Intervista a Lorenzo Fazio, dal teatro agli show su Twitch

Il 35enne casertano conduce sul web una rubrica dedicata ai videogiochi

Negli ultimi anni, il mondo dello streaming ha conquistato fette di pubblico un tempo impensabili. Molti creator preferiscono Twitch ad altre piattaforme sia per una maggiore flessibilità nei contenuti, sia perché possono avere un continuo feedback dai propri utenti. Questa volta diamo spazio a Lorenzo “Kobe” Fazio, presentatore della rubrica GameStop Tv, in onda sul canale Twitch di GameStop Italia. Nato a Piedimonte Matese (Caserta) il 27 dicembre 1987, Fazio si  appassiona ai videogiochi fin da bambino, iniziando la sua carriera come articolista per alcuni dei siti più blasonati del settore videoludico italiano. Dopo anni di esperienza, si avvicina alla redazione di GameSoul.

Contestualmente alla sua attività di redattore, conduce GameStop Tv sul canale ufficiale Twitch di GameStop IT. Gamestop Tv ambisce a essere un punto di riferimento per gli appassionati del mondo videoludico: ogni puntata di questa trasmissione, infatti, è sempre ricca di contenuti, fra unboxing, anteprime e interviste con ospiti d’eccezione.

Come ti sei avvicinato al mondo dello streaming?

«Nel mondo dello streaming sono arrivato un po’ per caso: bazzico il mondo dei videogiochi da una quindicina di anni. Ho cominciato a scrivere sia per siti web, sia per la carta stampata, quando c’erano ancora riviste come «Game Republic» e «PS Mania». Sul mondo del web ho avuto la fortuna di scrivere per tante testate, tra le quali Eurogamer, Everyeye e, più recentemente, Spaziogames. Dopo queste esperienze, mi sono avvicinato a GameSoul che è sostanzialmente il blog di GameStop. Il blog è stato realizzato con un preciso intento editoriale: fare critica in modo libero e senza alcun vincolo. Come un po’ tutte le altre realtà editoriali, ci siamo spostati nel mondo dello streaming e in particolare su Twitch. Ho cominciato a dedicarmi agli streaming insieme ai ragazzi della redazione sul canale GameStop IT.

Abbiamo iniziato con i video di Gameplay, ognuno da casa sua. In un secondo momento, è nata l’idea di trasferire la GameStop TV, che era in origine un format su YouTube, proprio su Twitch.Un vero e proprio investimento di energia e di tempo, oltre che monetario. Nel cercare qualcuno che potesse presentare questo programma, la scelta è ricaduta su di me. Mi sono avvicinato allo streaming anche perché, molto tempo fa, frequentavo il mondo del teatro. Ho studiato al DAMS di Bologna, facevo qualche corso di recitazione, di regia e sceneggiatura. Tutto questo mi ha senz’altro aiutato molto. Da ultimo, mi sono avvicinato al mondo dello streaming un po’ per la mia carriera nel settore editoriale, un po’ per caso».

In qualità di creator e di fruitore dei videogiochi, cosa auspichi che i tuoi utenti possano assimilare dal mondo dello streaming? Qual è l’emozione che speri possa arrivare agli utenti dal tuo show?

«Twitch è un mondo estremamente sfaccettato e pieno di proposte diverse. C’è chi magari preferisce qualcosa di più vicino all’entertainment puro e chi, come noi, cerca una via di mezzo. Leggiamo spesso la chat cercando di creare dei momenti di dibattito con i nostri utenti. Sicuramente, essendo un format un po’ trasversale che non si ferma solo ai videogiochi, ma prende in esame anche altri media, spero che gli spettatori possano avere l’occasione di ampliare i loro orizzonti. Invitando diversi ospiti che provengono da svariati ambiti, mi auguro che qualcuno si appassioni a qualcosa di nuovo. Ciò che mi piace di GameStop IT è la sua moltitudine di programmi, grazie soprattutto all’impegno dei miei colleghi che propongono vari appuntamenti».

Vista la tua attività sul web, quanto è stato complesso studiare per diventare un ottimo conduttore?

«Non mi ritengo un abilissimo presentatore: questa è una fase in cui sto imparando tanto e ho ancora molte cose da affinare. Mi aiutano tantissimo i ragazzi di Video Games Party, che sono dei professionisti e fanno questo lavoro da tanto tempo. Dal mio punto di vista, come accennavo prima, aver studiato qualcosa di recitazione e  sceneggiatura è una cosa che mi sta aiutando tantissimo, visto che le puntate le scrivo in prima persona. 15 anni fa, quando studiavo queste materie, non avrei mai pensato che mi sarebbero tornate utili su Twitch. Sto ancora studiando, sto imparando giorno per giorno, ma ho avuto la fortuna di avere un minimo di preparazione».

L’intervista completa continua su Videogiochitalia.it

Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni