Di Zara Dugaria
Il nostro corpo è programmato per invecchiare e le rughe ne sono solo un aspetto visibile. Perché non accettiamo questo processo fisiologico e invece di valorizzarle, tendiamo a nasconderle facendo uso di “punture miracolose”?
La tossina botulinica viene prodotta dal batterio Clostridium botulinum ed è la proteina neurotossica più pericolosa conosciuta finora. Oltre a essere fonte di avvelenamento alimentare in caso di consumo di carni o conserve non sterilizzate, trova utilizzo anche in ambito medico e “botox” è il nome commerciale della sua preparazione farmacologica. La tossina botulinica agisce inibendo la produzione del neurotrasmettitore acetilcolina: bloccandone il rilascio muscolare, non si manifestano rughe, spasmi o tic facciali.
Il botox è stato usato per la prima volta in medicina come cura nel 1989, per il trattamento dello strabismo, blefarospasmo e spasmo emifacciale in pazienti con età maggiore di 12 anni. Solo nel 2002 è giunta invece l’approvazione per l’uso in medicina estetica, per il miglioramento temporaneo delle rughe di espressione fra le sopracciglia. Attualmente sono in valutazione altre possibili applicazioni mediche, come nel caso dell’emicrania, sintomi prostatici, incontinenza urinaria e vescica iperattiva, asma e obesità.
Gli usi approvati del botox variano molto in base al tipo di tossina, di prodotto commercializzato e da paese a paese, anche all’interno dell’Unione Europea, facendo sì che spesso il suo utilizzo clinico sia di tipo off-label (cioè non previsto dal foglio illustrativo).
In Europa la tossina botulinica è commercializzata sotto forma di cinque prodotti farmaceutici: Botox, Dysport, Xeomin, Vistabex (il più usato e studiato) e Neurobloc.
La seduta di botulino più ricorrente interessa le zampe di gallina, le rughe frontali e infiltrazioni di acido ialuronico per la correzione delle pieghe naso labiali. I risultati durano dai 5 ai 6 mesi, trascorsi i quali il trattamento va ripetuto prima che il muscolo riprenda la sua completa contrattilità.
Una seduta di trattamento di medicina estetica con filler di acido ialuronico ha una durata indicativa di 20-30 minuti ed il costo ovviamente dipende dal numero di zone interessate (mediamente si aggira tra i 300 e i 1000 euro).
Sono sempre di più i giovani in tutto il mondo che ricorrono alle punturine di botox già al di sotto dei trent’anni, colpa delle icone televisive e di una mentalità che non ammette imperfezioni fisiche.
A parte rossori e gonfiori nei giorni successivi all’iniezione, il rischio maggiore è che bloccando i muscoli e la mimica facciale, si inibisca anche la capacità di apprendere e manifestare le emozioni. Come dimostra una ricerca pubblicata recentemente su Journal of Aesthetic Nursing, le controindicazioni delle tossine blocca-muscoli riguardano infatti anche la sfera emotiva. Sentimenti come l’empatia o la simpatia si esprimono con una mimica facciale spontanea e naturale; se si toglie questo tipo di comunicazione sostituendo a un sorriso una faccia “congelata”, si manda in tilt un aspetto importante dei rapporti interpersonali. La generazione cresciuta a botox potrebbe essere quindi incapace di trasmettere correttamente i propri sentimenti, con gravi implicazioni nelle relazioni!
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