Celo e quel fuoco per la musica che non si spegne mai

Abbiamo il piacere di ospitare Celeste De Lisi, in arte Celo, cantante emergente nella scena R&B italiana. Siciliana, classe 93, è un talento dall’energia pazzesca, un vulcano di positività e good vibes che, come ci spiegherà nell’intervista, spera di comunicare sempre ai suoi ascoltatori e a chiunque la circondi! Celo inizia a studiare nel 2006 nelle più importanti accademie musicali palermitane, partecipa a diversi concorsi arrivando sempre alle semifinali, fa parte del quartetto polifonico CUPido con il quale arriva alle semifinali di Italia’s got talent grazie al sì dei quattro giurati: Nina Zilli, Claudio Bisio, Luciana Littizzetto e Frank Matano. Con quest’ultimo si esibisce in diversi locali, nel 2016 inizia la collaborazione con Dj Taz e interpreta un brano con l’artista belga MG-The artist. Continua la sua formazione presso l’Accademia dello Spettacolo di Roma e fonda un duo acustico, voce e chitarra con Vittorio Chiparo. Nel giugno 2020 esce “Ricordati di me”.

  • Celo, ma quante cose hai fatto?! Oltre a cantare, suoni anche qualche strumento?

No, non suono strumenti, ma oltre a cantare ho sempre ballato, anche se dal punto di vista artistico ho mandato avanti sempre la parte canora. Non ballo da 4 anni perchè mi sono focalizzata sul canto, ma da quest’anno, invece, vi dò un’anteprima, vorrei farmi conoscere anche come ballerina e costruire il mio personaggio artistico sia sulla danza che sul canto!

  • Ci racconti il tuo primissimo provino?

Il mio primissimo provino è stato all’età di 15 anni a Messina per Amici. Ho detto: “mamma, papà, accompagnatemi!” (ride). Ci hanno dato un foglio con venti canzoni e dovevamo sceglierne una, io ho scelto “Turning tables” di Adele. L’altra volta l’ho riprovata ed è una grande emozione cantarla con la consapevolezza di ora e sapere quanto tu sia cambiato!

  • Chi ti ha sostenuto maggiormente nella tua scelta di dedicarti alla musica?

In assoluto la mia famiglia!

  • Quando un giovane dice ai genitori di volersi dedicare alla musica difficilmente trova consensi in famiglia..

Vero, non è così scontato,lo dico sempre! I miei genitori mi hanno sostenuto fin da piccola, mi hanno accompagnato ovunque: concorsi, audizioni, lezioni.. Mi hanno seguita sempre, sia mia madre che mio padre, e questo mi ha reso sia la persona che l’artista che sono ora, sono sempre stati molto presenti nella mia vita. Credo sia normale che abbiano le loro paure, ma vedono quanto io sia focalizzata nella realizzazione del mio sogno. Non solo loro, ma anche il mio attuale ragazzo mi ha sostenuta sempre, la prossima settimana facciamo 6 anni insieme. Sono in una fase bellissima della mia vita, una fase di crescita assoluta, lui mi ha portato a credere veramente nelle mie potenzialità, di fare del canto il mio lavoro: questo fa la differenza! Mi hanno sostenuto anche molto gli amici di famiglia, i miei amici stretti e le mie migliori amiche hanno sempre creduto in me. Io cerco di scegliere le persone che ho attorno, l’ambiente che hai vicino deve influenzarti positivamente.

  • Cosa diresti ad un nostro giovane lettore che vorrebbe tentare la strada della musica, ma non ha il coraggio di lanciarsi?

Io provo un enorme entusiasmo e una delle cose che mi piacerebbe fare è proprio poter trasmettere questo entusiasmo. Di certo non è una strada facile, ma il punto non è capire quanto sia facile o difficile la strada che intraprendi, ma quando la mattina ti svegli e senti un fuoco dentro che non si spegne mai, quella è la tua risposta! Capire quanto tu sia disposto a fare, quanti sacrifici e quanta dedizione devi impiegare per raggiungere i tuoi obiettivi.

