Photo by Niklas Ohlrogge on Unsplash

Quali sono le chiavi per la ripresa del turismo al sud

Puntare su sostenibilità, servizi e socialità

Il Turismo, lo sappiamo, è una risorsa fondamentale per il nostro paese e per il sud Italia in particolare, ed è necessario prepararsi al meglio alla stagione estiva, valorizzando le nostre coste e il territorio, con tutte le sue sfaccettature.

Nel Sud Italia, rispetto al 2019, si prevede un recupero delle presenze turistiche tra i 45,8, e 68,7 milioni, questo secondo uno studio di SRN, centro studi per il mezzogiorno.

In un contesto macro-economico che si prevede in ripresa, il turismo affronterà una sfida rilevante. Gli scenari elaborati da SRM evidenziano una crescita della domanda turistica in Puglia con valori tra 9,6, 11,8 e 13,4 milioni di presenze (rappresentando rispettivamente il 62,3%, il 76,3% e l’86,6% del potenziale espresso nel 2019). In particolare, si prevede una più veloce ripresa del turismo domestico rispetto a quello internazionale e si stima di recuperare tra 59 milioni e 317 milioni di euro di valore aggiunto.

Ma per far sì che questa stagione estiva dia i frutti che noi tutti speriamo, c’è bisogno che il sistema nel suo insieme sia pronto, in termini di infrastrutture e servizi che tengano conto delle esigenze legate al comfort, alla possibilità di spostarsi facilmente e alla possibilità di socializzare.

C’è bisogno che il sud risolva i suoi atavici problemi, un percorso che non si risolverà certo in un anno, ma è arrivato il momento di affrontare i nodi nel modo più incisivo e pragmatico possibile, facendo scelte coraggiose, utilizzando al massimo le opportunità offerte dal Recovery Found.

Il sud, da decenni, sconta un deficit a livello infrastrutturale che complica molto i collegamenti interni, soprattutto in alcune zone; e non bisogna dimenticare anche il sistema di depurazione delle acque, che in diverse località risulta carente e non riesce a far fronte al flusso turistico estivo.  A questo si lega il tema della destagionalizzazione che secondo gli analisti, soprattutto al sud, grazie al clima mite, porterebbe enormi vantaggi e aprirebbe nuove prospettive.

Vi è, poi, tutto il tema dell’abusivismo edilizio che deturpa, in alcune aree, il paesaggio. A riguardo, negli ultimi anni è aumentata la sensibilità sui temi della tutela del paesaggio e dell’ambiente, ed è il momento giusto quindi per fare azioni decisive in questo senso, anche se questo vorrà dire scontentare qualcuno. Solo così si potrà valorizzare a pieno il nostro patrimonio per renderlo pienamente attrattivo; bisogna fare un discorso di sistema che leghi i grandi luoghi del Turismo, come Tropea, a quelli più piccoli e meno conosciuti.

Non mancano quest’anno gli incentivi per investire nel settore turistico al sud, come i contributi a fondo perduto o con tassi zero fino al 90 % attraverso il progetto Cultura Crea Plus ripartito ad Aprile e voluto dal Ministero della Cultura, proprio per far fronte all’emergenza covid. Inoltre, la legge di bilancio 2021 ha ampliato il finanziamento al progetto Resto al Sud con un allargamento della platea fino a 55 anni di età, per richiedere, in questo caso, finanziamenti per nuove imprese nel turismo fino a 200.000 euro.
Il 10 maggio, durante un webnair intitolato “Destinazione sud – turismo e riequilibrio”, anche i commercialisti hanno fatto le loro proposte per il rilancio del turismo nel 2021 e sono stati chiesti al Governo super incentivi per le fusioni e le aggregazioni aziendali e la patrimonializzazione delle piccole e medie imprese. Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, è stato chiesto un abbattimento dei contributi previdenziali e assistenziali per tutto il 2021, sia dalla parte del datore di lavoro che da quella del dipendente; la cosa dovrebbe riguardare, secondo i dottori commercialisti, tutto il settore alberghiero e la rete dell’accoglienza.

Il 2 giugno si è celebrata in questa chiave la giornata mondiale del turismo responsabile. Il giorno successivo è stato presentato l’atlante della mobilità dolce, promosso dall’Alleanza della Mobilità Dolce in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana; l’atlante mette a sistema i diversi borghi, i sentieri e le aree protette di tutto il mondo. In questo contesto si può inserire la promozione del sud Italia, con i suoi borghi e paesaggi meravigliosi e i numerosi siti Unesco presenti sul territorio. Al turismo responsabile si lega il turismo accessibile, cioè che guardi alle esigenze delle persone con disabilità, un settore questo in forte crescita ed espansione. Se riusciremo ad unire in modo armonico tutti gli elementi, ambiente, servizi e socialità, questa potrà essere davvero l’estate della rinascita.


Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni