Il sogno americano riapre agli Italiani

Per chi ha visto quotidianamente la Fontana di Trevi presa d’assalto da un’impenetrabile cortina di turisti, e poi d’improvviso deserta in tempo di lockdown, vedere i potenti delle Terra che si cimentano nel lancio della monetina è forse una delle immagini più evocative di quel sentore di “fine-pandemia” che si respira in lontananza, ma che ancora si evita scaramanticamente di urlare.

È così che anche a New York City e in generale in tutti gli Stati Uniti, dove si festeggia in questi giorni un’altra milestone importantissima. A partire da lunedì 8 novembre è infatti nuovamente possibile per i cittadini Europei viaggiare negli Stati Uniti anche per motivo di turismo.

Inutile sottolineare quanto la notizia sia stata accolta con euforia incontrollata dalla comunità di expat nostrani oltreoceano. Da un lato infatti sarà possibile avviare la lunga stagione dei ricongiungimenti familiari, alcuni rimandati da quasi due anni. Dall’altro invece esistono realtà che sono diventate nel tempo autentici punti di riferimento per la comunità italiana negli Stati Uniti, e non vedono l’ora di riaccoglierli.

Ne ho parlato recentemente con Philip Guardione, Fondatore e Chef di Piccola Cucina, catena di ristoranti italiani che ha raggiunto la prima posizione tra tutti i ristoranti su TripAdvisor a Manhattan, e che rappresenta un po’ una sorta di “ambasciata unofficial” per la comunità italiana a New York.

Per celebrare la data del’8 novembre, Piccola Cucina ha infatti riaperto i battenti della sede di Spring Street a Manhattan, il loro quinto locale complessivo.

Parlando con lui, mi ha confessato: “Quando arrivai la prima volta a NYC fu per una semplice vacanza, ma è lì che mi innamorai della Città e avviai il percorso imprenditoriale e ha portato a Piccola Cucina come la conosciamo oggi. Quindi oggi voglio festeggiare la riapertura alla possibilità per ogni italiano di coltivare un sogno americano come quello che ho vissuto io”.

È quindi tempo per un nuovo sogno americano, per tutti!

Già pubblicato su L’Altravoce dei Ventenni-Quotidiano del Sud 15/11/2021