L’Italia riparte dai giovani, riparte dalla cultura. La Santelli Editore, casa editrice nata a Cosenza negli anni ’80, ne è un chiaro esempio. In occasione della giornata mondiale del libro abbiamo cercato il punto di vista del suo giovane e intraprendente editore, Giuseppe, che è stato in grado di esportare il ricchissimo catalogo della casa editrice in molte città d’Italia, coniugando tradizione ed innovazione. Qui di seguito una breve intervista che ha rilasciato per Venti.
La Santelli Editore nasce nel 1987, fondata da Eugenio Santelli, tuo padre. Quali sono stati, fin dall’inizio, gli obiettivi e i valori della casa editrice?
I valori che contraddistinguono Santelli sono da sempre gli stessi: serietà e qualità, sempre a braccetto con l’innovazione. Gli obiettivi nel breve termine sono sempre cambiati e i miei, oggi, sono ben diversi rispetto a quelli che aveva mio padre. Però sicuramente abbiamo in comune il fatto di voler certificare che Santelli significa qualità e prestigio.
Quali sono gli obiettivi che ti sei posto, subentrando nella direzione della casa editrice nel 2018?
Nel 2017 decisi di fare di testa mia e pianificai la rifondazione ex novo della società, buttando letteralmente via tutto quel che c’era. Non eravamo per nulla al passo coi tempi. Così rimase solo il nome… neanche il logo perché cambiai pure quello! (Ri)-partendo da zero (e dal mio cognome), ideai la casa editrice che volevo, che oggi è un sogno che si è realizzato. Siamo un bollino di qualità in Italia, per chi legge e per chi scrive. Tutto il resto è in funzione di questo, dagli obiettivi nel breve alle scelte strategiche e operative.
La Calabria è una terra di cui, purtroppo, si parla soprattutto nelle pagine della cronaca nera. Tuttavia, negli ultimi anni, vi è stato una reazione della società civile, soprattutto nell’ambito culturale, con associazioni e, appunto, case editrici. Qual è, secondo te, la direzione che dovrebbe seguire la cultura calabrese? Anche in questo caso è necessaria una rivoluzione come quella che hai attuato nella tua casa editrice?
In realtà la nostra sede principale rimane a Cosenza per amore, almeno per il momento, ma i nostri risultati vengono principalmente da città come Milano, Bologna, Roma, Torino e via discorrendo. Tutte concentrate nello spazio tra il Lazio e la Lombardia. In Calabria, purtroppo, non c’è la mentalità giusta per poter parlare di cultura, non ho mai percepito un vero sforzo collettivo né una reale volontà sociale e politica. C’è solo una voglia di pochi e un attivismo di pochissimi. Si parte da zero ma io, se si parla di cultura, rispondo “presente” e offro il mio contributo alla terra che amo. Le società in cui è maggiormente diffusa la cultura sono anche quelle in cui si sta meglio a livello socio-economico. Bisognerebbe intanto partire dai più piccoli e avere la visione di costruire una terra diversa e un clima culturale, sociale ed economico fiorente per i prossimi venti o trent’anni. Ci vorrebbe un cambio generale di mentalità e di sistema prima di tutto, altrimenti ogni sforzo è vano.
Quindi cosa consiglieresti ai giovani calabresi (ma non solo) che, come te, vogliono intraprendere la carriera editoriale, nello specifico quella di editore?
A tutti i giovani intraprendenti, ossia coloro che vogliono vivere una vita piena di soddisfazioni e che anche s’impegnano per realizzare concretamente quest’obiettivo, consiglio anzitutto di studiare tantissimo, che non significa necessariamente laurearsi ma studiare e formarsi continuamente, per essere sempre preparati e competenti, senza mai mancare di pratica. Così, una volta che saranno in campo con le proprie attività (ma anche successivamente), sapranno come muoversi. Poi consiglio di pianificare e dare completamente anima e corpo, se credono nel progetto. Quando ho cominciato come proprietario di una società, mi alzavo alle 5-6 di mattina per arrivare per primo in azienda, ottimizzare il tempo ed essere sempre pronto. Ero operativo in media 12 ore al giorno, a volte di più. Oggi le mie attività mi stanno restituendo il sacrificio fatto (volentieri) tempo addietro, perché chi semina raccoglie. Una grande competenza e un infinito impegno, però, non bastano da soli. Ci vuole anche un’immensa passione per quello che si fa, perché nessun umano con un cuore potrebbe reggere tutto l’impegno e la responsabilità solo per soldi.
Parlando di stretta attualità, l’emergenza sanitaria ha stravolto il Paese in questi mesi, provocando danni economici a tutte le attività commerciali, compresa quella delle librerie. Ora che ci si sta addentrando nella cosiddetta “fase 2”, come credi che dovrà ripartire il vostro settore?
Ci sono già librerie che non riapriranno e moltissime altre che rischiano lo stesso se il blocco o il rallentamento persiste per troppi mesi. Lo stesso vale per gli editori piccoli oppure più grandi ma con altri problemi. Il settore dei libri riparte davvero solo se riparte l’Italia (questo vale per tutto il macro-settore cultura, intrattenimento e spettacolo), quindi ci sarà solo da attendere con pazienza e sangue freddo, sperando che chi governa saprà gestire l’emergenza e, soprattutto, la ricostruzione. Il resto sono illusioni e palliativi. Se qualcuno crede che la soluzione siano gli eBook siamo fritti (nonostante la Santelli Editore sia tra le prime case editrici ad avere investito in eBook ndr). Intanto prenderanno e manterranno terreno i venditori online: IBS, ad esempio, ha fatto numeri mai visti prima, almeno è italiano… Ma io faccio il tifo per gli amici librai.
Quali sono i progetti o le uscite della Santelli Editore che vedranno la luce quando si sarà “tornati alla normalità”?
Abbiamo già ripreso gradualmente con le novità in libreria, vista la recente riapertura e lo sblocco dei canali online. Tra Maggio e Giugno usciranno libri che erano già in programma o in attesa, mentre “a regime” si riprenderà solo in autunno. Tra le uscite imminenti ci sono libri come “Oltre la paura” del Comandante della Guardia di Finanza Saverio Angiulli, con prefazione del giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo; “Dietro le quinte” del manager televisivo e dei VIP Settimio Colangelo, con la prefazione di Mara Venier; “Manuale di sopravvivenza al Matrimonio“, che è andato forte al sell-in ed è la più completa aggiornata guida al Matrimonio esistente in Italia, scritto da una wedding planner: Valentina Paolini. Abbiamo oltre 30 novità in uscita nei prossimi 50 giorni, che potete trovare nel nostro sito (www.santellieditore.it, ndr). Quando potremo tornare a goderci i libri di persona, in eventi e presentazioni, potremo parlare di normalità. Nel frattempo implementiamo e scopriamo insieme le potenzialità del digitale.
Consigliaci tre libri della Santelli Editore da leggere assolutamente in questo – speriamo non ancora lungo – periodo di isolamento domestico
“Diario di un delirio” per una lettura al femminile e incandescente;
“Il Silenzio” di Don Mimmo Concolino, per ritrovare la pace in se stessi;
“Il virus della paura”, per un romanzo sul coronavirus con molti retroscena (uscirà l’11 maggio, ndr).
Torinese, laureato in giurisprudenza, mite di natura e polemista per vocazione. Amo il cinema quando cala l’oscurità, gli scalatori che salgono sui pedali e le allitterazioni che allettano gli allocchi. Scrivo, con solerte pigrizia, di sport.