Di Junior Enterprise si deve parlare

Tutti noi sappiamo per esperienza diretta o indiretta che entrare nel mondo ipercompetitivo del lavoro non è affatto facile. Soprattutto se per opportunità di placement, ma anche per semplici stage, sono richieste esperienze lavorative che studenti e neolaureati difficilmente possono avere ottenuto durante gli anni universitari.
Quello che in pochi sanno è che esistono associazioni interne al mondo universitario che permettono agli studenti di mettere immediatamente in pratica le nozioni apprese durante le ore di lezione, interfacciandosi fin dai primi anni universitari col mondo del lavoro e accumulando esperienze lavorative utili.
Si tratta delle cosiddette Junior Enterprise.

Secondo le statistiche sull’imprenditorialità giovanile, una volta terminata l’università, chi non ha fatto parte di Junior Enterprise fonda la prima impresa, in media, dopo 2,8 anni; invece, chi è stato parte attiva delle JE fonda la sua impresa, in media, dopo soli 0,7 anni.

Sono cifre significative, perché dimostrano che i Junior Entrepreneurs si misurano con il lavoro che andranno a svolgere in futuro già durante gli anni di studio, apprendendo quindi prima dei coetanei le competenze necessarie.

Ma cosa sono le Junior Enterprise?

Sono associazioni non profit interamente gestite dagli studenti; svolgono attività d’impresa e sono organizzate come vere e proprie imprese. Hanno quindi tutti i tipici organi societari – Executive Board, Board of Directors e Project Teams – ma assumono la forma di associazioni non profit per contenere i rischi tipici dell’attività imprenditoriale e non farli ricadere sugli studenti. I ricavi delle attività svolte sono poi, appunto in quanto non profit, reinvestiti per il miglioramento e la gestione della stessa Junior e la formazione degli associati.

Le Junior Enterprise si interfacciano con diverse realtà, come aziende, enti ed istituzioni, alle quali offrono servizi differenti ma coerenti con le facoltà presenti all’interno dell’università cui fanno parte. Sono quindi simili tra loro ma allo stesso tempo diverse, per le attività svolte ma anche per il contesto in cui nascono e crescono.

La storia delle Junior Enterprise

Il fenomeno delle Junior Enterprise è nato a Parigi nel 1967, precisamente nell’Università ESSEC. In Italia invece la prima Junior Enterprise è stata JEME Bocconi, fondata nel 1988.

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Dagli anni ’60 la diffusione delle Junior Enterprise è stata rapida, ed è stato necessario istituire delle confederazioni a livello nazionale e internazionale che permettessero l’incontro e la gestione delle singole associazioni. Le JE italiane fanno capo a JADE Italia, che a sua volta risponde a JADE Europa. Dal 2004 esiste anche JE.Net, il network mondiale delle Junior Enterprise, che collega tutte le JE del mondo.

Attualmente le JE in Italia sono 10, a cui si aggiungono 2 Junior Initiatives. Sono concentrate soprattutto nel nord Italia e la più importante dal punto di vista di risorse umane, fama e attività svolte è JEME Bocconi, seguita da JEst, Junior Enterprise di Ingegneria Gestionale di Vicenza.

Stare al nord indubbiamente è un vantaggio, per le opportunità che si aprono alle JE, il contesto economico relativamente più favorevole e una maggiore propensione delle aziende a creare rapporti di lavoro con studenti. Al centro-sud invece, complice anche una minore conoscenza e consapevolezza del fenomeno, è più difficile non solo trovare aziende che siano fiduciose nei confronti delle attività imprenditoriali studentesche ma, a volte, anche studenti che siano motivati a lavorare nelle JE per la “sola” remunerazione in termini di formazione ed esperienze, o anche università in grado di supportare tempestivamente le associazioni studentesche.

Noi abbiamo parlato del fenomeno delle JE con JELIUC, JETE e la JESap, per confrontare tre realtà differenti, per fase in cui si trovano, attività che svolgono e soprattutto per contesto di appartenenza.

JELIUC

JELIUC

“Essere un Junior Entrepreneur significa avere la possibilità di commettere degli errori senza farsi male, perché non ci sarà mai nessuno pronto a rimpiazzarti con qualcun altro, perché tutti saranno impegnati a darti una mano per risolvere il problema. L’errore di una persona è un problema per l’intera associazione, ma anche l’occasione di imparare nuovi concetti e cogliere stimoli freschi”

JELIUC è la Junior Enterprise dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza (Varese), nata nel 1995 su iniziativa di un gruppo di studenti della prima generazione dell’Università, con l’idea di fornire consulenza alle PMI del territorio locale. E’ riuscita nel tempo ad affermarsi anche tra imprese di dimensioni molto più grandi e oggi, dopo i suoi 20 anni di storia, può contare su un network di Alumni, professionisti e mentori pronti a dare il proprio contributo alle attività associative.

