Il trionfo del Sud Italia agli ‘European Heritage Awards – Europa Nostra’

Giovedì 1° luglio sono stati annunciati i vincitori dei Premi Europei dell’Eredità (Culturale) organizzati da Europa Nostra (un movimento spontaneo di cittadini, in rapida crescita, per la salvaguardia del patrimonio culturale e naturalistico dell’Europa), co-finanziati dalla Commissione Europea con il supporto del programma dell’Unione Europea ‘Europa Creativa’. Cinque le categorie principali:

  1. Conservazione e Riuso Flessibile
  2. Ricerca
  3. Educazione, Formazione e Abilità
  4. Impegno dei Cittadini e Aumento della Consapevolezza
  5. Campioni del Patrimonio Culturale

30 i vincitori in tutta Europa, di cui ben quattro dall’Italia. Il progetto Va’ Sentiero, che ha la missione di diffondere il turismo lento dei sentieri dell’Italia dalle Alpi alla Sicilia, ha vinto per la categoria 5 (noi li avevamo intervistati lo scorso anno). Nella stessa categoria ha vinto lo ‘Swapmuseum’ di Lecce che permette a giovani volontari di collaborare con i musei della Puglia in uno spirito di reciproco arricchimento e re-innovazione. Per la categoria ‘Ricerca’ vince, invece, la Sicilia e in particolare all’Opera dei Pupi come modello di salvaguardia e gestione sostenibile di un intangibile patrimonio culturale come quello del teatro dei pupi siciliani. L’Italia trionfa anche nella categoria ‘Campioni del Patrimonio Culturale’ con la cooperativa ‘La Paranza’ di Napoli che avevamo intervistato lo scorso anno e che dal 2006 gestisce, interamente dal basso (il bando fu vinto straordinariamente da un prete e i ragazzi della sua parrocchia), i siti delle Catacombe di Napoli (e non solo) nel Rione Sanità. La Paranza, ha dichiarato la giuria, con straordinaria determinazione e ingegnosità ha dimostrato come prendersi cura del patrimonio culturale, seppur con risorse limitate. Un bel riscatto per il Mezzogiorno: non tanto per la qualità dei beni artistico-culturali, che potremmo dire di aver ereditato dai secoli passati, ma perché a essere premiata è stata l’operosità e la volontà dei figli di questo Mezzogiorno. Figli che, con una visione più che con un sogno, hanno deciso di restare lì dove si dice sempre che non ci sono opportunità e di costruirvi un futuro, attingendo alle ricchezze del passato e agli strumenti del presente.

L’Italia vince anche in altri due progetti di ricerca in collaborazione con altri Paesi Europei. Il primo, in collaborazione con Cipro, Polonia e Regno Unito è HOMEE, Heritage Opportunities/threats within Mega-Events in Europe, con lo scopo di investigare come le grandi città riescano (o meno) a sfruttare i mega-eventi per il proprio sviluppo economico. Il secondo è SILKNOW, un progetto di ricerca Horizon2020 che ha coinvolto Francia, Germania, Italia, Polonia, Slovenia e Spagna nello sviluppo di un sistema di intelligenza computazionale per comprendere meglio l’eredità culturale europea della seta. Anche l’Ucraina figura due volte tra i vincitori. Una con il restauro Chiesa di Sant’Andrea in Kiev, nella categoria ‘Conservazione e Riuso Flessibile’, un simbolo spirituale e morale adesso per il popolo ucraino. La seconda con la Giornata Mondiale della Vyshyvanka, la tradizionale camicia ricamata ucraina. Iniziata come un flash mob studentesco nel 2006, l’iniziativa si è estesa poi a livello mondiale come simbolo di eredità spirituale e materiale dell’Ucraina.

Il Premio Europeo per l’Eredità Culturale, che è il più prestigioso a livello europeo nell’ambito del patrimonio culturale, è stato lanciato nel 2002 e ha raggiunto quest’anno la sua ventesima edizione. Ogni anno 30 fuoriclasse del patrimonio artistico vengono premiati e in particolare ai cinque vincitori dei Grand Prix di categoria viene assegnato anche un premio di 10.000€. La premiazione quest’anno si terrà a Praga, al Teatro dell’Opera, a settembre 2022 in presenza di Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, e del Prof. Dr. Hermann Parzinger, Presidente Esecutivo di Europa Nostra. Mentre la Commissaria ha sottolineato come tra i vincitori ci siano tanti giovani amanti e tutori della grande ricchezza culturale e artistica europea, cosa particolarmente significativa a ridosso dell’Anno Europeo della Gioventù, il Professore ha enfatizzato come il patrimonio culturale europeo ci aiuti a creare un senso di appartenenza.
A oggi sono 39 i Paesi che hanno presentato in totale 3516 candidature. In questo senso piccola nota negativa per l’Italia: mentre è seconda per candidature dopo la Spagna e prima del Regno Unito, sul podio delle vittorie viene è terza, scavalcata dal Regno Unito (con la Spagna sempre prima).

Per conoscere tutti gli altri progetti vincitori dal 2002 ad oggi, potete consultare il sito ufficiale (QUI), dove troverete anche una galleria di foto e video, link al sito di ogni progetto vincitore e la possibilità di iscrivervi alla mailing list.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni