Intervista a Laura Sposato, founder di Joule, la startup per trovare il lavoro
“Trovare il lavoro ideale è spesso un’impresa e per un’impresa, trovare la risorsa più adatta può essere un lavoro estenuante.” Inizia così la presentazione di Joule, la startup che vuole rivoluzionare i processi del mercato del lavoro e il contatto fra talenti e recruiter, creando il match ideale fra domanda e offerta.
L’idea del progetto è di Laura Sposato, ventitreenne padovana laureata in commercio estero all’università Ca’ Foscari di Venezia, che nel corso dello svolgimento di alcune esperienze lavorative, tra cui un tirocinio in un’agenzia di ricerca e selezione, è rimasta colpita dalle enormi difficoltà legate alla scelta dei profili dei candidati più adatti a ricoprire un determinato posto di lavoro. L’analisi dei curricula rappresenta per le aziende un enorme dispendio di tempo e, per di più,nella maggior parte dei casi i cv non rispecchiano le reali competenze dei candidati: o sono troppo “impacchettati” o troppo “scarni”, e le aziende finiscono spesso per scegliere candidati non idonei alle proprie esigenze e scartare ex ante, invece, i profili che sarebbero ideali. Così, a novembre 2021, nasce Joule, startup con cui Laura si è posta l’obiettivo di invertire questa tendenza e creare il match ideale tra talenti e imprese, “combinando lo straordinario valore umano con le enormi potenzialità della tecnologia.”
E’ proprio la tecnologia che detiene un ruolo cardine nel processo di selezione. Joule dice addio all’analisi del curriculum e, grazie all’intelligenza artificiale, basa la selezione del personale su video di presentazione dei candidati della durata di soli 40 secondi, focalizzando la scelta sulle soft skills dei talenti, oltre che sulle competenze e conoscenze accademiche e/o lavorative.
In un mondo perennemente connesso e di fretta, ottimizzare i tempi è indispensabile, sia per chi assume che per chi cerca lavoro. Così, ogni utente registrato sull’app di Joule potrà registrare il proprio breve video di presentazione, raccontando di sé e scegliendo liberamente di cosa parlare. Sarà poi l’algoritmo dell’app ad incrociare le caratteristiche della persona che cerca lavoro con le richieste delle aziende che hanno aderito a Joule. “Vogliamo connettere persone e imprese in tutto il mondo, valorizzare con oggettività le qualità di ogni individuo e offrire strumenti che accompagnino le persone in ogni fase della propria carriera, dalla prima esperienza alla prossima opportunità.”
- Laura, innanzitutto, cosa significa “Joule”? Ha un proprio significato o si riferisce all’unità di misura dell’energia?
Joule deriva proprio dal significato dell’unità di misura della forza lavoro, che coincide con il mondo che vogliamo rivoluzionare. Vogliamo dare nuova vita a questa parola che tutti conosciamo, proprio come stiamo dando nuova vita al processo per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro.
- In che modo la ricerca del lavoro “si basa sulla libera espressione della propria personalità e sulla valorizzazione delle peculiarità individuali”?
Grazie a Joule le persone in cerca di occupazione avranno finalmente la possibilità di trovare lavoro essendo se stesse. Basta quindi a CV scritti e riscritti per farsi “notare” e che spesso diventano fuorvianti e difficili da comprendere: basterà raccontare ciò che si è davvero e grazie al nostro sistema si potrà trovare un’ occupazione in linea con le proprie aspettative, ma soprattutto con ciò che si è.
- Quindi, che ruolo ha il curriculum nella selezione del personale in Joule?
Il CV in Joule non esiste.
- Ma quanto è attendibile l’algoritmo alla base dell’intero processo e qual è, invece, la parte della selezione lasciata ancora alla discrezione umana?
L’algoritmo è già testato e ad oggi siamo prudenzialmente ad un affidabilità superiore al 70%. Naturalmente il modello è in allenamento è ci aspettiamo un’efficenza sempre maggiore. In ogni caso, la scelta finale è sempre in mano alla discrezione umana: è la persona a scegliere per quale lavoro candidarsi e il recruiter a scegliere quali talenti incontrare. Joule è uno strumento a disposizione di chi lavora nel settore, non sostituisce ma aiuta, e questo è fondamentale.
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So che è in atto il test della versione b: come sta andando, quanti utenti hanno aderito, ad oggi e qual è il feedback delle aziende partecipanti?
Il test della versione beta sta andando alla grande, i feedback che stiamo ricevendo sono ottimi e siamo sempre più vicini all’uscita ufficiale, prevista tra poche settimane.
Articolo pubblicato su Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dei ventenni