Cocktail d’autore

In seguito ad un sondaggio proposto da MangiaGraecia su Instagram, abbiamo scelto di approfondire l’argomento Cocktails come regalo ai nostri followers.


Dacché se ne ha memoria, l’alcol è stato una costante presenza nella vita dell’uomo.
Che sia per uso gioviale o per vero gusto, che sia vino o birra, tutti noi, si può dire, abbiamo una bevanda favorita.

Dopo aver trattato la storia del Rum in un articolo precedente, oggi ci avviciniamo al più vasto mondo della mixologia moderna.
Prima di parlare dei Cocktails come li intendiamo noi, non può mancare uno sguardo attento alla storia della miscelazione.
Neanche a dirlo, risale agli antichi Egizi l’usanza di aggiungere dei datteri o delle spezie alla birra che producevano artigianalmente. Molte popolazioni, da quel momento, hanno gradito inserire qualche ingrediente in più nel proprio bicchiere, perché si sa che se una cosa è più saporita la si beve con maggiore gusto.
Nel V secolo a.C., Ippocrate, padre della medicina, mescolava il vino a dei fiori di dittamo, questa volta a scopo terapeutico (alcune volte un bicchierino può fare più bene che male): nasceva così il vino Ippocratico, adottato poi dai Romani, i quali aggiunsero anche ramoscelli di rosmarino o timo.
Sia Cicerone che Plinio il vecchio, infatti, hanno parlato nei loro scritti del suo potere terapeutico.


Passano i secoli, anche un millennio, per iniziare a parlare di Cocktail.
Solo agli inizi del 1800 d.C. nasce questa definizione ad opera di un giornalista americano.
Ci sono varie teorie ma solo due risultano le più probabili: “Cocktail” o “coda-di-Gallo” per il colore che avevano le prime forme di miscela prodotte che ricordavano appunto il piumaggio del gallo.
A noi convince di più l’origine etimologica derivata dai “cocktailed horses” ovvero i “cavalli a coda di gallo ”, una razza meticcia a cui veniva tagliata la coda, per cui “bastardo” come il cocktail che viene “sporcato” con altre sostanze.


Tre sono gli eventi che hanno cambiato completamento il mondo dei drink: l’arrivo della fillossera, un insetto che ha distrutto molte vigne nel mondo; l’invenzione del ghiaccio artificiale e l’introduzione della Soda.
Adesso abbiamo tutti gli ingredienti per creare una varietà sproporzionata di miscele.
La miscelazione è l’arte di unire diverse miscele per creare un cocktail.
Sei sono le categorie dei cocktails:
Shot: singolo distillato
Pestati: aromatizzati con erbe e molto ghiaccio
Frozen: serviti molto freddi
On the rocks: uno o più distillati serviti con ghiaccio
Straight up: senza ghiaccio
Layer: a strati
Di seguito un piccolo elenco con ricette e storia dei nostri cocktails preferiti.

Cosmopolitan
Inventato negli anni ottanta da Cheryl Cook, una barman della Florida, oggi è uno dei cocktails preferiti dalle donne. Famoso anche per essere il cocktail preferito di Carry Bradshaw in “Sex and the City”.

  • 4cl di Vodka
  • 1.5 cl di Cointreau
  • 1.5 di succo di Lime
  • 3 cl di succo di mirtillo
  • Lime

Cuba libre
Nato agli inizi del ‘900 a Cuba. Gli americani avevano liberato l’isola dal colonialismo spagnolo e si trovarono a festeggiare insieme ai cubani. Il cocktail è nato dalle bevande caratteristiche di entrambi i paesi: Coca Cola e rum.

  • 12 cl di Coca Cola
  • 5 cl di Rum bianco
  • 1 cl di succo di lime

Gin tonic
Superfluo dire che è uno tra i cocktails più famosi al mondo. Oggi sono a disposizione una vastissima scelta di gin con cui mixare altrettante tipologie di tonica. Si crede che sia stato inventato in Olanda e da lì è arrivato in America. Nella metà del 1800 gli inglesi arrivarono in India. Qui però iniziarono a soffrire di Malaria; come profilassi alla malattia si utilizza il chinino, ingrediente dell’acqua tonica, alla quale poi aggiunsero il gin.
Gin tonic: cocktail anti malaria.

  • 4 cl gin
  • 6 cl di Tonica
    Easy!!!

Long Island ice tea
Inventato da un barman di long Island, da cui prende il nome. Ha un colore simile al tea, che però non ne è ingrediente.

  • 1.5 cl Vodka
  • 1.5 cl Tequila
  • 1.5 cl rum bianco
  • 1.5 cl triple sec
  • 1.5 cl gin
  • 2.5 cl succo di lime
  • 3 cl sciroppo di zucchero
  • 1 pò di Coca Cola

Martini dry
Cocktail senza ghiaccio, inventato dal padre dei Bartender, Jerry Thomas. È il cocktail americano per eccellenza tanto che Roosevelt ne preparò uno per Stalin durante una conferenza a Tehran. In seguito venne definito “l’arma più letale degli americani dopo la bomba atomica”.

  • 6 cl Gin
  • 1 cl di Vermut dry
  • 1 oliva

Mojito
Cocktail inventati da Sir Francis Drake, pirata inglese che si trovò sull’isola di Cuba. In seguito il Mojito è diventato famoso nel mondo perché molto amato dai personaggi famosi che passavano alla Bodeguita del Medio a L’Havana.

  • 4 Cl rum bianco
  • 3 cl di succo di lime
  • Foglie di menta pestate
  • Zucchero di canna
  • Soda

Negroni
Questo cocktail è nato dalla richiesta del Conte Negroni di aggiungere del gin al suo Americano, al Caffè Casoni a Firenze nel 1919.
Nasce così il Negroni, diventato famoso in città e poi nel mondo. In seguito il Conte ha calcavato la scia della popolarità del suo cocktail tanto da fondare la Distilleria Negroni, attiva ancora oggi.

  • 3 cl Gin
  • 3 cl Bitter Campari
  • 3 cl Vermut Rosso

Old Fashioned
Probabilmente il primo mix della storia associato alla parola Cocktail. Quando venne chiesto ad un giornalista americano di spiegare cosa volesse dire cocktail, lui scrisse la ricetta dell’ Old Fashioned.
Inventato al Pendennis Club di Lousville, passato alla storia grazie al Waldorf Astoria di New York.

  • 4.5 cl Bourbon
  • 2 gocce di Angostura
  • 1 zolletta di zucchero
  • Qualche goccia di acqua liscia
  • Arancia per guarnire

Vesper Martini
Cocktail inventato proprio da James Bond. Ian Fleming lo descrive nel libro Casino Royale, 1953. Il nome viene da Vesper Lynd, a cui viene dedicato proprio da James Bond.

  • 6 cl di Gin
  • 1.5 cl di Vodka
  • 0.75 Lillet Blanc

E per finire….

La versione del Maitai riadattata Andri, Bartender del Raya di Panarea, nonché nostro amico.
Ottimo drink, perfettamente equilibrato, da sorseggiare da una delle più belle terrazze d’Italia.
È il cocktail preferito da noi emissari di MangiaGraecia!

  • Sailor Jerry spiced Rum
  • Amaro di Farmily
  • Lime
  • Succo di Mandorla

Alla salute!