Contro raucedine, la tosse e il mal di gola: l’Erisimo, erba dei cantanti

Come ogni anno eccoci qui, ad ottobre, con i primi sintomi influenzali, alle prese con tosse e mal di gola e alla ricerca di cure per guarire al più presto, possibilmente in maniera naturale, senza ricorrere a farmaci con effetti collaterali indesiderati.

250px-Sisymbrium_officinale_Sturm4L’Erisimo (Sisymbrium officinale) è una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Crocifere. Si presenta con un fusto ramoso eretto alto circa 60 cm, foglie basali pennate con lobi dentati e foglie superiori intere e astate. I fiori sono di colore giallino, piccoli e raccolti in grappoli. L’Erisimo si trova solitamente in tutta Europa, nei terreni incolti e ai bordi delle strade.

erisimoL’Erisimo è anche detto “erba dei cantanti”, (il nome deriva infatti dal greco Eruo io salvo” e Oimos “il canto”). Tale nome è dovuto al fatto che sin dall’antichità veniva utilizzato da oratori e cantanti per lenire la secchezza o le infiammazioni della gola.

Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche, mucolitiche ed espettoranti, è indicato per la cura di tracheiti, laringiti, faringiti e bronchiti. E’ un ottimo alleato contro tosse, raucedine, afonia e disfonia.

Una semplice tisana di Erisimo può essere assunta in maniera preventiva o per alleviare i primi sintomi di infiammazione, mentre se fosse necessario un rimedio più potente, basterebbe assumere la tintura madre (diluita in acqua) o le compresse.tisana

Se poi aveste un concerto tra poche ore e foste completamente afoni, assumete un decotto di Erisimo e potrete tranquillamente esibirvi, come si racconta sia successo al tenore Tito Schipa nel 1951!

Marinella Amato
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Nata nel 1990, di Irsina (è in Basilicata, regione che esiste ed è bellissima!), vive a Milano. Si è appena laureata in Discipline economiche e sociali all’Università Bocconi. È testarda, sognatrice, ambiziosa e a tratti arrivista, è tanto dolce, un po’ paranoica e molto curiosa. Le piace leggere e ogni tanto le riesce di scrivere qualcosa di carino, quando si sente adeguatamente ispirata. Adora la matematica, l’economia, ed è appassionata di politica. Vorrebbe essere un po’ come Ipazia – sperando però di non finire come lei – e un po’ come la sua mamma, che ammira tantissimo. Non butta mai niente, le piace conservare tutto, in particolare i fiori.