Scopri la prima parte QUI!
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Ma perché all’università mi hanno fatto studiare diritto penale dall’Antolisei con la sua teoria bipartita superata prima della battaglia di Waterloo?
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Pausa sigaretta.
E, pian piano, da fuori le pagine iniziano a diventare più scure, i capitoli che hai saltato si notano a vista d’occhio per il loro candore e il libro si ingrossa per quanti fogli hai attaccato per sintetizzare in poche righe concetti inutili, tipo le otto pagine di una sentenza il cui principio di diritto è superato dagli anni ’80 ma che, non si sa per quale preciso motivo, l’autore del libro ha sentito l’esigenza di riportare integralmente manco fosse la Tyssenkrupp, mavabbè.
Così le giornate passano, una dopo l’altra, più o meno come segue.
Vai al corso, torni a casa, sbobbini la lezione, ti esce un’ernia.
Schematizzi, ripeti ad alta voce, scrivi una canzone sul #postofisso, ridi (e, se sei donna e sei in premestruo, subito dopo piangi). Ti esce un’altra ernia.
Chiudi tutto e vai a bere con gli amici, ti vengono dubbi esistenziali su cose che pensavi di sapere a menadito, ti senti affranto, ti riprendi, domani andrà meglio.
Così, a turno per ogni materia. Ricordo che una volta dissi a R.: Non ti abbattere, faremo una cosa per volta e, quando tra qualche mese ci guarderemo indietro, ci stupiremo di essere riuscite a studiare tutto questo senza nemmeno accorgercene. Altre volte è lei che dà la forza a me. Altre volte ancora è V. che motiva entrambe. Servono sempre dei saldi punti di riferimento negli anni della preparazione del concorso e, almeno su questo, posso dire di essere fortunata.
Le deviazioni
Tra la scelta di studiare per il concorso ed il concorso stesso, inoltre, possono intervenire delle brevi deviazioni di percorso. Tali deviazioni null’altro sono che altri concorsi, perché devi provare tutto. Abbiamo la deviazione ANAC, INPS, DSGA,Regione Campania, Agenzia delle Entrate, Ministero della Magia e chi più ne ha più ne metta. Poi con Quota100 sai quanti ne escono?! In voga, in questo momento, è il concorso per Consigliere Parlamentare, che per i laureati in giurisprudenza prevede 30 posti in paradiso (di cui 3 riservati) per uno stipendio base di sessantamila euri all’anno.
Il concorsista modello, per la gioia della Tesoreria dello Stato, si iscrive a tutti e, così, i numeri dei partecipanti di ciascun concorso slittano alle stelle. Tra i candidati è, tuttavia, possibile redigere una classificazione:
– esemplare raro: quello che ha studiato appositamente e solo per quel concorso e punta tutta la sua vita su quello; lui da piccolo quando gli chiedevano cosa volesse fare da grande rispondeva proprio “Voglio diventare collaboratore amministrativo di fascia C dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali” che tradotto vuol dire “ho già il posto, capisci a me!”
– esemplare frequente: lui è più romantico, più modesto e anche più sincero; da piccolo si limitava a sognare il posto fisso come Checco Zalone, quindi un concorso vale l’altro, basta che ci siano tredicesima e ferie pagate.
– esemplare frequentissimo: quello che si iscrive in automatico e si presenta a Fiera solo se c’è tempo. Io appartengo a quest’ultima categoria: mi iscrivo ma poi non vado. Non mi sento ancora nella situazione di dovermi accontentare di quello che per me, senza offesa per nessuno, sarebbe un ripiego.
Concorso per Commissario di Polizia
In questi anni, una – e solamente una – è stata la mia personale deviazione, sebbene definirla così sia del tutto improprio. Il suo nome è Polizia di Stato, sub specie di CONCORSACOMMISSARIO (da leggere tuttattaccato come cornettamammellata). Tralasciando il fatto che – o g g e t t i v a m e n t e – con la divisa starei una bomba, il sentimento che muove questa scelta è il medesimo che sta alla base della volontà di diventare un garante della giustizia e del rispetto della legge. Non cambia molto sotto un profilo finalistico.
Il concorso è totalmente diverso e molto più lungo. Ci sono le preselettive con quiz a risposta multipla; poi chi fa meno errori viene convocato per prove fisiche, visite mediche, test della personalità, colloquio dallo psicologo, test attitudinali, di logica, altri colloqui ecc. Tutto ciò in cinque giorni, alla fine di ognuno dei quali scoprirai se per te Miss Italia continua il giorno seguente. Infine, 2 temi e le prove orali. Posti: 80 all’anno. Ma torniamo a noi.
La consegna dei codici
Parlavamo di come passano i giorni, tra schemi, riassunti, dispense, sbobbine, libri, articoli trovati sul webbe, temi di esercitazione e, nel mio caso per il concorso in Polizia, campi di atletica e quiz di logica.
Senza che nemmeno tu te ne accorga, arriva il giorno.
Nei giorni precedenti al tema c’è la consegna dei codici. I candidati, in altre parole, si recano presso Fiera di Roma (ad orari differenti in base al cognome) con trolley giganti pieni dei codici e leggi. Gli addetti li controllano e quelli che vanno bene vengono posizionati sul banco assegnato al candidato che, dunque, la mattina dei temi, li troverà già lì. Il numero e la grandezza dei codici consegnati varia, in una scala che va dal minimalista (codici delle tre materie e passa la paura) al bibliotecario (Digesto, Code Napoleon, Codice Zanardelli, Codice di Hammurabbi et similia)
[VORREI SORVOLARE SU ME PRESA IN GIRO DALLA SIGNORA AL BANCHETTO PER AVER CACCIATO IL DIZIONARIO DI INGLESE TASCABILE. E’ UNA FERITA ANCORA APERTA!]
IL GIORNO
CONTINUA…
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