“Gli uomini e le donne sono diversi.”
Eh grazie, non avevamo bisogno di ribadirlo ancora, poiché a prescindere dalle differenze anatomiche (che poi sono abbastanza influenti) si dice spesso che gli uomini provengano da Marte (dio greco/romano della guerra, sarà un caso?) e le donne da Venere (dea greca/romana della bellezza… caso anche questo?). Uno studio recente condotto su 10mila americani dimostra come ogni genere, quindi uomo e donna, abbia delle proprie caratteristiche specifiche.
Prendendo in analisi i singoli aspetti non ci sono grandi differenze ma quando si fa la somma, il risultato cambia. E molto. Ciò vuol dire che le differenze, tra uomo e donna, aumentino in modo significativo facendo una differenza totale e non analizzando i singoli tratti. Quindi non è vero che se invertiamo l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
Ma non c’era bisogno di uno studio americano per accorgerci che uomo e donna sono davvero diversi, insomma, pensate già al mito biblico della creazione, ad Adamo ed Eva e quanto ne segue; già Dio – o chi per lui – aveva in mente che non saremmo stati poi così uguali. Ma non sto parlando ovviamente diritti, opportunità, integrazioni, perché non c’è bisogno di ribadire che in quel caso uomini e donne sono davvero sullo stesso piano. Le caratteristiche che prendiamo quotidianamente in esame per analizzare le differenze tra uomini e donne – e non parlo della trasmissione di Maria De Filippi – sono altre.
Vogliamo fare degli esempi?
Allora potrei semplicemente nominarne due per concludere il giro in giostra, ma non sarebbe per niente divertente e l’articolo troppo corto. Penso che una volta ci abbiate pensato tutti, vero?
– Il ciclo e il parto
Ebbene sì. E la domanda è una: perché!? Insomma, è un grande privilegio per la donna essere colei che dà la vita, che genera nuove speranze ecc.. Ma diciamoci la verità: che dolore!
Già non basta che una volta al mese “arrivino i parenti”, con tutte le crisi isteriche, gli sbalzi d’umore (e voi li chiamate ormoni?!), le voglie di tortacioccolatopizzapaninigelatipastacarnebiscotti, ci mancava anche il parto!
Ovviamente, sono fiera del mio essere donna e quindi fiera di dover sopportare (o se vogliamo addolcire la pillola “accogliere”) queste due situazioni, ma come mai a noi tutti questi fastidi e ai maschi nulla?
Al massimo durante il parto si agitano, svengono o tengono le mani della mal capitata…
Direi che è andata piuttosto bene!
– L’emotività
Se i maschi si rattristano per la perdita della loro squadra, le femmine hanno mille altre cose per cui mettere su il broncio e disperarsi.
Le donne sono talmente sensibili da commuoversi quando il loro shampoo è in offerta al supermercato, invece gli uomini si commuovono all’Inno dell’Italia ai Mondiali (una volta ogni quattro anni!). Forse è vero che noi prendiamo tutto troppo sul serio, e tendiamo a esprimere le nostre emozioni anche quando non è necessariamente richiesto –non sempre, ovviamente- ma gli uomini hanno tutt’altro tipo di testa e modi di vivere le emozioni.
Non sto dicendo che siano degli apatici privi di cuore, semplicemente che metabolizzano certe cose in modo diverso. E li invidio, perché noi donne prendiamo tutto troppo sul personale, e va a finire che molto spesso soffriamo senza motivo.
Per questo agli uomini, anche stavolta, è andata meglio.
– Multitasking
Questa volta non c’è bisogno di dilungarsi: la donna è in grado di fare contemporaneamente tante cose quante può pensarne (quindi decisamente troppe), mentre l’uomo ha bisogno del suo tempo anche solo per pensare di poter fare una cosa.
Un esempio un po’ più pratico? L’influenza.
Una donna con l’influenza è un essere umano con il mal di testa che mentre si asciuga il naso con il fazzoletto sta pulendo per terra, lavorando al computer, parlando al telefono e trattando per la pace nel mondo; un uomo con l’influenza è un essere umano che sta a letto imbottito di quindici piumoni, ventidue plaid di pile, mentre scrive le sue ultime memorie da consegnare ai posteri e che ha sul comodino sei tipi diversi di aspirina.
– I lavori di casa
Per lei un piacere, un passatempo che aiuta a non pensare (va bene, non sempre, ma tendenzialmente…)
Per lui una tortura, pari a uno spacca–ginocchio usato nel Medioevo durante l’Inquisizione spagnola.
– La migliore arma
Le donne ne hanno diverse: senso di colpa, il muso, l’indifferenza. Ma sicuramente la più comune da quando siamo nate è il pianto: efficace come una freccia lanciata dritta nel cuore.
