#Instaglorious award

 

Di Frannie

Keep calm and...

Se non avete mai sentito il nome di Conchita Wurst nell’ultimo mese, probabilmente eravate ibernati perché tutti hanno parlato della drag queen Austriaca (al secolo Thomas “Tom” Neuwirth). In realtà l’elemento catalizzante non è stato il fatto che fosse una drag queen e neppure che abbia meritato di vincere l’Eurovision, bensì (quasi banalmente) a colpire tutti è stata la sua barba. In breve Conchita è diventata la “donna barbuta” e ha riscosso un successo senza precedenti.
Non si può certamente negare che la barba l’abbia aiutata a costruire il suo personaggio e anche a conquistare l’attenzione del pubblico europeo per la vittoria all’Eurovision, ma gli altri concorrenti erano (o più verosimilmente, hanno tentato di essere) altrettanto originali. La cantante ucraina Marija Jaremčuk era accompagnata da un uomo che rotolava in una ruota terribilmente simile a quella dei criceti, gli olandesi The Common Linnets hanno tentato di apparire country (imitazione mal riuscita di Johnny Cash e June Carter), la spagnola Ruth Lorenzo si è presentata sul palco con i capelli bagnati e infine non poteva mancare una Miley Cyrus de’ noantri (proprio de’ noantri visto che mi sto riferendo ad Emma).

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Conchita ha iniziato la sua esibizione su un palco buio, in modo tale che non si capisse se la voce fosse di un uomo o di una donna. L’enigma veniva risolto all’inizio del ritornello, mentre intonava “Rise like a Phoenix” il suo volto veniva illuminato da fuochi che si innalzavano attorno a lei, proprio asimboleggiare la fenice che risorge dalle ceneri.

 

Conchita Wurst

L’ottima scenografia insieme alle indubbie doti canore ha portato Conchita meritatamente alla vittoria e la barba… credo abbia influito solo relativamente! Come lei stessa ha dichiarato alla BBC One: “Ho creato questa donna barbuta solo per mostrare a tutti che… lo so, è banale, ma abbiamo soltanto una vita e dovremmo renderla meravigliosa. Questa è solo la mia verità, io sono un personaggio teatrale e mi sento molto più a mio agio sul palcoscenico. Faccio parte della comunità Gay e le nostre storie sono tutte simili, essere un teenager gay in un piccolo villaggio non è la cosa più divertente del mondo. Perciò nel corso degli anni ho provato ad adattarmi e ho cambiato me stessa in ogni modo possibile perché volevo far parte del gioco ma poi ho capito che sono io a creare il gioco!”.

Probabilmente il “fenomeno Conchita” è solo passeggero, ma come fare a non ammirarla per il coraggio che ha avuto? Il “Personaggio del mese” è lei perché è orgogliosamente “se stessa” e “se stesso”, è sempre elegante e misurata nonostante le pesanti (ed a volte anche volgari) critiche che riceve e, soprattutto, perchè ha avverato il suo sogno: essere una cantante famosa e acclamata.

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