Giuliana Atepi
Giuliana Atepi

Una voce per più volti – Intervista alla doppiatrice Giuliana Atepi

Oggi aggiungiamo un’altra importante testimonianza del mondo videoludico, intervistando Giuliana Atepi, doppiatrice di professione.

Giuliana si forma studiando recitazione e doppiaggio a Milano. Durante la sua formazione si specializza nell’uso della voce e del corpo.
Nel corso della sua carriera ha doppiato in numerose serie animate e serie TV. Tra le più celebri menzioniamo: Leni e Lisa Loud in A casa dei Loud, Brianne De Chateau in Dragon Ball Super, Jade West in Victoriuos, Ciara Hanna in Power Rangers Megaforce e Cinta Dominguez in Acacias – Una Vita.
Per quanto concerne il mondo videoludico, è la voce di IDA in Mass Effect e Lilith nella serie Borderlands. Inoltre, è anche la voce ufficiale di Iliad in Italia e dal 2006 di Radio Deejay.


INTERVISTA A GIULIANA ATEPI


● Cosa ti ha spinto a entrare nel doppiaggio?

Essenzialmente la passione per la recitazione, che è iniziata fin da bambina, in quanto ero stata scritturata in una compagnia. Ho passato la quinta elementare praticamente in tournée nazionale. Ricordo con grandissimo entusiasmo ancora quelle giornate passate a fare le prove, con mio papà sempre al mio seguito.

Una volta laureata, ho deciso di frequentare una scuola di recitazione. Al tempo stesso, mi aveva incuriosito la presenza di un corso di doppiaggio. Quando ero piccola adoravo Beautiful e amavo ripetere sottovoce le frasi che sentivo dire dalle attrici doppiate.
Decisi quindi di seguire questo corso e all’inizio ero traumatizzata, perché abituata ad avere il contatto col pubblico. Trovarmi in questa saletta semibuia, con il leggio e il microfono, quasi non mi faceva usciva la voce. Un’esperienza terrorizzante, ma al tempo stesso affascinante.


● Uno dei personaggi che hai doppiato nei videogiochi è IDA della saga di Mass Effect. Cosa puoi raccontarci a riguardo?

All’inizio è stato un po’ complicato, perché, essendo un’intelligenza artificiale, non potevo metterci troppo del mio: dovevo rimanere asettica, ma dovevo comunque sforzarmi di mantenere una certa linea. Ho una attitudine diciamo esplosiva, facevo veramente fatica a trattenermi e a mantenere questa freddezza, però è stata un’esperienza bellissima.
Il bello del recitare è proprio il mettersi alla prova su elementi che normalmente non fanno parte del nostro modo di essere.

Ida Mass Effect

● Una menzione speciale la dobbiamo fare anche a Lilith di Borderlands, che aneddoti puoi raccontarci sul doppiaggio del titolo?

Non lavoriamo a video la maggior parte delle volte con i videogiochi, ma lavoriamo sull’onda sonora. Quando devi impostare per la prima volta un personaggio ti fanno vedere la foto. Ricordo che quando ho visto Lilith ho esclamato: “Wow che figo questo personaggio, con questi tatuaggi”.
Quando mi hanno detto che fosse una sirena, immaginavo la classica sirena con la coda di pesce. Invece era un altro essere mitologico con poteri particolari. Mi è piaciuta tantissimo, perché era una grintosa, determinata e con un profilo narrativo davvero di spessore.

● Ti è mai capitato di provare un videogioco che hai doppiato?

Mai, sono pessima con i videogiochi. L’unico videogioco che ho avuto modo di giocare nella mia vita era un titolo dell’Amiga 500. Ricordo questo omino che doveva scalare la montagna, e io che non riuscivo a essere coordinata. Non riuscendo a raggiungere la cima e il rifugio, ovviamente congelava.
Per me era un perenne Game Over, non riuscivo mai ad andare avanti. Io non so come facciano i gamer a coordinarsi, questo per me è impossibile, bravi a tutti voi.


L’intervista completa continua su Videogiochitalia.it


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni