Il magazine per chi ama le tette (soprattutto durante il mese delle prevenzione)
Non è da tutti prendere gli argomenti di petto, ma la redazione di Megazinne ha proprio esagerato. Il seno femminile attira da sempre, ma è quanto se ne parla e come, che fa la differenza. Per questo Ilena Ilardo ha fondato il magazine che parla solo di tette e lo fa con la giusta dose di malizia e consapevolezza. La rivista spazia da articoli scientifici a ironici e, a tratti, anche erotici senza mai risultare banale. E questa intervista ce lo dimostra.
- Tette, tette, tette. Le vediamo ovunque e se ne chiacchiera sempre, quindi perché parlarne ancora? Raccontaci un po’ del progetto editoriale Megazinne, come nasce e cosa vuole diventare.
Megazinne nasce durante l’ultimo lockdown per cambiare la narrativa dei media riguardo il corpo femminile – siamo abituati a vedere le tette e considerarle come parti slegate dal tutto; sono spesso utilizzate come cambi di battaglia per questioni che non le riguardano. L’intento è quello di riappropriarsene e parlarne in relazione alla società e alla cultura. Ci piacerebbe diventasse uno spazio per parlare liberamente della figura della donna nella società contemporanea.
- Perché le tette interessano tanto?
Perché siamo mammiferi – sono il simbolo della femminilità e di ‘nurturing’, del dare vita. E poi sono belle, che je voi dì.
- Nella cultura pop sono state da sempre “esca” per il pubblico maschile, ma negli ultimi tempi molte serie tv e film di successo le hanno inglobate nelle discussioni femministe. È davvero cambiato il modo in cui si parla di seni?
Sta cambiando, anche se si parla ancora di realtà di nicchia, meno condivise di quello che pensiamo solitamente – forse perché viviamo tutti nelle nostre bolle. Ma sicuramente stiamo facendo dei passi avanti, e noi in quanto amanti delle tette vogliamo dare il nostro contributo.
- Sui social, invece, le tette vivono l’eterna contraddizione: seno sì, capezzolo no. Per colpa della censura, il modo in cui ne parlate dev’essere limitato o riuscite a bypassare il blocco?
Siamo registered offender, un altro post con qualche cm di capezzolo di troppo e su Instagram ci bannano il profilo! Il nostro magazine, però, è libero, uncensored, a volte bello spinto – e abbiamo avuto riscontri positivi da ogni tipo di fascia sociale/culturale.
- Ottobre è il mese della prevenzione oncologica e viene fatta molta informazione proprio sul cancro al seno. In questa occasione è stata avviata una iniziativa benefica con LILT Firenze, vuoi spiegarci di cosa si tratta?
Tutti i ricavati di Megazinne vanno a LILT Firenze che, in collaborazione con ISPRO, si occupa della riabilitazione psico-Oncologica delle donne che hanno subito interventi di rimozione del seno. C’è un contributo molto intenso al riguardo su Megazinne della dott. Giovanna Franchi, responsabile del centro.
- Andando al sodo, quindi, quando potremo leggere Megazinne, che tipo di magazine è e come potremo supportarlo?
Potete acquistare Megazinne in cambio di una donazione a LILT Firenze su www.megazinne.it.
Da poco è disponibile anche in versione cartacea grazie a 4graph – i ricavati andranno sempre a LILT Firenze. Postiamo aggiornamenti su @megazinnerivista, ci potete seguire lì ????????