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Comicon, un treno verso il mondo del fumetto e del gaming

Esiste un luogo magico dove puoi essere ciò che vuoi e diventare il tuo eroe preferito dei fumetti e dei videogame, questo è il Comicon.

Tenutosi a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, da giovedì 25 a domenica 28 aprile, è un festival arrivato alla sua XXIV edizione, incentrato sui fumetti, di cui se ne trovano di ogni genere, tra cui i classici, ovvero Tex, Topolino, fino ad arrivare alle nuove proposte; i videogames, con aree gioco dove è possibile partecipare a tornei, incontrare o sfidare streamer (ovvero una persona che gestisce un canale personale su una piattaforma online, come ad esempio Twich, dedicata ai videogiochi); il cinema e le serie TV, con presentazioni e conferenze, come quella dedicata al famoso universo di Star Wars (creato dal regista George Lucas), dove si è affrontata la concezione delle serie tv, di cui si è arricchito, e di come sono state recepite dal pubblico; la musica, sul palco dell’Arena Flegrea è salita la band Joanna Disney Rock Band (nata a Roma) che ha presentato il lavoro chiamato Punk Upon a Time (con riferimento alla serie tv incentrata sulle favole, Once Upon a Time), suonando grandi classici in chiave rock, come, ad esempio, “I sogni sogni son desideri” del famoso cartone de La Sirenetta. Un mashup con brani che vanno dai Green Day ai Sum 41. Uno degli eventi più belli e divertenti presenti il giorno 27 aprile, con la loro musica hanno divertito e fatto sognare, ballare e cantare differenti generazioni; le mostre, come “Lavieri oggi e domaini-20 anni di libri disegnati”, dedicata alle illustrazioni della casa editrice costituita nel 2004 a Napoli da Marcello Buonomo e Rosa Lavieri, o ancora come la mostra fotografica di Ciro Pipoli, nato a Napoli, che racconta la sua città con le immagini scattate; un’area Kids, dove ci si poteva divertire, ad esempio, con i famosi mattoncini LEGO; troviamo poi l’area asian, dove ci sono concerti, mostre, proiezioni, anteprime, talk anime/manga. Tra le aree presenti torivamo anche quella Food, dove si potevano mangiare sia pizze che cibi provenienti da altre culture, come i famosi gyoza, una sorta di ravioli cucinati sia alla piastra, che al vapore o fritti.

La storia del Comicon risale al 1998, in cui nacque come Salone Internazionale del Fumetto a Napoli, partendo da un gruppo di ragazzi uniti in Associazione culturale. Titolare della fumetteria Infinity, Claudio Curcio, fondatore e presidente del festival, frequenta molti luoghi come il Lucca Comics, da cui torna con l’idea di realizzare un evento simile nella città partenopea. Tra alti e bassi, si arriva all’edizione del 2009 e, con quella del 2010, si ebbe un anno di svolta in cui il Comicon iniziò a prendere forma. Facendo riferimento al sito ufficiale del festival, ci sono stati, quest’anni, 175.000 visitatori provenienti da ogni parte del mondo, in un contesto che vanta aree di 30.000 mq coperte, 50.000 mq di spazi all’aperto, un teatro chiuso e un’arena all’aperto.

Anni fa chi seguiva determinate influenze, veniva visto come un nerd inteso in modo dispregiativo, ora si possono trovare adulti, ragazzi, bambini, che si divertono a seguire un mondo di fantasia; un mondo dove tutto è possibile, dove tutti si divertono e dove varie realtà si incontrano in modo pacifico. Un mondo dove un personaggio di un videogioco gioca con una principessa. Un luogo, quindi, dove tutto diventa possibile.

Si possono trovare, tra le altre cose, anche molti cosplayer, appassionati, o anche professionisti, che si travestono fabbricando in maniera autonoma il proprio vestito, interpretando uno dei propri personaggi preferiti. Oltra ai raduni tematici, tali festival presentano anche gare nazionali, con show dedicati, inerente al tema, si è potuto assistere, ad esempio, al raduno con parata di Star Wars, culminata in un flash mob dedicata alla saga fantasy più amata.

Le celebrità presenti, invitate come ospiti, sono state 450. Senza contare poi i membri del personale, lo staff alla sicurezza, i curatori, gli espositori. Un evento, tra i più seguiti, è stato il talk “Elodie meets Manara”, una conferenza nata dalla collaborazione per la copertina della cantante da parte di Milo Manara, fumettista. Il dialogo tra i due è stato incentrato sul modo di rappresentare la donna nell’arte e nella comunicazione. È stato condotto dalla scrittrice Valeria Parrella, scrittrice, drammaturga e giornalista. Collabora con La Repubblica e l’Espresso, le sue opere vengono tradotte in molte lingue differenti, tra cui l’arabo, il polacco, lo svedese. Grazie al suo ultimo romanzo, La Fortuna del 2022, vince il Premio Mondello nel 2023.

