Azzurro Tokyo

La spedizione più numerosa della storia per restare nell’élite dello sport mondiale

385 atleti, 198 uomini, 187 donne: mai una spedizione azzurra così numerosa nella storia delle Olimpiadi estive. La generazione nata negli anni Novanta pronta a raccogliere il testimone da chi, come Federica Pellegrini, chiuderà con l’agonismo alla fine dei Giochi. Se sarà anche una generazione vincente, lo scopriremo già in queste due settimane. Archiviati i primi giorni di gare, proiettiamoci verso ciò che accadrà fino a domenica 8 agosto.

I PUNTI DI FORZA – L’Italia sarà rappresentata in 32 delle 37 discipline olimpiche. Alcune defezioni eccellenti (la Nazionale di pallanuoto femminile, assente ai Giochi per la prima volta da Sydney 2000; i pugili, mai rimasti fuori in 101 anni di storia della boxe a cinque cerchi; gli azzurri del calcio), a cui bisogna aggiungere gli addii di grandi campioni (Campriani, Cagnotto, Di Francisca) e le pesantissime defezioni del finalista di Wimbledon, Matteo Berrettini, e di Larissa Iapichino. In compenso, però, la nostra delegazione potrà contare su tantissimi nomi di peso, prima di tutto in vasca: Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella, nonostante i malanni fisici nell’immediata vigilia, sono tra i candidati più autorevoli all’oro nelle gare di mezzofondo. Il carpigiano, poi, tenterà un’impresa senza precedenti per i nuotatori italiani: centrare la medaglia anche nella 10 km di nuoto in acque libere. Alle loro spalle, almeno due nomi di peso: Gabriele Detti, medagliato nei 1500 a Rio de Janeiro, e Margherita Panziera (100 e 200 dorso). Infine, il personaggio più atteso: Federica Pellegrini punta alla quinta finale olimpica consecutiva nei 200 stile libero, di cui è campionessa del mondo in carica. Dall’acqua ai campi di tiro: finita l’era Campriani nel tiro a segno, le speranze di medaglia sono affidate agli specialisti del tiro a volo, in testa i campioni uscenti della fossa olimpica Gabriele Rossetti e Diana Bacosi. La prima settimana dei Giochi ci dirà se la scherma tricolore – la disciplina che più di tutte ha collezionato allori alle Olimpiadi – possa ancora sedere a pieno titolo tra le superpotenze mondiali. Il campione iridato a cronometro di ciclismo Filippo Ganna si dividerà tra la strada – dove contenderà il titolo alla coppia belga van Aert-Evenepoel – e la pista, dove il quartetto azzurro ambisce alla finale nell’inseguimento a squadre. Gli sport di combattimento, infine: l’oro olimpico Fabio Basile e l’argento di Rio Odette Giuffrida cercheranno il bis nel judo, dove ci presentiamo con una nazionale giovane e ambiziosa; Frank Chamizo darà l’assalto alla medaglia più pregiata nella lotta libera (74 kg) dopo il bronzo del 2016; le azzurre del pugilato – su tutte Irma Testa (57 kg) e Angela Carini (69 kg) – sognano di scrivere la storia.

LE POSSIBILI SORPRESE – Torniamo in piscina: uno dei nomi emergenti dello sport italiano è fuor di dubbio Benedetta Pilato. La primatista del mondo dei 50 rana proverà a tenere testa sulla distanza doppia alla veterana Efimova e alla coppia americana King-Jacoby. L’atletica azzurra (76 iscritti, mai così tanti ai Giochi) schiera tanti ragazzi che potrebbero riprovarci con credenziali ancora più solide a Parigi 2024. Nell’immediato, però, l’obiettivo è conquistare la finale dei 100 metri con il primatista italiano, Marcell Jacobs, e Filippo Tortu, la cui stagione è stata tuttavia poco esaltante. Gianmarco Tamberi, tradito dal tendine d’Achille cinque anni fa, parte come outsider nell’alto; Leonardo Fabbri può dire la sua nel getto del peso così come le marciatrici Giorgi e Palmisano. Tra le discipline al debutto, il karate promette bene: Luigi Busà è uno degli uomini da battere nel kumite (75 kg).

LE SQUADRE – Grazie all’impresa della Nazionale di basket nel preolimpico di Belgrado, l’Italia sarà presente in sei tornei a squadre. Il titolo principale per le azzurre del volley, atterrate a Tokyo con un obiettivo ben preciso: la prima finale (e la prima medaglia) olimpica di sempre. A fari spenti, invece, il sestetto di Gianlorenzo Blengini dopo cinque anni avari di soddisfazioni. Dopo un argento e un bronzo, la pallanuoto italiana sogna l’oro che manca dalla storica finale di Barcellona 1992: traguardo non impossibile per gli uomini di Alessandro Campagna. Scalata impegnativa anche per le ragazze del softball, che hanno appena conquistato il titolo europeo. Il basket, infine: se la truppa di Romeo Sacchetti vuole cavalcare l’onda di entusiasmo per la qualificazione ai Giochi, provando a spingersi almeno fino ai quarti, le ragazze del 3X3 sono già diventate le ambasciatrici della cultura del playground tra i più giovani.

Il viaggio è appena iniziato. Nonostante gli orari improbi, godiamocelo fino in fondo.

Già pubblicato, in versione ridotta, su L’Altravoce dei Ventenni-Quotidiano del Sud 26/7/2021

Carmine Marino
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Nonostante sia cresciuto nell'era del digitale, si professa analogico e nostalmalinconico. Cultore di Springsteen, dei saggi storici e delle gassose, ha scoperto Venti in piena pandemia: amore a prima vista. Ricambiato, una volta tanto.