OLIMPIA MILANO: UNA VITTORIA CHE PARTE DA LONTANO

Di Giuseppe Satira

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Sono passati 18 anni da quel maggio ’96 in cui l’Olimpia Stefanel Milano di un giovane Dejan Bodiroga vinceva il suo 25° titolo di Campione d’Italia. Dopo tanto tempo e tanti cambi di proprietà la società cestistica di Milano è tornata sul tetto d’Italia, a coronare l’investimento fatto nel 2004 dalla firma stilistica più nota al mondo, Giorgio Armani. Per i suoi 80 anni l’Olimpia Milano le ha regalato uno scudetto a discapito della Mens Sana Siena, che da 8 anni ormai dominava la scena nel nostro paese. Una vittoria che l’Olimpia ha raggiunto dopo un primo posto ottenuto in regular season con ampio vantaggio nei confronti proprio di Siena e legittimato poi nei play-off scudetto. Nei quarti di finale l’Olimpia ha affrontato Pistoia portando a casa Gara-1 e Gara-2 rispettivamente per 73-59 e 87-67 al Forum di Assago, ma al PalaCarrara è stata molto più dura, con due vittorie dei toscani strappate sempre sul filo di lana. Gara-5 si è però risolta 88-78 a favore dell’Olimpia con Daniel Hackett trascinatore ed autore di 20 punti e 4 assist ma con Samuels Samardo assoluto protagonista difensivo. La fase successiva ha visto l’Olimpia scontrarsi con la Dinamo Sassari, vincitrice della Coppa Italia e sempre più confermata nei piani alti del basket italiano. L’Olimpia riesce a spuntarla in Gara-6 dopo aver vinto tre volte fuori casa ma perdendo anche due partite tra le mura amiche. La vera e propria favola si è però verificata in finale quando, dopo aver vinto le prime due gare al Forum di Assago ed essersi fatta rimontare per 3-2 in Gara-5, l’Olimpia è riuscita a ribaltare nuovamente la serie vincendo le ultime due gare, e soprattutto espugnando per 72-74 il PalaEstra in Gara-6, riuscendo ad evitare la rimonta di Siena nel quarto set.
Tra i protagonisti della stagione dell’Olimpia troviamo sicuramente Alessandro Gentile, piccola stella classe 1992 già capitano dell’Olimpia, che ha guidato la squadra nei momenti più difficili, e che ha portato nella sua famiglia la stessa gioia che il padre cestista Nando portò nel 1996 con addosso sempre la casacca biancorossa. È stata anche la stagione di Keith Langford, che ha collezionato al tiro una media elevata sia da due che da tre punti, di Daniel Hackett che conquista il suo secondo titolo consecutivo dopo quello ottenuto nel 2013 con la Mens Sana Siena e che è stato una risorsa fondamentale in gare decisive dei play-off scudetto oltre che nell’arco di tutta la stagione, oppure la stagione di David Moss, leader difensivo indiscusso, di Samardo, Melli e Jerrells, tutti parte importante per la conquista di questo titolo. Coach Luca Banchi ha infine compattato questi atleti, rendendoli insieme una squadra equilibrata e senza il fantasma delle stagioni fallimentari che la squadra biancorossa ha dovuto attraversare negli ultimi anni.
La festa ancora continua a Milano, anche se già si parla di futuro: Keith Langford si sta per accasare ai russi dell’Unics Kazan, mentre il resto dell’ossatura dovrebbe rimanere invariato. Compreso Alessandro Gentile, tentato dall’esperienza in NBA che gli Houston Rockets gli offrirebbero, ma intenzionato a mantenere la promessa di rimanere a Milano. E chissà, magari riuscire anche a vincere un altro titolo..

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