LA NATURA CI SOCCORRE-RUBRICA SULLE PROPRIETA’ BENEFICHE DELLA NATURA
Il 26 ottobre è tornata l’ora solare. Per molti questo ha causato disturbi a livello fisico e psicologico, tra cui la cosiddetta depressione stagionale. Prendiamo spunto da questo problema per parlare in questo numero di un importante antidepressivo naturale: l’iperico.
L’Iperico (Hypericum perforatum, fam. delle Hypericaceae ), è una pianta sempreverde originaria dell’arcipelago britannico, con fusto eretto percorso da due strisce longitudinali in rilievo. È facilmente riconoscibile per le foglioline che in controluce appaiono bucherellate, ma che in realtà presentano piccole vescichette oleose, mentre ai margini sono visibili dei punti neri, strutture ghiandolari contenenti Ipericina, il principio attivo principale nel trattamento della depressione. Queste strutture ghiandolari sono soprattutto presenti nei petali. Le foglie sono opposte e oblunghe. I fiori sono giallo oro e presentano cinque petali. Sono riuniti in corimbi che raggiungono la massima fioritura intorno al 24 giugno, in cui si festeggia San Giovanni, da cui il nome “Erba di San Giovanni”.
L’olio di iperico, ottenuto per macerazione in olio d’oliva, presenta attività antinfiammatorie e cicatrizzanti; l’estratto secco di iperico ha un’azione antidepressiva, confermata da molti esperimenti clinici controllati.
L’iperico è molto utilizzato per curare sintomi depressivi di lieve e media entità, ed è spesso prescritto dai medici per la cura di depressione stagionale e depressione da sindrome climaterica, ma è anche utilizzabile nei pazienti affetti da attacchi di panico.
Nata nel 1990, di Irsina (è in Basilicata, regione che esiste ed è bellissima!), vive a Milano. Si è appena laureata in Discipline economiche e sociali all’Università Bocconi. È testarda, sognatrice, ambiziosa e a tratti arrivista, è tanto dolce, un po’ paranoica e molto curiosa. Le piace leggere e ogni tanto le riesce di scrivere qualcosa di carino, quando si sente adeguatamente ispirata. Adora la matematica, l’economia, ed è appassionata di politica. Vorrebbe essere un po’ come Ipazia – sperando però di non finire come lei – e un po’ come la sua mamma, che ammira tantissimo. Non butta mai niente, le piace conservare tutto, in particolare i fiori.