TEAM E RECRUITING: Al momento l’organico è composto da 15 persone ma è in espansione. In passato il team è stato di dimensioni maggiori, “siamo però dell’idea che sia meglio un organico di valore, con poche persone, rispetto a un organico dispersivo e poco efficiente, ma molto più numeroso.”
JELIUC recluta tutto l’anno e il periodo di candidatura non ha limiti temporali; di norma dura da un minimo di 30 giorni a un massimo di 120.

ATTIVITA’ SVOLTE: La LIUC ingloba tre diverse facoltà, le scuole di diritto, economia ed ingegneria, e questa varietà disciplinare si riflette sull’associazione facendo sì che i suoi membri associati non abbiano necessariamente competenze uguali, perché possono provenire dalle varie scuole dell’università. L’organico di JELIUC varia costantemente, dunque con esso i servizi di consulenza aziendale offerti.
Qualora l’Executive Board dovesse ricevere una proposta di progetto che coinvolga skill tecniche non presenti in associazione, si aprono due strade diverse: da una parte si può percorrere la via più breve e semplice, “vendendo” la proposta ad un’altra JE, oppure si può tentare di portare avanti il progetto con il supporto di un docente esperto in materia; di solito si preferisce percorrere la seconda strada, decisamente più formativa.

CONTESTO UNIVERSITARIO E RAPPORTO CON L’UNIVERSITA’: JELIUC ha il vantaggio di appartenere ad un contesto universitario piccolo, il quale supporta molto le attività dell’associazione. L’università sovvenziona la JE sia a livello economico che tecnico, come avviene con tutte le altre associazioni all’interno della LIUC. C’è un supporto reciproco, perché JELIUC è molto utile per espandere il network universitario, portando all’interno dell’ateneo anche nomi davvero importanti; “ma portiamo beneficio all’università anche dal punto di vista della comunicazione e dell’immagine. Collaboriamo poi con alcuni uffici dell’università, tra cui placement e fund raising, pur rimanendo sempre un ente autonomo.”

IN TRE AGGETTIVI: JELIUC è professionale, pratica e amichevole. “Professionale perché i nostri associati sono studenti molto validi – due dei quali hanno ricevuto, infatti, premi d’eccellenza dall’università. Pratica perché da noi non si perde tempo; Sappiamo di essere giovani, dunque vogliamo e dobbiamo essere dinamici. Questo pensiamo possa distinguerci dalle altre JE, che in alcuni casi hanno sviluppato dei processi eccessivamente complessi, se si considera la loro natura studentesca. Non ingaggiamo mai progetti con budget enormi, dunque anche le dinamiche all’interno dell’associazione devono svolgersi con serenità e poca macchinosità. Amichevole perché un’associazione con un clima sereno lavora con maggiore disinvoltura e qualità.”

JETE

JETE

“Far parte di una Junior Enterprise è come fare uno stage continuativo all’interno del percorso universitario. Permette di acquisire un plusvalore rispetto ai competitors, agli altri studenti, perché consente di arrivare ad un colloquio di lavoro con la stessa età e lo stesso percorso di studi ma con più competenze, perché nel corso degli anni si è riusciti a collaborare, confrontarsi e interfacciarsi con il mondo del lavoro; si è già pronti e con una marcia in più.”

 JETE è la Junior Enterprise di dell’Università di Teramo, nata nel 2013 tramite una collaborazione tra gli studenti e la stessa Università.

TEAM E RECRUITING: Attualmente sta attraversando una fase di ricambio generazionale che ha colto un po’ di sorpresa il team, il recruiting è quindi l’obiettivo principale. In passato l’organico ha però raggiunto anche i 15 membri, riuscendo a svolgere molte attività e progetti per le aziende che hanno reso l’associazione florida ed economicamente solida.

ATTIVITA’ SVOLTE: Le attività svolte da JETE sono diverse e rispecchiano soprattutto le facoltà di Scienze della Comunicazione, Scienze Politiche ed Economia (che è un’interfacoltà di Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione). Il core business è quindi principalmente l’offerta di servizi di comunicazione e marketing, ricerche di mercato, controllo di gestione e strategia aziendale.

