Manuela Molinaro, 38 anni, di Cosenza, e un gran bisogno di credere in un sogno. Una persona determinata, forte, spontanea, dolce e con quel tocco di amaro quanto basta per dare pepe alla vita. Fiera delle sue origini Calabresi e con un motto sempre dietro: “Perché noi del Sud in tutto quello che facciamo sappiamo metterci il cuore”.
“Mi piace presentarmi come un’inguaribile romantica perché con le pagine che scrivo e i pezzi sparsi di me siamo quell’isola felice che ognuno di noi ha nell’anima, del resto, non esiste un viaggio senza un posto dove poter fare ritorno.”
Manuela Molinaro è una ragazza semplice, autentica e genuina dannatamente passionale nella vita; cerca e rincorre anche le cose più piccole e ripete a sé stessa che prima poi arriverà il grande giorno e, se proprio non dovesse arrivare, fa nulla, vorrà dire che sarà comunque stata piena di momenti felici.
Cosa è per te la scrittura, come la vivi?
“La scrittura è qualcosa che mi nasce da dentro. Dico sempre che scrivo come parlo e riesco a creare subbuglio in chi mi legge. Scrivere è un modo per curare l’animo, sfogo le mie emozioni nascoste, magari represse; affronto tanti viaggi, vesto i panni di chi voglio, muovo i fili delle mie storie come più mi piace. Fermo i pensieri in delle pagine o in una semplice frase che resta nella testa. Scrivere vuol dire, in forme diverse, parlare d’amore. Le storie d’amore piacciono a tutti, anche ai più cinici i quali la definiscono qualcosa di cui fare a meno, non è così, noi senza amore non siamo nulla.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
La passione per la scrittura è nata con me da sempre. Avevo 14 anni ed ero caporedattore del giornalino scolastico “Pensieri&Parole” coordinato dal Professore Antonio Tucci, un uomo che di me aveva già capito tutto e il secondo giorno mi disse: “studierai Giurisprudenza e sarai un’ottima penna. Sarà dura, ma sei una leonessa e non per i capelli”. Aveva previsto pezzi del mio futuro, era andato oltre i miei occhi. Così, non ho mai smesso di scrivere, rigorosamente a mano e un giorno ci ho creduto un po’ di più ed eccomi qui a raccontarmi, a far capire che esistono doti innate, intrinseche lontane da ogni tipo di costruzione.
Quale sono ilibri e gli autori che ti hanno formato o ispirato?
Di ispirazione tanti libri, dalle sorelle Bronte, Jane Austin, Tolstoj, Pirandello, i grandi classici ai post moderni, Gamberale, Gazzola, Volo. La mia è una scrittura sfacciata, che ti buca lo stomaco perché vera, ti legge dentro; a volte ci rido su e mi definisco una “predestinata” e un giorno d’estate l’ho compreso; forse troppo tardi non lo so, ma è successo. Se qualcuno oggi mi chiedesse cosa voglio fare da grande risponderei: la Scrittrice.”
Il tuo libro “l’istinto che stravolge l’esistenza dell’essere” molto attuale sottolinea il disagio sociale e parla delle donne
“L’istinto che stravolge l’esistenza dell’essere” è un romanzo contemporaneo, fresco, accattivante,pieno di intrighi, illusioni, aspettative, tenute insieme da un filo sottile misto di coincidenze e un destino davvero beffardo. Il cuore e la mente si alternano e portano alla continua riflessione del lettore. La protagonista è Janny, una ragazza di origini italiane che, decide di fare le valigie e partire per Boston con un passato molto pesante e un presente ricco di sorprese. E’ un viaggio raccontato come un’introspezione, cioè una Janny che si osserva da fuori come un film, in realtà è la pellicola della sua vita. E’ un libro che tratta della forza delle donne, la prefazione scritta dalla mia grande amica Rosa Rita Giampetruzzi ne sottolinea l’aspetto. Un passaggio dall’adolescenza all’età adulta con tutti i problemi quotidiani che ne comporta. I sogni di una studentessa universitaria fino all’integrazione nel mondo del lavoro. C’è un mix perfetto tra tanti personaggi e sentimenti; si alternano l’amore, l’amicizia, i valori della vita come la famiglia; rabbia, delusioni e le bugie che creano la giusta suspance e un mini giallo, quasi un libro nel libro per svelare un pesante segreto. E poi una descrizione perfetta di Boston quasi a percepirne profumi e luoghi. Nelle pagine richiamo spesso ritornelli di canzoni conosciute o film, questo fa si che restino nella testa dei frame e poi la famosa maschera pirandelliana. C’è anche l’analisi del come ci poniamo agli altri; nessuna psicologia spicciola, semplicemente raccontare degli stati d’animo.
Che riscontro ha avuto?
