Un, deux, trois baguettes in My Bags!

Le vie del signore sono finite!” direbbe Troisi, ma in realtà, proprio perché, invece, sono infinte, oggi parlerò di un posto molto carino che si chiama My Bags, dove sto facendo sostituzione per un breve periodo.
My bags è un gioco di parole: “my baguette-my bags”! Si trova alle porte di piazzale Flaminio, in una piccola traversina che si chiama via Gian Battista Vico. Già, perché la particolarità di My Bags è che sia una baguetteria in stile boulangerie con piatti genuini, leggeri, sfiziosi ma soprattutto BUONI. La filosofia principale è, infatti, la qualità.
Aperto dalle 7,30 del mattino fino alla chiusura delle 21, parte dalla colazione con caffè, shake, spremute, cappuccini, muffin e quant’altro da voi desiderabile, ma la bellezza di questo locale è di essere contemporaneamente più cose insieme: paninoteca, bistro, bar e street food!
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A scoprire questo piccolo gioiello fu la mia amica Lisa, che frequentava la scuola di magistratura nei dintorni. Mi ricordo ancora cosa mi disse un giorno: “Ora vedi questo posto e muori! Costa poco, mangi nel giro di 3-4 minuti e ti fai delle mega insalate che stai a posto fino a Pasqua!”.
Io che ho sempre fame – e, soprattutto, faccio concorrenza spietata a quelli che chiamano uomini –  non ho tardato un secondo ad accettare l’invito! Entrata da My Bags avrei mangiato tutto quello che c’era (e poco c’è mancato!), anche perché il bello di My Bags è proprio questo: velocità, economicità e qualità, scegliendo tra smoothie, insalatone componibili, baguette (si può prendere una baguette intera oppure una metà, e il prezzo oscilla tra i 3,50 e i 5 euro), backed potato, buonissimi biscotti che ricordano i cookies americani, centrifuga, dolce… e che dolce!

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Banana, carota o patata?

Ci sono due ottime torte su cui poter puntare: alla cannella e carota o alla banana.
E qui scatterebbe subito la battuta su tutto ciò che riguarda patate, donne e ortaggi di vario genere, su come si potrebbe sempre scegliere “LA PATATA”. nel locale tra l’altro circolano dei fighi/e mortali che ti stendono appena varcata la soglia se volete rifarvi gli occhi da mogli e mariti un po’ “sfascioiolati”!(termine romano per indicare persone che si lasciano andare…!)

Un tuffo negli anni ’30… e tra i MacBook Pro

Ma ammetto che senza tutti questi dettagli all’avanguardia My bags non avrebbe quella colorata e frizzante allegria. E come ciliegina sulla torta a questo locale curato con la minima attenzione al dettaglio tutti gli oggetti sono situati al posto giusto, come se altro posto meglio di quello scelto non potrebbe esserci. Una cura al dettaglio perfetta che ricorda molto una boutique où l’on cuit et vend le pain genere anni 30’, con le mattonelle bianchissime e i prodotti che rimandano all’epoca dei nostri nonni, in cui il cibo ha il sapore tipico che riporta indietro nel tempo, a quando ancora c’era l’eleganza e la maturità di invitare una ragazza a bere una Coca-Cola al bar del paese per fare un tentativo di conquista. Assolutamente da provare, per chi non l’avesse mai assaggiata, la spuma e gassosa Paoletti, che è tipica di quei tempi, o il thè Arizona al melograno, Vitamin Well care e altri soft drink ricercati quasi introvabili.
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Per completare l’atmosfera e dargli un tocco finale all’avanguardia non poteva mancare la connessione a internet gratis. Insomma, My bags è una piccola isola felice con wi-fi e con gli hipster che lavorano chinati sui loro MacBook Pro, quindi tanti punti anche per questo motivo!1270735_468289999945765_1928798714_o

Quale baguette metto nella MyBag?

Prima di farvi morire completamente di curiosità e con una voglia irrefrenabile di baguette, voglio fare un appunto particolare su un paio di panini.
Il primo in classifica è il Leggero, con tacchino, mozzarella, pomodori secchi e, per chi vuole osare davvero, salsa alla mostarda e miele. Una bontà! Viene fame solo a pensarci!
Un’altra buona possibilità è il Ricercato, con carpaccio D’Angus battuto, olio, limone, rughetta e pane ai cinque cereali integrale.
Per aumentare la vostra acquolina, un altro ottimo panino è il Cesare, con pollo, lattuga e parmigiano, completato con salsa Cesar (ovviamente preparata da MyBags).
A questo punto mi viene in mente una citazione famosa di Elisabeth Luard che cade a pennello:

“La vista e il profumo di un pane appena cotto ha un fascino romantico che trascende qualsiasi altra riuscita culinaria.”

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Quindi mi sorge spontanea la domanda: cosa aspettate a provare My Bags??
Ad attendervi ci sono ragazzi capaci, ottimi centrifugati, patate saporite e battute un po’ colorite.
A mangiare una baguette dovete, se per caso da quelle parti “correte”, di sicuro non ve ne pentirete!

 

Ginevra Stancati
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Ginevra Stancati nasce a Roma il 06/11/1988.
Creativa dalla nascita, studia allo IED di Roma moda e design. Dopo qualche anno nel campo della moda decide di cambiare rotta, rimanendo sempre nel mondo del design ma spostandosi nel food design. Terribilmente testarda,sognatrice e con la testa sempre fra le nuvole. Ribelle e coraggiosa. Spietata con chi, secondo lei, se lo merita!preferisce spesso gli animali agli esseri umani. Amante della natura,
Intuitiva,con un gran sesto "sesto senso" nascosto nel cassetto. Occhio a incontrarla, potreste rimanere fulminati!!