CONTESTO UNIVERSITARIO E RAPPORTO CON L’UNIVERSITA’: Anche per JETE il rapporto con l’Università è stato importante e lo è tutt’ora. L’Università di Teramo ha sempre dato il massimo appoggio e sostegno, fornendo anche un vero e proprio ufficio come sede dell’associazione.
JETE contribuisce poi all’organizzazione di eventi importanti all’interno dell’Università, invitando personaggi illustri che siano anche da esempio del successo delle iniziative imprenditoriali giovanili. Risale proprio a poche settimane fa l’incontro a cui ha partecipato Luigi Romagnoli, fondatore, circa vent’anni fa, della JE dell’Università G. d’Annunzio di Pescara e ora imprenditore di una startup di successo.
I buoni rapporti con l’università sono fondamentali e fanno la differenza per la sopravvivenza nel tempo di una Junior Enterprise. Ma un punto critico per le JE è costituito anche dal luogo in cui sono inserite, e a Teramo, rispetto a grandi città come Milano o Roma, bisogna fronteggiare la mentalità di studenti e imprese: “si fa molta più fatica a trovare i lavori con le imprese e a individuare studenti attivi, che si danno da fare anche dopo le ore di lezione.”

IN TRE AGGETTIVI: JETE è dinamica, professionale e formativa. E’ costituita dai migliori studenti dell’università che hanno voglia di mettere subito in pratica ciò che apprendono in aula, per accrescere la propria formazione.

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“Far parte di un contesto simile ti inserisce in un brainstorming continuo; ti sensibilizza verso altre materie e ti pone in confronto con persone che hanno conoscenze e competenze diverse. Sei sempre pieno di stimoli a imparare. ”

 A l’Università La Sapienza di Roma durante gli anni ’90 esistevano vari esempi di Junior Enterprise, nel 1998 però si è assistito alla scomparsa di questo tipo di iniziative imprenditoriali che hanno rivisto la luce solo lo scorso anno, grazie a un ragazzo della JE dell’Università di Catania (ora chiusa), che fece attività promozionale al fenomeno delle JE.
A La Sapienza al momento non si può ancora parlare di una vera e propria Junior Enterprise bensì di Junior Initiative.
La fase di Junior Initiative è simile alla fase di startup di un’azienda: si è in un momento di prova a seguito del quale si può diventare Junior Enterprise.
A chi fa richiesta di costituire una JE, JADE Italia da l’opportunità, a seguito del soddisfacimento di una serie di requisiti (avere almeno 6 o 7 associati, creare una carta di servizi da offrire, mantenere standard elevati) di svolgere un periodo di prova, durante il quale raggiungere determinati obiettivi (trovare e portare a termine almeno 2 progetti retribuiti, fare recruiting per incrementare il team, fare pubblicità e marketing per creare consapevolezza e notorietà anche all’interno dell’università).
Proprio questo mese di maggio JESap otterrà il riconoscimento ufficiale come Junior Enterprise, dopo l’anno di prova iniziato a maggio del 2014.

TEAM E RECRUITING: Al momento il team di JESap ha quasi raggiunto la decina di componenti, ma la fase di recruiting è sempre in atto, nonostante le difficoltà. “Su Roma è difficile farci conoscere, perché lavorare gratuitamente non è considerato “motivante” per molti studenti”.

ATTIVITA’ SVOLTE: Oltre ai tipici servizi offerti dalle JE, il core business di JESap si basa soprattutto su servizi di comunicazione con focus sul settore moda, in quanto due membri del team sono studenti del corso di Scienze della Moda e del Costume. Proprio in questo settore hanno visto luce i progetti completati dal team, che si è interfacciato anche con colossi della vendita online o al dettaglio di calzature e abbigliamento sportivo.

CONTESTO UNIVERSITARIO E RAPPORTO CON L’UNIVERSITA’: “Siamo i primi su Roma, per cui cerchiamo di sensibilizzare il centro sud, studenti e aziende sul tema delle Junior Enterprise. Crediamo realmente di poter instaurare sul territorio qualcosa di nuovo ed efficace. Speriamo solo che le aziende siano più fiduciose, che il parere su noi ragazzi sia più positivo e non si pensi che abbiamo meno conoscenze e competenze di professionisti aggiornati. E’ avvilente sentirsi dire solo belle parole e poi vedere poca fiducia effettiva.”
Punto critico è il rapporto travagliato con l’Università, che per motivi burocratici e “dimensionali” (La Sapienza può essere considerata una città nella città) non ha neanche riconosciuto la Junior Initiative come associazione studentesca.

IN DUE PAROLE : “La nostra Junior rappresenta l’ amicizia e la proattività. Abbiamo creato un ambiente di lavoro e amicizia in cui è bello lavorare insieme.”

Le JE rappresentano quindi una grande opportunità ed è un peccato che ancora oggi in Italia siano poco conosciute e valorizzate.
Se nella vostra università non è ancora presente una Junior Enterprise non perdete tempo, costruitela voi! Investite per primi sul vostro futuro.

Elvira Scarnati
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Commercialista e revisore, appassionata di scrittura e digitale. Sempre immersa in qualche progetto sfidante, cerca spesso novità per rivoluzionare il (suo) mondo. Nel 2014 ha creato questo contenitore di storie, pensieri, idee e (tante belle) persone.