Una giornata al Biodistretto con Bioplanta

Questo mese vogliamo raccontarvi qualcosa di diverso dalle proprietà di una particolare pianta, vogliamo condividere con voi l’esperienza di uno dei nostri Partner: Bioplanta.

Durante la settimana dei Bio-distretti promossa da I.N.N.E.R. (Rete Internazionale dei Bio-distretti) svoltasi all’Expo di Milano, Bioplanta, con Sud Officinale, ha partecipato ad una esposizione di prodotti biologici lucani insieme con altre 11 aziende, grazie a Bio.Luc, il comitato promotore del bio-distretto lucano, negli spazi del padiglione KIP International School.

Brochure

I bio-distretti in Italia sono promossi da AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica). Nati nel Cilento, si sono poi diffusi in tutto il Paese, coinvolgendo circa 1300 imprese. Si definisce bio-distretto un’area geografica sub regionale nella quale si è costituita una associazione formale senza scopo di lucro tra produttori agricoli e agroalimentari (ma anche cittadini/consumatori, amministrazioni pubbliche locali e altri attori), che producono e consumano secondo i metodi e i principi del biologico. Per saperne di più: visitate il sito internet del network dei bio-distretti e la pagina facebook dei bio-distetti lucani.

Durante le giornate dell’esposizione (4 e 5 settembre), ci sono state degustazioni dei prodotti delle aziende partecipanti ed in particolare, il 5 settembre, Bioplanta ha proposto un laboratorio di tisane per i visitatori dell’Expo che hanno così potuto sperimentare in prima persona il piacere di una buona tisana biologica, sorseggiata al più, con un cucchiaino di miele biologico lucano di uno degli altri produttori presenti all’esposizione.

Bioplanta

E’ stato molto interessante notare come i visitatori fossero interessati alle metodologie di coltivazione dei prodotti e l’attenzione da essi posta al biologico, nonché il positivo stupore di italiani e non, nello scoprire che in Basilicata esistano realtà come Bioplanta, non soltanto ben organizzate, ma anche ben diffuse sul territorio italiano ed estero.

Altro punto di forza delle due giornate, è stato il contatto diretto con gli altri produttori lucani, che ha permesso di scambiare esperienze, idee, opinioni e perchè no, possibilità di partnership e collaborazioni.Panoramica biodistretto

Giornate frenetiche, intense e soprattutto interessanti e stimolanti. L’occasione di avere visibilità in una vetrina internazionale come l’Expo è qualcosa che tutte le piccole e medie aziende (lucane e non) dovrebbero avere.

Unica nota dolente della giornata: la consapevolezza che non tutte le istituzioni, abbiano saputo sfruttare la vetrina Expo e dare possibilità alle proprie aziende di farsi conoscere, di mostrare al mondo l’alta qualità dei propri prodotti, ma anche delle proprie tradizioni e della propria cucina, in un contesto internazionale come quello che si respira in questi mesi a Milano.

Abbiamo (e parlo da Lucana e da italiana in generale) un patrimonio enorme, potenzialità infinite di crescita in termini di turismo e non solo, talmente tante possibilità che ci si aprono davanti in questo mondo in continua evoluzione, che tutto quello che oggi si dovrebbe chiedere alle amministrazioni locali, provinciali, regionali è di affacciarsi sul mondo e farsi…vedere. Soltanto vedere e conoscere. Al resto ci pensa la nostra terra, che resta una delle più belle del mondo dal punto di vista storico, artistico, geografico e territoriale.

L’unica frase con cui mi sono sentita di concludere la giornata all’Expo di Bioplanta è: ad maiora, semper.

Marinella Amato
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Nata nel 1990, di Irsina (è in Basilicata, regione che esiste ed è bellissima!), vive a Milano. Si è appena laureata in Discipline economiche e sociali all’Università Bocconi. È testarda, sognatrice, ambiziosa e a tratti arrivista, è tanto dolce, un po’ paranoica e molto curiosa. Le piace leggere e ogni tanto le riesce di scrivere qualcosa di carino, quando si sente adeguatamente ispirata. Adora la matematica, l’economia, ed è appassionata di politica. Vorrebbe essere un po’ come Ipazia – sperando però di non finire come lei – e un po’ come la sua mamma, che ammira tantissimo. Non butta mai niente, le piace conservare tutto, in particolare i fiori.