“Il libro esce il 1 Marzo del 2015, Edito Epsil gratuitamente. Il debutto per l’uscita è stato fortemente voluto dalla Libreria Feltrinelli di Cosenza, dal suo ex direttore per sostenere una giovane autrice calabrese. Fu inimmaginabile l’affluenza, la gente presente conosciuta e sconosciuta, l’affetto che in quel momento per me fu tutto per superare un momento non facile della mia vita. Era non solo la mia vittoria ma anche quella di alcuni amici: la fotografa Francesca Marzocchi, il grafico Emilio Leonetti e la creatrice del buffet Federica Ferriero, coniugando il gusto con gli stati d’animo presenti nel libro. Una vittoria condivisa. Segue la presentazione all Ubik di Cosenza grazie al Consigliere Regionale Giuseppe Giudice Andrea. Un esordio letterario che giunge al “Book city di Modena”, candidato al Premio Letterario “Tombolò Cantù”, “Nabokov”, “Un Libro amico per l’inverno”. Si prosegue con la presentazione nel mio territorio, Castrolibero in occasione della manifestazione “Essere donna è”, dove il libro prende vita con degli scatti autentici, binari che raccontano le fermate più belle di Janny. Il libro mi fa volare alla “Fiera del libro di Torino” e alla “Fiera di Malta”. “Noti.it”, “Il Quotidiano della Calabria”, “Rivista Liburni”, “Sesto Daily News” ed altre testate giornalistiche mi chiamano “la Molinaro”. Come giovane scrittrice vengo chiamata a prendere parte come giurata a numero premi letterari calabresi; continuo le presentazioni. Sono stata premiata in occasione della Kermesse Eccellenze di Calabria a cura del Presidente Anna Maria Schifino e l’Associazione Cherry Saf per il sociale con Presidente Francesco Volpentesta e Vicepresidente Emmanuela Rovito con cui instauro stretta collaborazione. Entro nel team Falco Editore per collaborare e aiutare molti scrittori per la stesura dei propri testi. Il testo parla di Donne, così inizio a collaborare organizzando numerosi convegni con l’Associazione Sofema a sostegno delle vittime di Violenza con il suo Presidente Marina Lento. Nel 2018 Organizzo con L’Associazione C.O.R.E nel centro storico di Rende, il Rende Book Festival, in cui ricevo anche un premio dal Presdiente Armando Rossi. Continuano i premi: in occasione su Rende per la manifestazione “Musica e Parole”; con il racconto “Valentine, Libera di Volare” ottengo una menzione d’onore dall’Associazione club culturale della poesia con presidente Andrea Fabiani in occasione di un loro concorso nazionale e internazionale, per la tematica trattata: la vita vista da una malata di Alzhaimer. Nel 2019 per tutto l’exscursus sono stata Nominata dal Sindaco di Castrolibero Giovanni Greco, Presidente della Commissione Biblioteca “Corrado Alvaro” e divengo parte attiva del territorio. Eventi, convegni per presentare dei libri e stringere maggiore sodalizio con il Presidente della Commissione Cultura Pasquale Villella. Il romanzo diviene addirittura un bombo libro e inauguro lo show room di “Simon Wedding”. Non manca la beneficenza e, in una serata della Cherry Saf, do i proventi della vendita all’Associazione Facciolla a sostegno dei bimbi cardiopatici e del suo presidente Teresa Intrieri, perché le pagine parlano anche di sofferenza. Nasce un Blog: tralistintoelessereblogspot.com, la pagina face book l’istinto che stravolge l’esistenza dell’essere, un account istagram MMscrittrice, una nuova pagina face book Manuela Molinaro scrittrice per restare sempre connessi con i miei pensieri, i pezzi sparsi di me e i miei stati d’animo scritti su fogli di carta.”
Il personaggio Jenny quanto ha di vero? Ti sei ispirata a qualcuno?
“Il personaggio Janny è pura fantasia. La massima ispiratrice sono io, lo è il mio osservarmi intorno; l’ho sentita dentro ed ho avuto il bisogno di scriverla su carta. Mi piace creare i miei personaggi e le mie storie come se fossi io a viverle di persona. Questa autenticità credo e spero possa essere vincente. Una storia scritta tutta d’un fiato, quando mi parte la penna, la mano va senza troppe costruzioni stilistiche. La mia scrittura la definisco sporca, l’italiano perfetto non arriva a tutti una buona scrittura si. Non esiste corso di scrittura che insegni dove imparare l’arte, diciamoci la verità, se uno è stonato non può farci nulla. Queste pagine hanno cambiato in modo sostanziale il corso della mia vita.”
Pensi o è in lavorazione un altro libro?
“C’è in progetto una sceneggiatura già scritta dal mio amico Marco Marra, mio supporter dell’anima e in uscita il secondo libro: “Molecole d’Amore”. In Lavorazione:“Oltre le nuvole, è primavera”; “I Viaggi di Juliet”; “#AmoreStonato”; “Blog di una confusa e felice. (Perché è andata bene solo a Cenerentola”; “Guida sull’Amore”.
“Questo libro mi ha dato moltissime soddisfazioni che non si placano. Spero resti nel tempo come “La Solitudine” della Pausini, so che il paragone non regge ma mi piace sognare in grande perché, come scrisse Carlos Saavedra Weise: “Quando sogna, l’uomo è un gigante che divora le stelle”, ed io, queste stelle mie le voglio divorare. Non si è mai troppo vecchi per realizzarsi in qualcosa in cui si crede follemente, in fondo, l’età è solo un fattore anagrafico, contano gli anni che ti senti dentro e la voglia di mettersi continuamente in gioco. “Siamo tutti passeggeri di un viaggio che resta”, MM scrittrice.
Anna Zupi