  • Immagino un sacco di sacrifici. Da fuori sembra un lavoro bellissimo, ma penso che dietro ci siano davvero tanti sacrifici. E credo anche tanto sonno!

Esatto, esatto! I sacrifici vanno fatti sempre, anche quando arrivi in alto; lo studio è un’altra cosa fondamentale, non basta il talento. La mia consapevolezza di ora l’ho raggiunta studiando e ovviamente continuo a formarmi, in realtà credo che sia necessario studiare fino alla morte ed è anche essenziale per la tua umiltà. Avere un mindset tale per  dire: “ io posso sempre imparare!”, questo ti mette nelle condizioni di ascoltare e poi ovviamente riesci a filtrare attraverso la tua esperienza quello che è effettivamente giusto e quello che non lo è.

  • Su quale palco ti piacerebbe esibirti?

Che bella domanda!! Allora il primo in assoluto che mi viene in mente è l’Arena di Verona, non ci sono mai stata, l’ho vista in tv, tramite i social e la conosco attraverso i racconti di mia madre ed è il primo palco su cui mi piacerebbe davvero esibirmi!

  • Chi vorresti scrivesse una canzone per te? Magari proprio per l’esibizione all’Arena di Verona!

Il mio idolo: Alicia Keys. Stop! Meravigliosa, polistrumentista, poi la sua semplicità e spontaneità trapelano sempre attraverso le sue performances, proprio le good vibes!

  • Le tue ispirazioni R&B?

Alicia Keys, sempre lei in primis. Sono cresciuta con la musica R&B! Poi Jorja Smith, Ne-yo, Usher, tutto questo filone! Io sono nata con le Destiny’s Child, Beyoncè, ultimamente anche Jesse Glynne. Credo che l’artista prima di tutto debba essere “persona”. Non basta che siano bravi, quello che trasmettono è poi quello che sono. Va bene il marketing, ma poi alla fine ti riveli per quello che sei. Un’altra cosa che vorrei dire ai giovani, agli artisti emergenti: inutile mettere una maschera attraverso i social, la spontaneità paga sempre. Tengo a precisare, però, che non vuol dire che non bisogna crearsi un personaggio, fondamentalmente sei “un prodotto” e hai un pubblico preciso a cui rivolgerti, quindi è normale crearti un personaggio, ma senza snaturare la tua persona e quello che sei realmente!

  • Artisti italiani preferiti?

Levante, Carmen Consoli che mi emoziona sempre. Come vocalità Noemi, Mengoni, Fiorella Mannoia, Dalla. I testi di Dalla… non credo ci siano persone a cui non piacciano le canzoni di Dalla! I testi di Dalla riescono a dare uno spunto non indifferente.

  • Con quale artista ti piacerebbe duettare?

Mahmood!

  • Fantastico… Magari lo tagghiamo e ti propone qualcosa! (ridiamo).Momento più bello vissuto ad Italia’s got talent?

Dietro le quinte, quando eravamo in attesa di esibirci, è stato meraviglioso perchè essendo un quartetto di amici ed essendoci un grande legame fra noi, in quell’occasione si sono create un’energia e una coesione pazzesche! Un qualcosa di invisibile, meraviglioso, quello è stato sicuramente il momento più intenso! Poi anche la carrellata dei 4 sì della commissione!!

  • Il consiglio più utile ricevuto in quell’occasione?

Proprio un consiglio no.. più che altro, in relazione a quest’esperienza, posso dirti che quando la Littizzetto ha espresso la sua opinione, ci ha posto una domanda: “Voi vedete il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?” (facendo un giochetto di parole col nome del quartetto CUPido e lo spettacolo coreografico di Cupsong accompagnato dalle voci a cappella). La mia migliore amica, in quanto leader del quartetto, ha risposto: “Tutto pieno!”. Questa cosa mi è rimasta veramente impressa, probabilmente io in quel momento non avrei saputo come rispondere e glielo ripeto tuttora: “sei stata un genio!”

