Intervista ad Alessandro Mele

Per i giapponesi la parola “crisi” tende ad avere una duplice interpretazione: pericolo ed opportunità. È come se dipendesse sempre dalla prospettiva che si decide di adottare. Vi starete chiedendo cosa c’entra, vero? È che in questo periodo così delicato e particolare di crisi non mi aspettavo di ricevere questa opportunità: intervistare Alessandro Mele. Alessandro si occupa di ricerca e sviluppo per Rtl 102.5 e sentirlo parlare della sua esperienza mi ha donato, oltre che sorrisi sinceri, quella speranza nel “domani” quando è già difficile pensare ad un “oggi”

Ciao Alessandro, iniziamo a conoscerci.  Parlaci un po’ di te e, in particolare, della tua esperienza: come ti sei avvicinato al mondo radiofonico?

Sono salentino, vivo a Milano dal 1998. Mi sono avvicinato alla radio quando ero molto giovane grazie a mio fratello che è un dj. Paolo mi portò nella radio di Casarano, la città dove sono nato e cresciuto prima di trasferirmi a Milano. In quel periodo studiavo e nel tempo libero ero sempre in radio. La radio per noi giovani era un punto d’incontro. Potevamo giocare a carte, ascoltare musica, guardare tutti insieme un film e magari mangiare una pizza. Sono stati anni molto importanti quelli passati nella radio locale, dove ho potuto imparare a fare regia e avere un programma tutto mio di musica Ambient. Alcuni miei amici, molti anni dopo, mi confessarono che la sera in cui andava in onda il mio programma, uscivano in macchina con le loro rispettive fidanzate per poi fermarsi in campagna per … a voi la conclusione. Sono molto contento di questo, forse grazie al mio programma sono nati dei bambini.

Sei un noto dj, organizzatore di eventi e sei nel team di Ricerca e sviluppo di Rtl 102.5 (oltre ad occuparti di produzione contenuti). Raccontaci la tua “gavetta” prima di arrivare ad oggi.