Gli uomini invece ne usano una che, a mio parere, è anche più dura della nostra: il silenzio. Loro si chiudono a riccio, meditando un modo per reagire, ma intanto tacciono. Il che provoca in noi una dose di paranoia non indifferente.
Chapeau!
– Priorità
Per le donne tutto è priorità, dal lavoro alla preparazione della cena, dalla spesa alla chiamata alla nonna, dal proprio fidanzato alla cugina di sesto grado.
Per gli uomini, beh… La domenica c’è la serie A.
– Ragione e Sentimento
E non parlo del libro della Austen. Ci si ricollega direttamente all’emotività.
Lei prende in mano la situazione, col cuore.
Lui prende in mano la situazione, col cervello.
– La comunicazione
Nota dolente. Per le donne è fondamentale, è come respirare.
Bisogna parlare di tutto –o quasi- perché se non si comunica allora il rapporto si svilisce, perché la comunicazione ci rende partecipi l’uno della vita dell’altra, perché comunicare che si ama l’altro è sacro come il pane e fa sempre piacere sentirselo dire, perché se non si comunica allora….
Per gli uomini è un po’ scontata, limitata agli aspetti della vita pratica, ma anche a loro piace essere ascoltati, cosa che preferiscono sicuramente all’ascoltare qualcun altro.
– Innamoramento
Le donne s’innamorano molto spesso tutto d’un tratto, come se fossero state travolte da un ciclone. Vivono l’innamoramento come se fosse una sorta di estasi mistica mista a farfalle nello stomaco, condita da un numero non indifferente di canzoni d’amore e messaggini teneri. Inizialmente giocano a fare le preziose, ma intanto si affezionano, ci mettono dentro tutte loro stesso, finché non ci cascano con tutte le scarpe.
Semplicemente, vivono tutto in modo più passionale, ma attenzione, a un certo punto si stufano.
Gli uomini hanno un approccio più distaccato, quasi come se l’innamoramento equivarrebbe all’ennesima conquista. Gli piace inseguire donne che si fanno desiderare, ma non troppo. Riescono a valutare le cose più lucidamente (fino a che il pensiero del sesso non li prevarica in modo totale, in quel caso non c’è nulla da fare) e si sanno destreggiare in modo più sciolto.
Poi, una volta cotto le possibilità sono due: o si appiccica come una cozza, o corre via a gambe levate.
– Il desiderio: intimità emotiva VS contatto fisico
E mi pare di aver detto già tutto!
– Sinapsi e neuroni
E questa tesi avvalora ancora di più il fatto che le donne siano davvero più problematiche rispetto agli uomini: una mia amica mi ha detto che le donne hanno più sinapsi rispetto agli uomini, che hanno invece più neuroni. Di conseguenza le donne tendono a fare più pensieri, a elaborare più cose, a farsi film mentali e a uscirne vive seppure provate. Dunque, fisicamente si spiega come facciano le donne ad essere emotive a mille livelli, multitasking e perché ragionino più con il cuore.
Ci sarebbero troppe altre cose di cui parlare (cura di sé stessi, modo di approcciarsi con le situazioni e le persone, codice maschile e femminile, gestione dello stress, lo shopping.. ) ma credo di aver toccato, bene o male, argomenti salienti e condivisi.
Mi sembra chiaro che l’articolo non ha intenzione di discriminare nessuno dei due sessi, tanto meno di essere un’indagine statistica e scientifica. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio: com’è stato detto più volte, non siamo tutti uguali -e questa non vuole essere una banale generalizzazione su uomini e donne.
Semplicemente ho raccolto tutto i cliché riguardanti l’argomento!
Che poi in fondo, il mondo è bello perché è vario, e quindi tanto meglio essere diversi, giusto?
Nata a Cosenza nel 1994, vive da sette anni a Roma. Laureata in Filologia Moderna, attualmente tenta di rendere produttiva la sua laurea seguendo un Master e facendo tutti i lavori possibili.
Ama la musica, viaggiare, la vita la coinvolge totalmente e vorrebbe scoprire il mondo.
La sua passione più longeva è sicuramente la lettura, il primo libro che ha letto è “Giovanna nel Medioevo” e ha pianto senza ritegno dopo aver terminato “La piccola Principessa”.
Incapace e negata per ogni tipo di sport (ma è fiera di aver praticato basket per una settimana), ama correre con le cuffie nelle orecchie e camminare per tutta Roma.
Il suo gruppo preferito sono gli Oasis, e mentre spera che tornino insieme, immagina sempre come sarebbe la sua vita se la smettesse di sognare ad occhi aperti.