Quattro zampe in gita: il Lazio che anche i cani possono visitare

Agosto, mese di temperature elevate e meritatissime ferie. Ma per chi come me quest’anno le ferie non le ha, c’è sempre la possibilità di restare nella propria regione e passare il tempo facendo gite fuori porta.

Aggiungiamo adesso anche un’altra variabile a questo scenario: il cane.
Bene, andare in gita con il proprio cane è possibile e consigliabile – ricordiamo lo slogan di anni fa della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, “Io il mio amico lo porto con me”, per sensibilizzare sul problema dell’abbandono estivo – ma è necessario organizzarsi per tempo.
Bisogna infatti considerare che non tutte le strutture accettano i nostri amici a quattro zampe e, soprattutto nel caso di gite fuori porta da fare in giornata, che non tutte le attrazioni turistiche permettono che si possa entrare con il proprio cane. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che i cani sono un po’ come dei bambini piccoli e che viaggiano con borsa piena di tutte le necessità al seguito: guinzaglio di ricambio, bustine a oltranza, salviettine umidificate, acqua personale e ciotola, snack e cibo se le gite sono particolarmente lunghe, fazzoletti, ecc. Tenendo conto di questi fattori, ecco, quindi, la prima tappa della mia guida turistica dei luoghi da visitare con il proprio cane: iniziamo dal Lazio e dal Parco Villa Gregoriana di Tivoli (RM)!
Un sabato mattina, fresche – si fa per dire – e riposate. è iniziata la nostra prima vera avventura. Abbiamo caricato la macchina, ci siamo assicurate che avessimo tutto il necessario e che non mancasse niente di fondamentale per il mio cane e siamo partite alla volta di Tivoli.
La cittadina di Tivoli si trova a pochi chilometri da Roma – 32km per la precisione – e presenta molte attrattive: tra queste, Villa D’Este, Villa Adriana e il Parco di Villa Gregoriana, che ho avuto l’occasione di visitare di recente.
Immerso nel verde e con la presenza di grotte e cascate, naturali e non, il Parco di Villa Gregoriana è un paradiso raggiungibile in giornata e facilmente accessibile anche ai cani, con obbligo di guinzaglio. Dentro il parco si trovano numerose panchine e fontanelle con acqua potabile dove si può, rispettivamente, riposarsi e rinfrescarsi.
Un consiglio personale, vista la location,è comunque quello di evitare le ore più calde e di far sì che il cane dopo la visita abbia modo di abbassare la propria temperatura corporea. Per lo stesso motivo, nel caso facesse particolarmente caldo, suggerisco di bagnare spesso la testa del cane. L’entrata di mattina è consigliata anche perché, in media, ci sono meno persone che potrebbero infastidire il cane, fattore che ha influito positivamente nel nostro caso, dato che il mio cane viene da una situazione un po’ particolare e tende ad innervosirsi se circondata da persone.


Devo ammettere che forse questa gita non è adatta ai cani di piccola taglia in quanto il percorso è composto quasi esclusivamente di scale e, soprattutto nella parte finale, i gradini sono particolarmente alti. Quindi, a meno che non siate pronti a portare il cane in braccio o a munirvi di zainetto con funzione di trasportino, penso che questa tappa non faccia per i padroni di cani piccoli, anche perché si stancherebbero in fretta.
Per chi come me, invece, ha un cane di grandi dimensioni che ama arrampicarsi e saltare su rocce e massi a mo’ di capretta, godendosi le alture con il naso fieramente all’insù, questo è il luogo perfetto per voi. Il vostro cane si divertirà tantissimo e non potrà che tornare a casa appagato: insomma, lo consiglio vivamente.



Già pubblicato su L’Altravoce dei Ventenni-Quotidiano del Sud 02/08/2021