Difficilmente si riescono a trasmettere le emozioni regalate da un viaggio, perché sembra sempre che su carta rendano di meno, quasi fossero estremamente effimere.
Il mio viaggio in Belgio è stato intenso e bello, posso affermare con certezza che anche questa volta, sia stato merito dei luoghi visti, del sole che a volte si nascondeva dietro grigie nuvole, della bontà del cioccolato di Bruges, della mia compagnia.
Alla fine di giorni trascorsi così velocemente, i ricordi si affollano già veloci, si ripercorrono i suoni, gli odori, i volti di un tempo che non vorresti fosse finito così presto.
Quattro giorni sono pochi, ma sono sufficienti per visitare il capoluogo belga.
La città si gira in fretta, il centro è raccolto e si presta facilmente a lunghe passeggiate.
La necessità dei mezzi di trasporto è stata minima, quindi se avete intenzione di visitare Bruxelles, portatevi scarpe comode.
Un altro punto a favore è sicuramente il fatto che si spende davvero poco : a partire dall’aereo, stare lì non vi costerà davvero nulla, con una buona organizzazione e spirito di adattamento.
Per prima cosa, evitate gli hotel, sono abbastanza costosi, e ad un prezzo decisamente inferiore potere affittare un appartamento (ci vuole fortuna anche in questo).
Poi, il cibo: il Belgio ha un’offerta culinaria considerevole, dal pesce fresco alla carne, dai dolciumi al cioccolato raffinatissimo.
Il mio consiglio è di sfondarvi di waffle, come abbiamo fatto noi, provare le cozze con le patatine fritte (moules – frites) e un piatto a base di carne, la carbonade fiamminga o belga, che consiste in uno spezzatino cotto nella birra con spezie e aromi. Fantastico!
A propositi di birra, non fate mai un pasto senza, è uno dei punti forti del Belgio!
Bruxelles ha un’ottima offerta culturale, il Museo reale di belle arti comprende tre diverse strutture (Museo di Arte antica, il Museo di Arte moderna, il Museo Magritte, il Museo Wiertz e Meunier) al suo interno, e costa solo 3 euro.
E’ situato nel Quartier Royal, quindi a due passi vi ritroverete vicinissimi al Palazzo Reale e al parco, e poco più distante, c’è il quartiere del Sablon, con la sua splendida cattedrale.
Ovviamente, la vostra prima tappa non può che essere la splendida Grand Place, che è in assoluto il posto che ho preferito della città.
Stare seduta a uno dei bar intorno ad essa con una tazza di caffè, alzare lo sguardo verso l’alto e perdersi a contemplare i meravigliosi palazzi di stile gotico.
Le strutture sono costellate di molte originali finestre, nelle quali l’occhio si perde, quasi smarrendosi, per non parlare dei tetti e le numerose decorazioni.
E’ proprio in un ristorante della piazza che abbiamo assaggiato le moules-frites, che francamente vi consiglio, non solo per il cibo, ma per la splendida vista!
Non si potrà fare a meno di passare dal famoso – forse troppo – Menneken Pis, ovvero il bambino che fa pipì. Una fontana – minuscola, per giunta – di un puttino che fa pipì, divenuto il simbolo della città perché rappresenta un fanciulletto avrebbe salvato Bruxelles dalla minaccia di una bomba accesa nel modo più naturale possibile.
Per chi ne è un appassionato, è da visitare il Museo del Fumetto, e potrà notare che la città molto spesso presenta su facciate di palazzi vignette fumetto, specie del celebre Tintin.
Da farci un salto, senza perdere troppo tempo, sarà sicuramente il Quartiere Europeo con il Parlamento (aperto alle visite dalle 14.30 in poi) e Parc Leopold.
Da non perdere anche l’Atomium e il parco del Cinquantenario.
In realtà, girare Bruxelles è così facile che non si sente neanche bisogno di perdersi a organizzare itinerari, una volta arrivati alla Grand Place è tutto a portata di mano.
Ho apprezzato soprattutto il fatto che si sia fatta visitare così a fondo, in modo molto spontaneo, bastava camminare e guardarsi intorno.
Il tutto, sempre incorniciato da vetrine colme di ottimo cioccolato.
E poi, arriva il punto forte di questo viaggio : Bruges.
A solo un’ora di distanza da Bruxelles, è situato un piccolo gioiello.
Bruges è una città da fiaba, di quelle che da bambino t’immagini facciano da sfondo alle storie delle principesse e degli eroi.
Un’atmosfera surreale, tranquilla, magica.
Camminando per Bruges si respira aria di calma, e i colori delle casette sembrano vividi e lucidi.
Ad ogni passo, vi colpirà l’odore del cioccolato, che vi spingerà a entrare in una di queste boutique cioccolatose e desiderare di comprare tutto.
Vi posso garantire che ogni volta che uscirete da una di queste meraviglie, rimpiangerete sempre di non aver provato ciascuna di quelle prelibatezze, quindi munitevi di pazienza e scegliete con calma il vostro cioccolato preferito.
Non so spiegare cosa mi abbia colpito maggiormente di questa piccola cittadina, se le case con i tetti spioventi e irregolari, se i profumi, la dolcezza del cioccolato, la limpidezza dell’acqua del fiume, o la buona birra bevuta, o in generale, la bellezza del luogo sommata a tutte queste cose.
Camminare per Bruges è imbattersi nell’angolo di un giardino nascosto, la facciata di una casa caratteristica piena di fiori, o lo scorcio della chiesa o del convento che altrimenti non noteresti. Ogni piazzetta ha qualcosa di magico e la tentazione di scattare mille foto o sederti su una panchina è irrefrenabile.
Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vedere Gent e Anversa, entrambe vivamente consigliate, ma questa mi pare un’ottima scusa per ritornarci.
Infatti, il Belgio, per la sua posizione strategica tra Francia, Olanda e Germania, potrebbe essere il giusto ponte per gite più lunghe e dislocate.
Insomma, se avete voglia di fare un weekend tranquillo, in una città che non è una metropoli rumorosa e caotica, il mio consiglio è sicuramente quello di andare a Bruxelles.
Riuscirete ad apprezzarla perché avrete modo di vederla senza essere costretti all’uso di mezzi pubblici, e vi assicuro che è davvero una gran cosa.
E poi, come potreste perdervi un posto in cui gli alimenti “base” sono cioccolato, birra e waffle?
Come dico sempre, portate con voi compagni di viaggio che abbiano la vostra stessa voglia di scoprire ed esplorare, e qualunque luogo sarà meritevole d’essere visto.
Bon voyage!
Nata a Cosenza nel 1994, vive da sette anni a Roma. Laureata in Filologia Moderna, attualmente tenta di rendere produttiva la sua laurea seguendo un Master e facendo tutti i lavori possibili.
Ama la musica, viaggiare, la vita la coinvolge totalmente e vorrebbe scoprire il mondo.
La sua passione più longeva è sicuramente la lettura, il primo libro che ha letto è “Giovanna nel Medioevo” e ha pianto senza ritegno dopo aver terminato “La piccola Principessa”.
Incapace e negata per ogni tipo di sport (ma è fiera di aver praticato basket per una settimana), ama correre con le cuffie nelle orecchie e camminare per tutta Roma.
Il suo gruppo preferito sono gli Oasis, e mentre spera che tornino insieme, immagina sempre come sarebbe la sua vita se la smettesse di sognare ad occhi aperti.