In realtà non mi considero un noto dj. Ho imparato a mettere i dischi a 14 anni grazie a mio fratello Paolo che mi ha trasmesso la passione per la musica. Ho lavorato tantissimo a Milano, nelle discoteche del Salento in estate e anche all’estero. La serata più importante è stata nel 2013, quando ho lavorato al Marquee di NYC, proprio nel cuore di Manhattan. La mia gavetta è iniziata quando ho terminato gli studi superiori. Da qualche anno frequentavo la radio locale del mio paese, ma volevo molto di più. Il mio sogno era quello di poter lavorare a radio 105 che in quegli anni era la mia radio di riferimento. Ero consapevole che avrei dovuto studiare e che mi sarei dovuto trasferire a Milano. Nel 1998 feci l’iscrizione alla SAE (School of Audio Engineering) il college più prestigioso al mondo per lo studio dell’Audio. Per 2 anni di corso dedicai la mia vita solo a quello, studiando tutto il giorno e facendo pratica. Ricordo che dovevano cacciarmi dalla scuola la sera, perché volevo rimanere sempre in classe a montare su Pro Tools. Diventai molto bravo nella post-produzione audio. In quel periodo incontrai Angelo, un tecnico di RTL 102.5 e diventammo amici. Ci vedevamo ogni tanto perché era amico di un mio compagno di corso della SAE. Io lo guardavo come fosse un alieno su Marte perché lavorava in una radio nazionale. Lui lavorava in post-produzione e quando si liberò un posto in radio, invece di chiamare il suo amico, mio compagno della SAE, chiamò me per fare un colloquio in RTL 102.5. Feci un colloquio con Luca Viscardi, in quel periodo direttore dei programmi di RTL 102.5. Mi disse che ci sarebbe stato un posto libero in post-produzione e mi offrì un contratto a tempo determinato per 1 anno. Mi chiese poi di andare a vedere lo studio di post-produzione al piano di sotto di RTL 102.5. Entrai e mi lasciarono da solo per qualche minuto. In quell’istante entrò Fernando Proce, speaker di punta per tanti anni della radio che doveva registrare un bianco (il bianco è una frase registrata. Lui è salentino come me e quando sentii che lo ero anche io, mi disse in dialetto: Mena ca me naggiu scire, registrame sta uce che tradotto significa: Dai che devo andar via ora, registrami una voce. Io ero lì da solo, e vidi in studio un Mac on Pro Tools, il software che avevo studiato e che conoscevo a memoria. Mi feci coraggio e registrai in cinque minuti tutto. Fernando andò via contento. Poco dopo, tornò a prendermi la persona che era stata incaricata da Luca Viscardi per farmi vedere lo studio e mi chiese cosa avessi fatto. Io gli dissi che avevo registrato Fernando Proce e lui inizialmente non la prese bene perché avevo messo le mani su macchine che non conoscevo. Poi controllando il lavoro, si mise a ridere e mi disse: È perfetto, ora andiamo e lo dico a Luca Viscardi. Tornando in ufficio, il ragazzo raccontò tutto al direttore Luca che dopo aver sentito le sue parole chiamò il proprietario della radio Lorenzo Suraci. Lorenzo, il mio editore, fece strappare il contratto a tempo determinato e mi fece firmare quello a tempo indeterminato. Lavoro in RTL 102.5 dall’ottobre del 1999. Ho passato qualche anno in studio post-produzione, dove registravamo i programmi del weekend. Quando si decise di andare in onda 24h su 24h, mi spostai in redazione dove ho passato tantissimi anni e mi sono occupato della produzione di contenuti audio e video per il nostro giornale orario. Qui ho seguito tutti i maggiori avvenimenti della cronaca degli ultimi 15 anni.  Da qualche anno, mentre ero in redazione giornalistica, mi sono appassionato anche dei social e ho studiato per conto mio social media management. Ho curato il canale IGTV di RTL 102.5 ideando e producendo insieme al team social tutti i backstage degli artisti. Ho ideato e prodotto il format Instagram takeover, dove una volta al mese un artista per 24h prende in possesso l’account instagram di RTL 102.5. Insieme al team sviluppo e social abbiamo ideato la Social Room, uno spazio dedicato alla produzione di contenuti audio e video originali.
Da settembre 2020 mi è stata data la possibilità di crescere ancora in azienda e lavoro nel team Ricerca e Sviluppo con a capo Eugenio La Teana. Qui non mi occupo solo di social network, ma insieme al team seguo lo sviluppo della tecnologia applicata alla radio. In questo momento il focus è sulla produzione di contenuti di qualità che possano essere indirizzati su multipiattaforma. Smart speaker, sito internet, app, radiovisione e radio e dab e social network. Infine voglio dire che non si smette mai di imparare, in questo momento sono in smart working e sto scrivendo un tutorial per poter imparare ad usare Adobe Premiere 2019. Servirà a me e a tutti i miei colleghi che saranno coinvolti nella produzione di contenuti.

Che consiglio daresti a chi vorrebbe intraprendere una carriera in radio?

Il mio consiglio è la formazione. Non sono uno speaker, ma lavoro dietro le quinte. La radio viene fatta da tanti professionisti e se volete lavorare in radio oggi, dovete poter conoscere tutti gli strumenti che vi consentono di lavorare sia off line che online.


Un’ultima domanda, incentrata sull’attuale momento storico. In che modo la radio aiuta ad affrontare questo periodo di quarantena?

La radio non è più solo il mezzo tradizionale che conosciamo. RTL 102.5 si ascolta in macchina, a casa con una radio dab, in radiovisione o tramite uno smart speaker. Potete ascoltare la radio attraverso una app con il vostro cellulare. RTL 102.5 vi darà la possibilità di cercare ovunque il vostro contenuto preferito e farà quello che nessun’altra piattaforma di sola musica propone, vi farà sempre compagnia con i suoi speaker. Viva la radio.

Vi aspettiamo sabato alle 17.30 su Instagram dove faremo una chiacchierata proprio con lui! Seguite l’account @Ventiblog!

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Prolissa per natura, sintetica per pigrizia. Classe 1990, laureata in Economia aziendale, indirizzo amministrazione e controllo, amante delle emozioni e di tutto ciò che è autentico. Scrivere della vita, degli sguardi e degli occhi delle persone, delle storie che appartengono al mondo è la sua priorità. Curiosa, attenta osservatrice e caparbia. Leggere, scrivere, suonare, pedalare, meditare, viaggiare e ascoltare: ecco la ricetta per la sua felicità.