amori giovani, sfrenati e complicati, come d’altronde sono sempre gli amori estivi. Dopo Summertime, lanciato sulla piattaforma ad aprile 2020, quest’anno la nostra dose di nostalgia è stata confezionata in casa The Jackal.

Il gruppo comico, ormai sulla cresta dell’onda da un decennio per contenuti web e collaborazioni con media tradizionali e pubblicità, dopo diverse partecipazioni a programmi tv ha deciso di lanciare la propria serie tv: Generazione 56k. Chiamata così perché i protagonisti vivono la loro pre-adolescenza insieme all’arrivo del modem 56k nelle nostre vite – con suoni inconfondibili – la serie si sviluppa su due linee temporali, una ambientata nel 1998 e una ai giorni nostri.

Fa strano anche scriverlo “giorni nostri”, perché sono passati trent’anni ma li percepiamo come cinque. La verità è che la tecnologia si è evoluta così tanto e così velocemente in quel periodo che nessuno di noi ha fatto in tempo ad abituarsi al concetto di tempo che passa, troppo presi dai nuovi aggiornamenti.

E i cosiddetti “old millennial” lo sanno bene.

Questa serie ruota intorno a una storia d’amore lunga anni, che si è sviluppata troppo in fretta, costringendo Daniel e Matilda a prenderne le redini solo molti anni dopo. Il risultato è un racconto scanzonato di come si era, come si è, cosa se n’è andato e cosa è rimasto. Problemi di “connessione” che non potevano che essere narrati e scritti da coetanei dei personaggi, a dimostrazione che la storia risulta più autentica se lasciamo che sia chi l’ha vissuta a spiegarcela, anche se sembra incompleta e si è costretti continuamente a fare i conti col proprio passato. Questa serie di successo, già “tormentone” estivo, vuole parlarci dei nostri tormenti e lo fa molto bene.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni

Chiara Allevato
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Nasce a Cosenza nel 1993. Laureata in Scienze Politiche, convive con una memoria straordinaria per fatti assolutamente irrilevanti. Da brava millennial, ha un account attivo su ogni social, ma il suo preferito rimane Twitter.