Nell’ambito musicale si è potuto assistere al primo concerto dedicato a Hitoshi Sakimoto, compositore giapponese, autore della colonna sonora di Final Fantasy Tactics e Final Fantasy XII.

Tra i vari musicisti, si è avuta la presenza del cantante e musicista Giorgio Vanni, conosciuto principalmente per aver dato voce alle sigle dei cartoni animati che tutti conosciamo e portiamo nel cuore, come ad esempio “Tutti all’arrembaggio”, “Pokèmon: oltre i cieli dell’avventura”. In seguito alla scomparsa, il 1 Marzo 2024, dell’autore del celebre manga Dragon Ball, Toriyama Akira, sono stati organizzati eventi commemorativi, come il raduno cosplay, il muro dedicato sul quale ognuno ha potuto scrivere un pensiero o un ricordo. Lo stesso Giorgio Vanni ha invitato ad alzare le mani al cielo, imitando l’iconica scena della sfera, come ultimo saluto al Maestro, cantando la celebre sigla di “Dragon Ball”, cui ha dato la sua voce.

Uno dei momenti più belli è quando ci si trova a cantare e a ballare tutti insieme. Un momento emozionante è stato vedere una bambina vestita da Chibiusa (personaggio del celebre manga e anime Sailor Moon, con una divisa scolastica giapponese e i capelli rosa, raccolti in due codine), giocare e divertirsi con il padre, travestito come un personaggio di Mortal Kombact, un videogioco della serie “picchiaduro”. La gioia era immensa, era un gioco travestito da realtà per lei.

Non è necessario amare il genere per divertirsi, è, in generale, un ritorno al passato. Data la presenza dei molti stand differenti, ci si può lasciare andare a dei libri, fumetti, giochi da tavolo, manga, videogiochi, concerti. Alcuni ragazzi giocavano a pallacanestro, mentre altri riposavano distesi nelle aree verdi, per un momento di relax, altri ancora prendevano parte ad una Escape Room.

Le attività sono molte e adatte a ragazzi, famiglie e bambini. Si ritorna a casa stanchi ma felici.

In quei giorni, anche gli adulti tornano ad essere bambini, tornano a sognare, a lasciare fuori eventuali problemi, per riabbracciare quell’ ”io” bambino troppe volte dimenticato. Molte volte dimentichiamo che siamo stati bambini, entrando in un mondo che, in modo vorticoso, ci ingabbia. Riuscire a fermarsi e a pensare “esisto anche io come individuo” sembra difficile, può far paura perché la società in cui viviamo rende tutto ciò inutile ai nostri occhi, inculcando l’idea che non abbiamo tempo da perdere, quando poi troppo tardi ci si rende conto del contrario, ossia che il tempo scivola via dalle nostre dita senza rendersene conto. Osservare il mondo con gli occhi di un bambino, ovvero sognanti, distaccandosi da quella realtà che troppe volte ci riempie di preoccupazioni, impegni, è molte volte necessario per riconnettersi con quell’”io” sopraccitato.

Personalmente è il secondo anno consecutivo che frequento il Comicon. La passione per gli anime, i manga, mi hanno portata a frequentare quel festival. L’emozione di trovarsi in un luogo dove prendono vita i propri eroi è immensa. Sicuramente è una realtà a cui parteciperò ancora e, a mio avviso, non è necessario essere amanti del genere per godersi dei giorni in tranquillità.

In sintesi, tale festival, in cui si respira aria di magia, è molto seguito sia da grandi che da piccini, riesce ad abbracciare più generazioni, culture, rendendo reale, anche se per gioco, un sogno per qualche giorno, in un clima di festa e leggerezza. Si potrebbe dire che le parole d’ordine sono: divertimento, gioco, felicità.

Crediti foto: Movieplayer.it

Anna Lisa Albano
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Nata nell'89, ha da sempre la passione per la scrittura. Ha frequentato il liceo artistico, poi una scuola di estetiste e ha insegnato nella stessa scuola, appassionandosi all'intreccio della cultura orientale con quella occidentale. Appassionata di manga, anime e fotografia, adora viaggiare e conoscere nuove culture.