Le vacanze sono finite, l’inverno è arrivato e la vita di tutti giorni è riapparsa come un vecchio fantasma sepolto nel nostro armadio.
Ci siamo divertiti, siamo usciti con gli amici, ci siamo goduti un po’ di pausa dalla routine di studio, università e lavoro e abbiamo assaporato l’aria di casa se siamo stati lontani, o ci siamo presi un po’ di nullafacenza dalle faccende quotidiane.
Insomma, le vacanze sono letteralmente scappate da noi prima che potessimo rendercene conto.
Con l’anno nuovo, si ripresentano sulle nostre spalle nuovi esami, impegni, lavori che porteranno via il nostro tempo e, in men che non si dica, ci ritroveremo a fare i conti con la fine di un altro anno.
Francamente l’inizio di un nuovo “ciclo” mi ha sempre messo paura, perché ogni santa volta, mi ritrovo a fare bilanci, ad esaminare le cose che mi sono accadute sia positive che negative, e comincio a pensare sempre che non sono stata la persona che avrei voluto.
O almeno, non in tutti i casi.
Mi ricordo quando da bambina, durante la cena di Natale, ero solita infilare sotto il piatto dei miei genitori una lettera in cui elencavo tutte le buone e cattive azioni, chiedendo scusa per quest’ultime e giurando che dall’anno nuovo, non avrei commesso gli stessi errori.
Era un rituale un po’ buffo, che mi aveva trasmesso i miei e che, in fin dei conti, mi sono portata dietro anche adesso.
Certo, non scrivo più lettere da infilare sotto i piatti, ma la famosa lista di buoni propositi per l’anno nuovo, intima e segreta, la faccio tutt’ora, nella speranza che quelle aspettative non mi deludano.
Perché in fondo è così, l’inizio di qualcosa ci porta sempre il desiderio che le nostre speranze e i nostri sogni si avverino. Ci illudiamo che il cominciare un nuovo percorso ci renda più volenterosi di realizzare i nostri progetti, o ci porti a dare una scossa alla nostra vita, portandoci una novità di cui abbiamo sempre avuto bisogno. Ma pretendere che le cose ci piovano dal cielo è assurdo, e questo purtroppo lo sappiamo.
Per questo, a inizio anno, mi sembra doveroso raccogliere i buoni propositi più comuni e ripetuti, quelli che proprio non riusciamo a rispettare in 365 giorni perché ci sembrano troppo pochi o perché non ce ne siamo mai ricordati davvero.
Insomma, è vero che la vita è imprevedibile, Eraclito diceva che non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume e dunque certe cose non si possono cambiare, ma cosa ci costerebbe impegnarci per migliorare?
Ho chiesto in giro ad un po’ di persone quali fossero i loro buoni propositi sia di natura pratica sia quelli più profondi e li ho aggiunti ai miei, quindi eccovi la lista non completa dei migliori e peggiori buoni (s)propositi per il 2015.
#1 : Mettersi a dieta
Avanti, ammettetelo, quante volte è stato “il famoso lunedì della dieta”? Quanti weekend sono trascorsi con la solita antifona “Stasera me lo concedo perché poi da lunedì comincio la dieta”? Personalmente anche troppi, solo che poi quel lunedì è arrivato davvero. Era l’anno scorso, aspetto ancora per l’anno nuovo.
#2 : Iniziare la palestra o andare a correre
Non importa quanti anni tu abbia, che religione professi, il tuo colore di capelli, la sindrome dello sport colpisce chiunque, prima o poi. Questo generalmente è il passo che segue quello della dieta, ma tutti abbiamo detto almeno una volta nella vita che “appena finito di studiare mi alleno un po’”.
E non s’è mai capito se allenarsi era andare dalla scrivania al divano o dal divano al frigo.
#3 : Studiare giorno per giorno
Mi rivolgo proprio a noi, cari amici studenti, quante volte ci abbiamo provato? Io ormai ho perso il conto. Credo di aver iniziato molto presto a rimandare lo studio giornaliero, e purtroppo è una malattia dalla quale difficilmente si guarisce. Ogni volta posizioniamo i libri sulla scrivania, spesso scintillano ancora di copertine nuove ed evidenziatori carichi, ma poi, li ritroviamo nella stessa posizione con un sottile strato di polvere all’inizio della sessione. E in quel momento ci pentiamo, e parecchio.
