Capire l’economia: l’inflazione

Di Marinella Amato

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In questo nuovo capitolo degli Appunti di Economia, affronteremo un tema economico da sempre molto discusso nel nostro Paese e nel mondo: l’inflazione.

L’inflazione è definita come l’aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche diminuzione progressiva del potere d’acquisto della moneta.

Le cause di questo fenomeno sono da ricercarsi principalmente nelle dinamiche macroeconomiche della domanda e dell’offerta di beni e servizi.
Nel caso della domanda, si avrà inflazione qualora la crescita economica fosse molto veloce e la quantità di beni e servizi richiesti aumentasse (eccesso di domanda aggregata). Ecco un esempio per chiarire quello che abbiamo detto: in un periodo di rapida crescita economica, gli organi istituzionali tagliano i tassi di interesse e le tasse e si osserva un wealth effect positivo (che si verifica quando i consumatori si sentono più ricchi) e un aumento della fiducia nei consumatori. Questo aumento della fiducia porta ad una più alta spesa, ad un minore risparmio e ad un aumento dei prestiti. Grazie alla maggiore propensione a spendere dei consumatori, la domanda di beni e servizi aumenta. Se le imprese non adeguano la produzione (l’offerta) alla domanda, si verifica un aumento dei prezzi dei beni e servizi perché questi diventano più scarsi. Questo porta ad un aumento dell’inflazione.
Nel caso dell’offerta di beni e servizi, si verifica inflazione quando aumentano i costi per le imprese, che di conseguenza sono costrette ad aumentare i prezzi.
Alte cause dell’inflazione sono prettamente monetarie: se la Banca Centrale stampa moneta (immette cioè nuova moneta sul mercato), si avrà inflazione. L’offerta di moneta ha un importante ruolo nella determinazione dei prezzi. Se una quantità maggiore di moneta si rende disponibile per la stessa quantità di beni, allora i prezzi per quei beni saliranno. Ma, in circostanze eccezionali è possibile aumentare l’offerta di moneta senza causare inflazione. Questo è possibile se l’effettiva quantità di moneta in circolazione, non aumenta. Ciò vuol dire che le banche tengono semplicemente la moneta in eccesso come riserva.
Importante nel caso dell’inflazione sono le aspettative dei lavoratori e dei consumatori. Infatti se siamo in presenza di prezzi alti che causano inflazione, i lavoratori chiederanno salari più alti per poter far fronte all’aumento dei prezzi; l’aumento dei salari è un aumento di costi per l’impresa, che aumenterà ancora i prezzi dei beni che commercia e così via. Pertanto aspettative di alta inflazione, causano l’effettivo aumento dell’inflazione. Sono le cosiddette aspettative auto-avveranti.

Bene, dopo la lettura di questo articolo, avrete un’idea generale di cosa sia l’inflazione e di quali siano i meccanismi che la innescano. Ma cosa succederebbe se doveste trovarvi di fronte a titoli quali “L’Italia è in deflazione” o “Lo spettro della deflazione”? Direste che la deflazione è il contrario dell’inflazione o che si ha deflazione quando l’inflazione diminuisce? Scopriremo insieme le risposte a queste domande nel prossimo numero di Venti.

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Marinella Amato
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Nata nel 1990, di Irsina (è in Basilicata, regione che esiste ed è bellissima!), vive a Milano. Si è appena laureata in Discipline economiche e sociali all’Università Bocconi. È testarda, sognatrice, ambiziosa e a tratti arrivista, è tanto dolce, un po’ paranoica e molto curiosa. Le piace leggere e ogni tanto le riesce di scrivere qualcosa di carino, quando si sente adeguatamente ispirata. Adora la matematica, l’economia, ed è appassionata di politica. Vorrebbe essere un po’ come Ipazia – sperando però di non finire come lei – e un po’ come la sua mamma, che ammira tantissimo. Non butta mai niente, le piace conservare tutto, in particolare i fiori.