Di Frannie
Nell’ultimo decennio le Forze Armate Italiane sono state impegnate in molte missioni militari all’estero: Libano, Kosovo, Somalia, Libia, Afghanistan e Iraq. In questi paesi tanti militari Italiani hanno perso la vita e altri sono rimasti gravemente feriti. Negli Stati Uniti, i militari che rimangono con disabilità seguono un programma sportivo atto ad aiutarli e questo sta cominciando ad avvenire anche in Italia. Lo scorso mese di settembre, un team di tredici atleti ha partecipato agli “Invictus games”, i Giochi Internazionali per militari colpiti da disabilità post-traumatiche in servizio. Organizzati dal Principe Harry del Galles e tenutisi a Londra, prendono il nome dalla poesia “Invictus” di William Ernest Henley, che recita: ”I thank whatever gods may be, For my unconquerable soul. In the fell clutch of circumstance, I have not winced nor cried aloud. Under the bludgeonings of chance, My head is bloody, but unbowed.” [Ringrazio qualunque dio esista, Per l’indomabile anima mia. Nella feroce stretta delle circostanze, Non mi sono tirato indietro né ho gridato. Sotto i colpi d’ascia della sorte, Il mio capo è sanguinante, ma indomito.]
La squadra azzurra ai Giochi ha conquistato cinque medaglie ed era capitanata dal Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, rimasto gravemente ferito nel 1993 a Mogadiscio (durante la ‘Battaglia del pastificio’) dove ha perso l’uso delle gambe, il quale ha dichiarato appena tornato da Londra: “L’atmosfera di questi giorni è stata fantastica e l’accoglienza inglese davvero ottima. E’ proprio vero che l’importante è esserci […] però non posso negare che le vittorie e le conquiste delle medaglie siano state emozionanti. […] Con orgoglio rivendico il primato della nostra nazione, quello cioè di concedere ai militari rimasti invalidi di ritornare ad indossare l’uniforme e ho chiesto al Principe Harry di farsi portavoce affinché questo principio di civiltà venga applicato anche negli altri paesi.”
La squadra Italiana ha conquistato la medaglia d’oro nella gara regina dell’atletica leggera, i 100 metri piani, con il Primo Caporal Maggiore Scelto dell’Esercito Domenico Russo. 36 anni, calabrese di Zambrone (in provincia di Vibo Valentia), è rimasto ferito agli occhi nel 1999 durante un’esercitazione a causa dello scoppio di una bomba a mano. Le altre medaglie sono state conquistate dal Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Fabio Tomasulo, dall’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Loreto di Loreto, dal Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Marco Iannuzzi e dal Maggiore dell’Esercito Pasquale Barriera.
L’Instaglorious Award del mese è dedicato a loro e a tutti gli altri atleti che hanno partecipato agli ‘Invictus Games’, perché nonostante l’invalidità e le ferite (soprattutto morali) riportate hanno saputo ricostruire la propria vita.