#4: Smettere di essere dipendenti da qualcosa
Non importa che tipo di dipendenza abbiate, che sia il fumo, l’alcool, i videogames, facebook, lo shopping, le gomme da masticare, c’è sempre un momento in cui la coscienza ha il sopravvento su di noi e allora ci diciamo basta. Speriamo di trovare la forza in noi stessi, ma se non ci riusciamo e così ci rifugiamo di nuovo nella nostra dipendenza. E poi di nuovo diciamo basta. O almeno vorremmo farlo.
#5: Spendere meno soldi ed essere più oculati
L’altro mese abbiamo speso i soldi per cene fuori quasi ogni giorno, per feste esclusive, per vestiti, trucchi, scarpe, o il nuovo Iphone… Insomma, ce n’è sempre una nuova, e a meno che non godiamo di carte di credito illimitate, c’è sempre quel momento in cui le nostre tasche piangono a cui segue la realizzazione della propria disperata condizione con la classica sentenza “Dal mese prossimo risparmio anche sull’aria”.
#6: Concludere gli impegni
Che siano la dieta, la palestra, il corso di fotografia, di cucina orientale, di krav maga, o il seminario sulle popolazioni precolombiane, non importa, quasi nessuna di queste attività è stata portata a termine.
Sarà stata la mancanza di tempo, lo studio, la pigrizia, ma per quest’anno mettiamoci con tanta forza di volontà e proviamo a terminare almeno una degli impegni che ci siamo preposti. A partire da questa lista.
#7: Viaggiare
Questo credo che sia il mio proposito preferito. Scoprire nuove culture, nuovi paesi, nuove persone, rimanere incantati di fronte l’immenso spettacolo della natura e riscoprirci ancora in grado di apprezzare le piccole cose. Non ci aspetta altro che metterci sulle spalle uno zaino e andare. Non importa dove, ogni luogo è capace d’insegnarci qualcosa.
#8: Essere persone con la mente più aperta
Scavalcare i luoghi comuni, smetterla di parlare per frasi fatte, essere individui capaci di pensare con la propria testa, che vivono di esperienze personali e che non giudicano senza prima conoscere.
Crescere con la propria testa, avere un obiettivo.
#9: Impegnarsi ed ottenere successi
E’ quello che speriamo tutti, vero? Che sia una laurea o una gratifica a lavoro non importa, tutti abbiamo bisogno di ottenere qualche vittoria. Piccola o grande che sia, è necessaria, poiché deriva dal nostro impegno, sacrificio e sforzo. Non scordiamoci mai quanto sia importante riconoscere a sé stessi il valore di ciò che si fa. In questo modo se ne renderanno conto anche gli altri.
#10: Vivere intensamente senza preoccuparsi troppo
Ci diciamo sempre che le cose vanno vissute per come vengono, senza assillarsi pensando a cosa verrà dopo, ma poi quasi mai, riusciamo a farlo. Perché stiamo sempre lì ad incrociare le braccia e a sbuffare, senza renderci conto che il tempo che scorre non lo riavremo indietro. E allora arricchiamoci di esperienza di vita realmente vissuta e andiamo avanti.
Questi sono solo alcuni pezzi del puzzle delle nostre vite, e spero che anche voi possiate immedesimarvi in questa piccola lista.
Vi auguro un nuovo anno ricco di tutto ciò che desiderate e che vi meritate, che sia un inizio speciale!
Nata a Cosenza nel 1994, vive da sette anni a Roma. Laureata in Filologia Moderna, attualmente tenta di rendere produttiva la sua laurea seguendo un Master e facendo tutti i lavori possibili.
Ama la musica, viaggiare, la vita la coinvolge totalmente e vorrebbe scoprire il mondo.
La sua passione più longeva è sicuramente la lettura, il primo libro che ha letto è “Giovanna nel Medioevo” e ha pianto senza ritegno dopo aver terminato “La piccola Principessa”.
Incapace e negata per ogni tipo di sport (ma è fiera di aver praticato basket per una settimana), ama correre con le cuffie nelle orecchie e camminare per tutta Roma.
Il suo gruppo preferito sono gli Oasis, e mentre spera che tornino insieme, immagina sempre come sarebbe la sua vita se la smettesse di sognare ad occhi aperti.