Abbiamo conosciuto i 5 componenti della band di Ancona “La Chance Su Marte”, un gruppo giovane, fresco, che travolge con un ritmo indie e rock.
Colpiti dai due ultimi singoli, King Kong e Ancora una volta, prodotti da Alka Record Label, abbiamo deciso di intervistare Federico Olivieri (Basso/voce), Francesco Flammia (Chitarra acustica/voce), Francesco Coen (Chitarra solista/cori), Alessandro Bisogni (Chitarra solista) e Gianmarco Scortechini (batteria/percussioni).
- Innanzitutto, come nasce il nome “La Chance Su Marte”?
Qui è un pò come la storia dell’uovo e la gallina! In realtà “La Chance su Marte” è il titolo del nostro primo singolo, del primo pezzo che abbiamo registrato in studio con la nostra etichetta, l’Alka Record Label. Quindi è nato prima il pezzo. Nello stesso momento stavamo cercando un nuovo nome per identificarci come band originale e l’abbiamo scelto. Ci ha ispirato l’idea di voler essere qualcosa di diverso, come gli extraterrestri.
- Parliamo un po’ di voi: chi siete, quanti anni avete, qual è stato il vostro percorso artistico?
Siamo 5 ragazzi di Ancona classe ’95. Ci siamo conosciuti tutti al liceo, qualcuno anche prima. Nel conoscerci, l’avere in comune la musica ci ha portati, un pò come fosse destino, a suonare insieme. Il progetto parte come cover band dei The Beatles. Percorso che ci porteremo sempre dentro per le esperienze e la crescita che ci ha portato. La cosiddetta gavetta! Anche se ancora di strada ce n’è, ma non ci preoccupa.
- Cos’è per voi la musica?
La musica per noi è sicuramente il legame che tiene insieme 5 ragazzi da quasi 10 anni, nonostante tutte le difficoltà che il passare dall’adolescenza ad essere ometti comporta. Alcuni di noi studiano in altre città ma la passione per la musica che ci accumuna non ci ha mai fatto mollare!
- A cosa vi ispirate nella creazione dei brani?
Emozioni, passioni, storie. Cerchiamo di raccontare qualcosa. Un messaggio o una speranza che chi ascolta possa riconoscere come anche sua. La vita e la società sono quello a cui attingiamo di più.
- Venerdì 26 giugno uscirà “Ancora una volta”: cosa avete voluto esprimere in questo nuovo singolo?
Ancora una volta è una rivalsa. Ci piace molto parlare di rivincita nei nostri pezzi. C’è uno stato un pò intimo all’inizio, la ricerca di un amore che può essere un partner come un desiderio personale. Poi esplode la canzone che infatti si autodefinisce lava che scioglie il cuore per poi incitare a resistere sempre alle avversità. Esprimiamo la consapevolezza che a volte bisogna fidarsi di chi ci è vicino, perché può liberarci dalla prigione delle emozioni negative che a volte ci costruiamo attorno.
- La musica è una passione ma anche una professione. Domanda un po’ provocatoria: si può vivere di musica oggi, in Italia? Avete consigli per i ragazzi che sognano di pubblicare il loro primo album?
Sicuramente c’è un gruppo abbastanza nutrito di artisti in Italia che vive di musica. Non è facile, ormai si tratta di riuscire a far davvero successo e farsi tanto seguito. Sia per la “concorrenza” che per le tante difficoltà che si incotrano con i canali “normali”. Una volta le band erano “residenti” in un locale dove suonavano tutti i sabati e più era famoso il locale, più c’era probabilità che magari passasse un discografico e svoltavi. Ora questo non c’è praticamente più. I “resident” ormai sono tutti i vari Dj. La musica – ormai come il resto – si è evoluta e il consiglio che diamo è di evolversi con lei, cercare di essere sempre al passo con i tempi e cercare sempre nuovi modi per farsi conoscere continuando ad insistere sempre, bisogna davvero crederci!
- Si è parlato molto degli effetti del covid sul settore musicale: quanto e come ha impattato su di voi il lockdown? E’ servito anche come periodo d’ispirazione oppure è stato solo limitante?
Ci sono stati impatti innegabili, come la totale impossibilità di svolgere live e avere quindi un contatto o un feedback fisico dal pubblico. Al di là di questo, non definiremmo il lockdown limitante. Abbiamo continuato ad essere in contatto e anzi abbiamo sperimentato la scrittura in videocall che ci ha permesso di non fermarci con le nostre produzioni e di trarre vantaggio anche da questa situazione!
- Cosa pensate della possibilità – di cui si sente parlare tanto ultimamente – di fare musica live su piattaforme digitali, perdendo forse un po’ la componente “umana” dei concerti?
Diciamo che noi crediamo ancora nel rock. Ce lo portiamo dentro dall’inizio. La componente umana è tutto per live che si possa definire così. La stessa parola “live” significa dal vivo, non si può farne a meno! Ogni tanto ci sta, magari per riprendere e non fermarsi del tutto. Anche noi abbiamo fatto dirette streaming dove suonavamo, ma non saranno mai come un LIVE.
- Dove e quando sarà possibile sentirvi?
Dal vivo ancora non abbiamo novità. Sui nostri social, Instagram e Facebook, con il nome “La Chance su Marte” trovate le nostre pagine dove pubblichiamo tutti gli aggiornamenti. Siamo presenti anche su tutte le piattaforme di streaming digitale (Spotify, Deezer, Apple Music, iTunes e SoundCloud) e i nostri videoclip sono sul nostro canale YouTube, sempre: La Chance su Marte.
- Dopo il successo del singolo “King Kong”, il 26 giugno è uscito il nuovo singolo “Ancora una volta” e presto uscirà il vostro secondo album, potete anticiparci come sarà? Quali sono i vostri prossimi progetti musicali?
Speriamo di poter tornare live prima possibile, con tutti gli accorgimenti del caso. Stiamo lavorando al nuovo album e sarà un album dai vari aspetti, come il carattere di una persona. Tutto contornato dalla possibilità di individuare i riferimenti cinematografici che ci sono dentro. Il resto si vedrà!
Grazie ancora moltissimo e in bocca al lupo per tutti i vostri progetti futuri!
Grazie a voi per averci voluto conoscere e averci voluto qui, alla prossima e viva il lupo!