Il più grande apporto degli anni 2000 al mondo della moda, sia intesa come vestiti che come atteggiamenti e modi di fare, è stata la tendenza a ripetere le vecchie mode passate (70-80-90) in modo ciclico, ancora, ancora e ancora.
Questa tendenza non ha risparmiato nemmeno la categoria “nerd”, tornata incredibilmente alla ribalta grazie ad un sempre più crescente interesse delle persone verso l’ambito sia videoludico che televisivo o supereroistico. Serie come The Big Bang theory o canali Youtube riguardanti fumetti e videogiochi hanno contribuito notevolmente, circondandoci di un’aura di malinconia e nostalgia al pensiero dei pomeriggi tipici di noi “figli degli anni 90” passati spesso e volentieri a guardare quei cartoni che oggi, per onor di correttezza, è bene definire col loro nome: anime.
Ai produttori americani e giapponesi questa piega nostalgica non è sfuggita e si sono prodigati affinchè noi rivivessimo, in nuova e graficamente elevata luce, le avventure che hanno incantato i nostri occhi innocenti.
Parlando quindi di inizi, in questo 2015 partito da poco e con note non proprio allegre, ho voluto trattare di un argomento più leggero e evocativo di un momento della nostra vita in cui volevamo solo avere poteri magici e salvare il mondo. Anche se non si può parlare proprio di inizi, poichè le notizie che voglio riferirvi sono ri-inizi, rinascite di prodotti considerati morti e abbandonati nel flusso dei ricordi catodici.
La prima grande novità è il film “I cavalieri dello zodiaco: la leggenda del Grande Tempio”, tratto dall’omonima serie che ebbe successo verso la fine degli anni ottanta. Realizzato completamente in CGI, la pellicola è stata distribuita quattro anni dopo l’annuncio di uscita (nel 2010) per festeggiare i quarant’anni di carriera di Masami Kurumada, il creatore del manga da cui è tratto. La trama richiama bene il concetto di rinascita, poichè ruota intorno all’origine dei Cavalieri e alla loro prima avventura per proteggere la reincarnazione della dea Athena e portarla al Grande Tempio, passando per le dodici case (una per ogni segno dello zodiaco) e affrontando i guardiani al loro interno. Nonostante per ovvi motivi di adattamento la storia sia stata riveduta e assottigliata, notevoli sono alcuni dei cambiamenti apportati per rendere l’anime più coerente con i tempi moderni. Per fare un esempio, senza spoilerare nulla, è stato dato molto più risalto alle figure femminili; infatti la stessa dea Athena passa dal ruolo etereo e distante che ricopriva nella serie originale ad un atteggiamento molto più combattivo e determinante per gli eventi.
Avendolo visto al cinema, posso dire che si tratta di un buon prodotto di intrattenimento, con qualche bella sorpresa al suo interno e una non così scontata capacità di coinvolgere anche chi della serie non ricorda un granchè.
La seconda ed ultima novità che voglio trrattare è l’annuncio di una nuova serie dei “Digimon“, l’anime da sempre antagonista dei più famosi Pokèmon (ma non qualitativamente inferiore). Se infatti le vicende dei pocket-monster vanno avanti già da alcuni anni in modo ininterrotto, la storia dei Digimon ha sempre presentato problematiche, soprattutto a livello di trama. Questo perchè se Ash Ketchum sono vent’anni che continua ad averne dieci, i protagonisti dei Digimon (Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi e Jo…lo so che cantavate la sigla, ma nella lista manca il nome di TK, per la cronaca) non solo crescono, ma si sposano, fanno figli e gli stessi figli diventano digi-prescelti, creando una generazione di avventure che si rinnova continuamente. E questo è il motivo per cui è possibile un nuovo inizio anche per questa serie. Non è stata ancora annunciata la data di uscita, ma in compenso è da dicembre che escono sempre più notizie sui nuovi protagonisti, quindi non possiamo che aspettare.
Nasce a Cosenza nel 1993. Laureata in Scienze Politiche, convive con una memoria straordinaria per fatti assolutamente irrilevanti. Da brava millennial, ha un account attivo su ogni social, ma il suo preferito rimane Twitter.