Il ritorno di Teresa Ciabatti con le inquietudini de “La più amata”

 Titolo        La più amata
 Autore        Teresa Ciabatti 
 Prezzo        € 18
 Anno          2017 
 Pagine        228
 Editore       Mondadori

La più amata è il terzo libro di Teresa Ciabatti, edito da Mondadori a distanza di nove anni da “I giorni felici” e quindici anni dopo l’esordio con “Adelmo, torna da me” (da cui è stato tratto il film “L’estate del mio primo bacio” di Carlo Virzì).
La sua terza fatica è un’autobiografia, ma non è interamente corretto definirla tale. Innanzitutto perché è più una ricerca nel pozzo della memoria, una sorta di analisi che l’autrice compie ricordando la sua giovinezza. Poi perché il vero protagonista del libro è suo padre. Un massone? Un bugiardo? Le domande che Teresa Ciabatti si pone sono tante, tuttavia non riesce a trovare risposte. Alla fine i dubbi sono molti e le certezze poche, tanto da chiedersi se non fosse più semplice lasciare tutto così com’è e ricordare suo padre nel modo in cui l’ha sempre visto.

Sembra che molti eventi raccontati non abbiano un vero significato, che non portino da nessuna parte e che la scrittrice scelga volontariamente di mantenersi elusiva. D’altronde non tutti gli eventi della vita hanno un significato preciso: semplicemente accadono.
“La più amata” è un libro introspettivo, quasi intimo, che non ha una vera e propria trama. Viene seguito un ordine cronologico soltanto in maniera parziale, tanto che il libro inizia con il ricordo più doloroso e confuso: un sequestro. Un evento che, a molti anni di distanza, non ha ancora un perché. La giovane Teresa fatica a trovare una sua dimensione, sia nel piccolo paese toscano di Orbetello che, più tardi, a Roma. Nulla riesce a lenire le inquietudini che la perseguitano e il difficile rapporto con il padre rende tutto ancora più difficile. Questa angoscia la perseguiterà anche nella vita da adulta, perché è il rapporto con il padre a plasmarla. Anche la madre Francesca subisce suo malgrado una trasformazione che la porterà alla depressione. Altri personaggi gravitano attorno a loro, ma sono figure di contorno perché il romanzo è ambientato “dentro” Teresa e i suoi genitori sono parte di lei. Anche dopo la loro morte, non riesce a liberarsi dai fantasmi che la perseguitano, anzi sembra divenire tutto più urgente. Teresa sente che è arrivato il momento in cui deve fare i conti con il passato.
Non aspettatevi un romanzo tradizionale, perché tutto appare misterioso e sfuggente nel microcosmo di Orbetello. La scrittura dell’autrice, poi, rende appieno i tormenti interiori della “se stessa” adolescente. Il libro risulta così scorrevole, la lettura è piacevole.

Con “La più amata”, Teresa Ciabatti è la favorita per la vittoria al prestigioso “Premio Strega”. La votazione per selezionare la cinquina dei finalisti avverrà il 14 giugno, mentre il vincitore verrà proclamato il 6 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

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