Come trasformare un fashion blog in un business milionario prima dei 25 anni

Se vi state chiedendo se questo articolo parlerà di Chiara Ferragni la risposta è no.
Se state pensando che le fashion blogger ormai siano out, concordo. O meglio, concordo in parte.

Il “modello” della blogger che posta solo foto dei suoi outfit e sfoggia i prodotti che le vengono passati dai brand è sicuramente out. Però, chi è riuscito a costruire un brand intorno alla propria persona e a mettere in piedi progetti da solo non è out, ma suggerisce la direzione che il trend delle fashion blogger ha preso nell’ultimo periodo.

Sicuramente Chiara Ferragni, che la si ami o che la si odi, è un ottimo esempio, ma un altro grande esempio, è Danielle Bernstein.

Danielle è la blogger che ha fondato nel 2010 il sito di street-style WeWoreWhat, che rimane tutt’ora il punto focale del suo business.

Oggi Danielle ha 24 anni, conta più di 1,5 di followers su Instagram ed ha alle spalle numerose collaborazioni con brand sia americani che internazionali e di recente ha lanciato altri due brand.

Nativa di Long Island, ha frequentato il Fashion Institute of Technology a New York, dove vive adesso, nel Greenwich Village di preciso, in una casa che è un po’ uno showroom dei pezzi di design che la ispirano di più e che spesso vengono fotografati nella sezione sul design del suo blog.

Ma esattamente come ha fatto Danielle ha trasformare una forte presenza sul web in un business?

Prima di tutto c’è stata la visibilità sul web e su diversi canali, social media in primis, dove la sua presenza è molto forte. Il suo stile particolare e sempre fedele a se stesso le ha permesso di costruire una base di followers fedeli e coinvolti nei contenuti proposti. Cogliere il momento e sfruttare le connessioni che si possono costruire in una città come New York è stato anche molto importante. Danielle stessa afferma che la qualità che l’ha aiutata di più all’inizio del progetto era il fatto di non avere paura di andare a presentarsi a perfetti sconosciuti e parlare di WeWoreWhat.

L’onestà sui guadagni che è riuscita ad ottenere con il blog le hanno dato fama aggiuntiva quando in un articolo su Harper’s Bazaar ha rivelato come i blogger guadagnano su Instagram, ma soprattutto quanto ci guadagna lei: da $5’000 a $15’000 per un post.
L’onestà è stata apprezzata dai brand, che valorizzano molto il suo grado di influenza. Ad oggi, infatti, ha collaborato con brand che producono collezioni di capi athleisure, come Strut This x Bandier, Isabel Marant x H&M, Revolve Clothing x Velvet Tees e molti altri. Ha partecipato ad eventi di moda in tutto il mondo, sempre in front-row agli show più importanti: da Balmain a Tommy Hilfiger, sicuramente Danielle è un volto noto alla fashion crowd.

Ma non finisce qui: la mossa recente di questo business già molto redditizio è stata quella di lanciare due brand indipendenti, di cui lei sarà la direttrice creativa: Archive Shoes, una collezione di scarpe che riflette lo stile all’avanguardia ma comunque iconico di Danielle, e Second Skin Overallsun brand che sfrutta il ritorno sulla scena delle “salopette” anni 80, rendendole adatte per tutti i giorni o per un’occasione speciale.

Di recente, poi, WeWoreWhat ha iniziato a sfruttare un altro canale social prima poco utilizzato: YouTube.

La strategia di WeWoreWhat è, dunque, molto chiara nella mente del suo fondatore: puntare sull’espansione, ma restando sempre fedele all’originale che ha permesso di creare un seguito affezionato.

E se Danielle potesse dare un consiglio a chi vuole iniziare una carriera come blogger?

Trovate un bisogno di nicchia e colmatelo!

Giovanna Cataldo
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Nata nel 1991 in Calabria, università a Milano (secondo anno di specialistica in Economics and Management of Innovation and Technology). Cittadina del mondo, curiosa e con mille interessi. La routine la annoia, stare sempre nello stesso posto non fa per lei. Scappa dalle responsabilità da adulti (che prima o poi la raggiungeranno). Appassionata di tutto ciò che è imprenditorialità, tecnologia, innovazione, made in Italy etc etc etc.