  • Su Twitter ti definisci “solare, romantica e amante della tua terra”. Tu sei nata e cresciuta a Palermo, qual è il tratto che potresti definire più “siciliano” di te?

Che domanda!! Bella tosta! (ride) Penso la mia solarità, vedo sempre il lato positivo delle cose, in primis per me, poi per gli altri e se emani energia positiva ti ritorna energia positiva, è inevitabile! Penso sia davvero importante quando anche con un tuo sorriso puoi cambiare la giornata a qualcuno che è per strada, aiutare qualcuno con la spesa, aiutare un anziano…

  • Che emozione speri di poter trasmettere attraverso le tue canzoni?

In generale ritorno ancora sulle good vibes, sul benessere, sulla semplicità delle cose. In particolar modo (poi ovviamente dipende dal testo e dalla musicalità)  mi piace scrivere storie di vita comune in cui ognuno si può rispecchiare e riconoscere nella quotidianità, una canzone che attira la tua attenzione perchè magari quel testo ti sta ricordando la tua storia.

  • A proposito della musica, hai detto una frase molto bella che mi ha colpito: “Mi ci perdo come un naufrago in pieno oceano Atlantico”. Quanto ti ha aiutato la musica ad affrontare la quarantena?

Wow, tantissimo! Durante la quarantena ho trovato davvero il mio modo, sì “un modo”, attraverso cui ho scritto 3 inediti. Se non avessi avuto la musica non so cosa avrei fatto, da un punto di vista proprio introspettivo, di leggermi dentro, mi ha aiutato a risalire e risalire fin quando poi non è arrivato proprio il momento produttivo in cui ho scritto le canzoni.

  • Ti propongo un gioco: ti ricordi quello che si faceva con le figurine CELO-MANCA? Ti dirò una serie di esperienze e mi dirai CELO se l’hai fatta, altrimenti MANCA. Ovviamente è dedicato al tuo nome d’arte. Pronta? VIA
  1. Hai mai fatto viaggi folli in posti lontani? MANCA, vorrei andare in Thailandia!
  2. Hai già incontrato un artista che ami follemente? MANCA
  3. Hai un gesto scaramantico prima di un concerto? MANCA
  4. Hai un portafortuna, un amuleto che porti con te? CELO, il mio microfono! Quando devo fare un live, un concerto lo porto con me!
  5. Hai tatuaggi dedicati alla musica? QUASI CELO, è in progetto! Non sarà una scritta, ma un simbolo, un’immagine dedicata ovviamente alla musica.
  6. Hai già qualche follower famoso? Mmm.. QUASI CELO
  7. Leggi l’oroscopo tutte le mattine? MANCA, non è nei miei interessi

Beata te, a me condiziona sempre!! (ridiamo)

  • Siamo arrivate all’ultima domanda: ad ottobre esce il tuo ultimo singolo “Grazie a Celo”. E tu, per cosa ringrazi il CIELO?

Sicuramente lo ringrazio per la vita che sto trascorrendo, il fatto di aver raggiunto la consapevolezza che i propri sogni si possono realizzare. Spesso vedo persone, piccole o adulte, che hanno rimorsi e rimpianti, io ritengo di essere una persona molto fortunata e per questo ringrazio il cielo! Ringrazio di essere nata in questa famiglia, in questo contesto, per tutte le esperienze,non rinnego niente di quello che ho fatto, tutto quello che faccio è un ringraziamento alla vita e al cielo.

Grazie Celo, sei stata una meravigliosa scoperta! Il nostro incontro telefonico finisce dopo 40 minuti, ma sarebbe potuto continuare tranquillamente per molto altro tempo ancora perchè abbiamo riso tantissimo, tra racconti e splendide riflessioni. Un uragano di energia e positività, di valori gentili e tanta bellezza. Credo ci sentiremo molto presto e nel frattempo noi della redazione di Venti ti auguriamo tutto il successo che meriti, oltre che per la tua voce strepitosa, per la bellissima persona che sei!

In attesa del nuovo singolo “Grazie a Celo” in uscita il 23 Ottobre, ascoltate “Ricordati di me”!