Portami dove inizia la notte,
lì dove ogni cosa è più scura e silenziosa.
Portami dove le parole sono mute
e le voci si fanno sottili, come spilli.
Le stelle sono aghi di luce,
uniscono il cielo al mio corpo
e tu sei come luna,
candida sfera lattea,
che di bianco m’illumina.
Portami dove i sogni
sono più nitidi e il cielo ci accoglie.
Conducimi lì dove i suoni
restano tra i denti
e gli occhi si svelano.
Raccontami di mondi nuovi e distanti,
dove i nostri profili si perdono
e ogni cosa diventa illusoria.
Davide Uria