Glam Observer: vuoi lavorare nel mondo della moda?

Nominata dalla rivista Forbes Italia tra gli Under 30 giovani talenti italiani che stanno rivoluzionando il mondo, Giada Graziano è l’imprenditrice calabrese che ha fondato Glam Observer, un progetto che vuole fornire gli strumenti giusti a chi sogna di entrare nel mondo della moda, dando consigli e organizzando eventi per permettere loro di confrontarsi con gli esperti del settore.

Quando hai iniziato ad appassionarti al mondo della moda?

Se prima era limitato ad acquistare le riviste di moda e agli abiti, crescendo ho iniziato ad appassionarmi alla moda andando oltre i vestiti, scarpe e borse. Ho iniziato leggendo libri e articoli sul business della moda, quindi le storie degli stilisti, della nascita dei brand e di come funzioni realmente questo mondo. Da lì ho capito che avrei voluto lavorare in quel settore. In tanti pensano che la moda sia solo comprare vestiti e scegliere cosa indossare la mattina, ma è un business come tutti gli altri e anche uno dei più importanti al mondo.

Com’è nata l’idea di fondare il tuo blog Glam Observer e come si è evoluto il progetto negli anni?

Quando stavo per laurearmi, mi sono informata sulle varie possibilità di carriera nel mondo della moda, soprattutto per chi come me non aveva nessuna connessione e non aveva studiato in quel settore, ma c’era poco o nulla, anche in inglese. Così ho creato Glam Observer, studiando la materia tramite corsi online del FIT e Parsons di New York, un Master a Milano e le mie prime esperienze lavorative. Scrivevo articoli con consigli su come entrare nel mondo della moda man mano che li imparavo anche io. Non volevo che nessun’altra si sentisse come me all’inizio della propria carriera nella moda, quindi ho creato il sito che avrei voluto poter consultare io stessa. Ho iniziato a credere sempre più nel progetto e dopo un anno di esperienza lavorativa in aziende di moda, nel 2017 ho lasciato tutto per far diventare la mia passione un business.  Glam Observer è oggi un sito web con consigli di carriera, un podcast, un corso online, una community ed eventi Fashion Panel e Conference che si tengono a Milano, Londra (e presto anche in USA) dove invito professionisti del settore a raccontare le proprie esperienze. La mia missione è rendere il settore della moda accessibile a tutti, rompendo le barriere d’ingresso di questo settore, comprese quelle economiche (le scuole di moda e gli stage non pagati rendono infatti questo settore accessibili a pochi) e rivelando i secreti necessari per farcela.

Con il tuo progetto aiuti chi sogna lavorare nel mondo della moda fornendogli gli strumenti giusti per “fare colpo”, ma secondo te quali sono i requisiti indispensabili per fare carriera in quel mondo?

Quello della moda è un settore altamente competitivo. In media 500 persone si candidano per lo stesso lavoro. Quindi la classica candidatura fatta solo dal caricamento del CV online non basta più. Bisogna pensare sempre oltre utilizzando strategie non convenzionali per ottenere un lavoro. Non essendo un settore semplice, soprattutto per chi inizia con gli stage (spesso non retribuiti) il requisito fondamentale è avere passione. Solo grazie ad essa riuscirai ad andare avanti, a superare ogni difficoltà e a continuare a lavorare duramente. È assolutamente fondamentale anche creare connessioni all’interno del settore perché il primo mezzo per ottenere un lavoro nella moda è attraverso il passaparola, perciò più persone conosci più verrai a sapere di opportunità di lavoro.

Secondo te, la nascita delle influencer ha cambiato la percezione della moda e/o la fashion community stessa? Qual è il loro ruolo, ad oggi e c’è qualcuna che segui con particolare interesse?

L’influencer adesso è una carriera vera e propria di questo settore. Ammiro molto soprattutto quelle che ne sono riuscite a crearsi un business intorno, non posso non menzionare Chiara Ferragni, e poi seguo più che altro influencer estere come Arielle Charnas o Anine Bing. Per chi vuole lavorare nella moda, l’influencer da seguire dovrebbe essere chi ha una carriera in questo settore come Eva Chen o Anna Dello Russo, gli stilisti, gli editor.

Il tuo progetto si articola ovunque sul web: blog, podcast, video. Qual è il veicolo migliore con cui portare avanti le proprie idee e fondare il proprio business online?

Glam Observer è partito da un blog e nel tempo si è evoluto in altri contenuti. Consiglio di scegliere una piattaforma o anche tutte e tre, dipende da cosa ti fa sentire più a tuo agio e cosa ti piace. Si può anche cambiare con il tempo in base alle tendenze. In Italia, i podcast ora stanno iniziando a diventare popolari, però dipende sempre dal tipo di contenuto, non tutto può essere espresso tramite podcast/video/blog, ogni contenuto ha la sua piattaforma migliore. Consiglio in ogni caso di avere il sito anche se si vuole fare un podcast, un blog può anche esser fatto solo di puntate podcast. Così crei un solo contenuto che puoi utilizzare su più piattaforme e che ti permette di avere un controllo totale. Instagram da solo non basta perché non è tuo, quindi seppure sia uno strumento fondamentale da utilizzare, non puoi fare business unicamente lì perché se Mark Zuckerberg decidesse di chiudere, spariresti anche tu.

Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera su internet? Quali sono i tuoi progetti futuri?

Inizia. Decidi cosa vuoi fare ed acquista subito il tuo dominio, apri il tuo profilo Instagram e inizia a raccogliere le mail dal primo giorno. Ci vuole poco in termini economici per avviare una business online, però ci vuole tanto impegno e tanto tempo, la costanza è fondamentale. Chi ad oggi ha raggiunto un grande successo ha alle spalle anni di lavoro ed errori. Tutto quello che ho imparato io, da come costruire il mio sito, a come lanciare il podcast o creare il mio corso online, l’ho imparato online e faccio ancora tutto da sola. All’inizio della propria carriera bisogna prepararsi a rivestire tutti i ruoli che servono in azienda. Per quanto riguarda il futuro di Glam Observer e me, voglio aiutare sempre più persone a raggiungere il loro sogno di lavorare nella moda, organizzando eventi in tutto il mondo.


Articolo già pubblicato sul Quotidiano del Sud – l’Altravoce dell’Italia di lunedì 09/03/2020