Il 17 e 18 giugno la First lady degli Stati Uniti Michelle Obama è venuta a Milano per visitare l’Expo. Ho scoperto della sua visita durante il caldo pomeriggio di mercoledì 17 mentre attendevo l’autobus. Era tutto bloccato e il bus non passava, perciò ho dovuto fare tutta la strada fino a casa a piedi con 31° all’ombra. A parte questo, mi è sempre piaciuta Michelle Robinson in Obama. Una donna sempre sorridente, mai supponente. Nonostante sia stata criticata spesso per i suoi abiti (per alcuni troppo colorati, per altri troppo anni 50, per altri ancora semplicemente orribili) non ha mai tradito il suo stile, rifiutando i regali da parte degli stilisti e scegliendo personalmente i propri vestiti.
Sin da quando è arrivata alla Casa Bianca, ha scelto di promuovere il cibo sano con la campagna “Let’s Move” perché il problema dell’obesità negli Usa è sempre più grave. Naturalmente noi Italiani troviamo alquanto strano che qualcuno ci consigli di mangiare la pasta ogni giorno e di non eccedere con gli hamburger, ma in America questi suggerimenti non sono così banali visto che le Fettuccine Alfredo – piene di panna e formaggio- (loro pensano sia un tipico piatto italiano, ma noi non l’abbiamo mai assaggiato) sono considerate “light”. Mentre cucinava con un gruppo di ragazzi della American School di Milano, Michelle ha anche consigliato di cucinare la pasta nelle pentola a pressione. Ecco, questa è una di quelle cose che da Italiana mi rifiuto di accettare. Come ha commentato una mia amica: “Neppure al mio gatto cucinerei la pasta in quel modo”.
Michelle e le figlie Malia e Sasha hanno avuto anche il tempo di visitare Milano e verso le sei di sera di giovedì 18 mentre tornavo a casa a piedi (il mio autobus era nuovamente scomparso), sono stata fermata assieme ad altre cinque persone su un marciapiede di Largo Augusto da un vigile. La signora ottuagenaria vicino a me ha chiesto a quest’ultimo: “Chi c’è? Deve passare qualcuno?”.
“Si, Michelle Obama”.
“Ah, Obama!”
“No, la moglie”
“Eh! Obama!”.
Perciò ho assistito al passaggio del corteo presidenziale e ho visto Michelle e sua madre Marian in uno dei grandi SUV. Negli altri c’erano i membri del servizio di sicurezza, armati fino ai denti, che guardavano con aria minacciosa me, la signora ottuagenaria, due ragazzini che mangiavano patatine fritte e un elettrizzato turista giapponese.
Michelle continuerà il suo viaggio alla base NATO di Vicenza e a Venezia. Sicuramente questo sarà il suo ultimo viaggio in Italia prima del novembre 2016, quando Barack Obama dovrà cedere l’incarico al nuovo presidente e… chissà, forse dopo non ci sarà più una First lady visto che Hillary Clinton ha ottime possibilità di vittoria.